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venerdì, 27 Settembre 2024

«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

[K. Marx]

La solidarietà non si ferma — fermiamo il genocidio sabato 21 settembre 50° corteo a Milano

Invia­to da reda­zio­ne il Gio, 19/09/2024 — 14:23

LA SOLIDARIETA’ NON SI FERMA — FERMIAMO IL GENOCIDIO

SABATO 21 SETTEMBRE CORTEO A MILANO

par­ten­za via Pre­da­bis­si  ang. via­le Pado­va ore 15,30 con ter­mi­ne in piaz­za Leo­nar­do da Vin­ci

Mila­no scen­de­rà anco­ra in piaz­za per il 50° saba­to in soli­da­rie­tà con il popo­lo Pale­sti­ne­se con le asso­cia­zio­ni e real­tà pale­sti­ne­si e con­ti­nue­rà a far­lo fin­chè non ci sarà un ces­sa­te il fuo­co per­ma­nen­te e non si fer­me­rà il geno­ci­dio

Stra­ge Usa di My Lay ‑Viet­nam 1968
Gaza 2023/2024

Abbia­mo scel­to di ripor­ta­re alla memo­ria di chi ci leg­ge la stra­ge di più di 500 civi­li iner­mi nel vil­lag­gio di My Lai nel Viet­nam nel 1968, in paral­le­li­smo al geno­ci­dio in cor­so a Gaza e la puli­zia etni­ca in Cisgior­da­nia (ad oggi più di 700 assas­si­na­ti), come imma­gi­ne pla­sti­ca del­l’essen­za san­gui­na­ria del­l’im­pe­ria­li­smo Usa e del­l’en­ti­tà sio­ni­sta israe­le.

LA SOLIDARIETA’ NON SI FERMA!

Se ne fac­cia una ragio­ne il gover­no Melo­ni­Sal­vi­ni­Ta­ia­ni sog­get­ti­va­men­te com­pli­ce del geno­ci­dio sio­ni­sta del popo­lo pale­sti­ne­se. Disprez­zia­mo e riget­tia­mo al mit­ten­te il loto ten­ta­ti­vo di cri­mi­na­liz­za­zio­ne, il loro ter­ro­ri­smo media­ti­co e le loro far­ne­ti­ca­zio­ni su un pos­si­bi­le divie­to per fer­ma­re la gran­de testi­mo­nian­za di soli­da­rie­tà e il gran­de cor­teo nazio­na­le a soste­gno del popo­lo Pale­sti­ne­se che si ter­rà a Roma il 5 otto­bre.

Se ne fac­cia­no una ragio­ne i/le bor­ghe­si bem­pen­san­ti che si vol­ta­no dal­l’al­tra par­te o che con­si­de­ra­no il geno­ci­dio del popo­lo pale­sti­ne­se come qual­co­sa che non li riguar­di o, peg­gio anco­ra, un osta­co­lo per i loro spor­chi affa­ri e per il loro pro­fit­to. Sono col­pe­vo­li per­ché è la clas­se di cui fan­no par­te che sta com­met­ten­do un geno­ci­dio.

Sba­glia­no pro­fon­da­men­te i lavo­ra­to­ri e le lavo­ra­tri­ci che non si schie­ra­no, per­ché è la loro clas­se che subi­rà il peso del­la scon­fit­ta con il raf­for­za­men­to del­l’im­pe­ria­li­smo schie­ra­to diret­ta­men­te o indi­ret­ta­men­te in nume­ro­se guer­re in dife­sa dei pro­pri pri­vi­le­gi.

Se ne fac­cia­no una ragio­ne i vari pic­co­li unto­rel­li filo sio­ni­sti che, su gior­na­li e tele­vi­sio­ni, sbrai­ta­no indi­can­do come ter­ro­ri­sta una resi­sten­za di popo­lo che com­bat­te da 76 anni per la pro­pria soprav­vi­ven­za e la pro­pria digni­tà. Sen­za mai indi­ca­re l’o­ri­gi­ne del dolo­re e del­la rab­bia pale­sti­ne­se. Sen­za mai par­la­re del­l’oc­cu­pa­zio­ne colo­nia­le e del sio­ni­smo. Sen­za mai dire che il gover­no ita­lia­no ha radi­ci ideo­lo­gi­che pro­fon­da­men­te radi­ca­te nel­l’an­ti­se­mi­ti­smo e di come la scel­ta filo sio­ni­sta deri­vi oppor­tu­ni­sti­ca­men­te dall’ uti­li­ta­ri­sti­co posi­zio­na­men­to poli­ti­co nel bloc­co impe­ria­li­sta occi­den­ta­le.

Se ne fac­cia­no una ragio­ne anche i cial­tro­ni a “sini­stra”. Ogget­ti­va­men­te com­pli­ci, che par­la­no di pace e non si schie­ra­no mai dal­la par­te del­la veri­tà. Tutt@ costo­ro scel­go­no di tene­re i pie­di in due scar­pe per­ché è una vigliac­ca posi­zio­ne di como­do, per sen­tir­si protett@ da accu­se di anti­se­mi­ti­smo che si spar­go­no inve­ce a pie­ne mani per cri­mi­na­liz­za­re ogni cri­ti­ca all’en­ti­tà sio­ni­sta iarae­le. Tut@ colo­ro che non voglio­no anco­ra, dopo 12 mesi di geno­ci­dio e puli­zia etni­ca dichia­ra­ta, razio­na­liz­za­re che il sio­ni­smo e l’e­brai­smo fon­da­men­ta­li­sta non han­no nul­la a che fare con l’e­brai­smo e l’O­lo­cau­sto che anzi vie­ne usa­to come arma per giu­sti­fi­ca­re la distru­zio­ne del popo­lo Pale­sti­ne­se.

Se ne fac­cia­no una ragio­ne tutt@ colo­ro che anco­ra, dopo 12 mesi e 150.00 tra mor­ti feri­ti e disper­si in una Gaza distrut­ta e inqui­na­ta per decen­ni, discet­ta­no edu­ca­ta­men­te con la pan­cia pie­na sul diva­no o nei talk tele­vi­si­vi sul­la vio­len­za del 7 otto­bre 2023 come data sto­ri­ca del­l’i­ni­zio di una guer­ra. Un giu­di­zio basa­to su ara­bo­fo­bia e isla­mo­fo­bia davan­ti ad un orro­re che inve­ce dura da 76 anni fon­da­to su un’asfis­sian­te occu­pa­zio­ne colo­nia­le e su una siste­ma­ti­ca puli­zia etni­ca diven­ta­ta diret­ta­men­te geno­ci­dio.

Se ne fac­cia­no una ragio­ne tutt@ colo­ro che sono com­pli­ci del sio­ni­smo, tutt@ colo­ro che usa­no len­ti non ogget­ti­ve (il famo­so dop­pio­pe­si­smo occi­den­ta­le) per guar­da­re quel­lo che acca­de in Pale­sti­na per­ché in mala fede o per un’i­gno­ran­za poco giu­sti­fi­ca­bi­le sul fat­to che il sio­ni­smo è un’i­deo­lo­gia politico/confessionale supre­ma­ti­sta scon­fes­sa­ta da deci­ne di miglia­ia di ebrei in tut­to il mon­do.

Disprez­zia­mo tutt@ colo­ro che ante­pon­go­no il loro quie­to vive­re al geno­ci­dio in cor­so per­ché li accu­sia­mo di man­can­za di empa­tia uma­na davan­ti alla sof­fe­ren­za indi­ci­bi­le di un popo­lo inte­ro che il sio­ni­smo e l’im­pe­ria­li­smo, con cui si schie­ra l’i­ta­liet­ta in cami­cia, non voglio­no abbia dirit­to all’e­si­sten­za.

Se ne fac­cia­no tut­te e tut­ti una ragio­ne per­ché la Mila­no che ha coscien­za, che ha scel­to da che par­te sta­re, che con­di­vi­de e sen­te come pro­prio il dolo­re di un popo­lo a cui vie­ne nega­to un futu­ro, con­ti­nue­rà a scen­de­re in piaz­za e a soste­ne­re il popo­lo pale­sti­ne­se nel suo dirit­to all’e­si­sten­za, alla resi­sten­za e ad un per­cor­so di libe­ra auto­de­ter­mi­na­zio­ne.

Fin­chè non si ver­se­rà più una sola goc­cia di san­gue pale­sti­ne­se.

“La Nak­ba, la cata­stro­fe, l’es­ser sta­ti sra­di­ca­ti dal­la ter­ra in cui si è nati, l’e­spro­pria­zio­ne e l’e­si­lio non sono sta­ti una sin­go­la tra­ge­dia che si è con­clu­sa dopo aver sepol­to i mor­ti e cura­to i feri­ti. No, è sta­ta una guer­ra infi­ni­ta, impla­ca­bi­le con­tro le vit­ti­me. I cam­pi pro­fu­ghi sono sta­ti attac­ca­ti per ter­ra, aria e mare. I rifu­gia­ti sono sta­ti cac­cia­ti da un esi­lio all’al­tro, da un rifu­gio all’al­tro, con l’o­biet­ti­vo di far­li spa­ri­re dal­la fac­cia del­la ter­ra.”

Auto­re pale­sti­ne­se degli anni ’50.

Il popo­lo pale­sti­ne­se ama la pace, sogna la pace da 100 anni ma la pace sio­ni­sta e ame­ri­ca­na non è pace ma è una vita da schia­vi.

La piaz­za di Mila­no è una piaz­za anti­co­lo­nia­li­sta, anti­fa­sci­sta e anti­sio­ni­sta che si con­trap­po­ne ad ogni rigur­gi­to di anti­se­mi­ti­smo.

La piaz­za di Mila­no è aper­ta al con­tri­bu­to di chiun­que sen­ta anche solo empa­tia, anche solo rab­bia come anche che si schie­ri con il popo­lo pale­sti­ne­se per una coscien­za di clas­se inter­na­zio­na­li­sta. L’o­biet­ti­vo che ci uni­sce è un ces­sa­te il fuo­co imme­dia­to e dura­tu­ro, è il riti­ro del­le trup­pe d’oc­cu­pa­zio­ne da Gaza e dal­la Cisgior­da­nia.

Ma noi vor­rem­mo anche altro, vor­rem­mo che le mas­se popo­la­ri di ogni par­te del mon­do si ribel­las­se­ro davan­ti all’ INGIUSTIZIA del GENOCIDIO del popo­lo pale­sti­ne­se e che dices­se­ro ai sio­ni­sti e ai loro pro­tet­to­ri occi­den­ta­li:

Sie­te voi colo­ni sio­ni­sti assas­si­ni a dover­ve­ne anda­re dal­la Pale­sti­na

Per una Pale­sti­na libe­ra dal fiu­me Gior­da­no al Mar Medi­ter­ra­neo.

Per una Pale­sti­na libe­ra e ter­ra di pace e con­vi­ven­za tra popo­li, cul­tu­re e reli­gio­ni diver­se.

Per una Pale­sti­na libe­ra e ter­ra di ugua­glian­za socia­le libe­ra dal colo­nia­li­smo, dal raz­zi­smo, dal supre­ma­ti­smo e dal fon­da­men­ta­li­smo reli­gio­so. LIBERA DAL SIONISMO !

AGGIORNAMENTO del 19 set­tem­bre: 

ATTACCO TERRORISTICO SIONISTA IN LIBANO E SIRIA

La stra­te­gia sio­ni­sta più vol­te enun­cia­ta da Neta­nya­hu di arri­va­re ad un con­flit­to regio­na­le che distrug­ga mili­tar­men­te ogni resi­sten­za e, gra­zie alla pro­te­zio­ne mili­ta­re usa e occi­den­ta­le, pos­sa assi­cu­rar­gli il con­trol­lo defi­ni­ti­vo e il pos­ses­so di ogni lem­bo di ter­ra del­la Pale­sti­na sto­ri­ca più pos­si­bi­li par­ti di Liba­no e Siria, sta scien­te­men­te cau­san­do un’e­sca­la­tion del­la guer­ra dagli esi­ti impre­ve­di­bi­li.

L’ATTACCO TERRORISTICO SIONISTA ha cau­sa­to ad ora deci­ne di mor­ti e oltre 3000 feri­ti. (500 per­so­ne han­no per­so la vista tra cui l’am­ba­scia­to­re ira­nia­no).

Que­sta cri­mi­na­le ope­ra­zio­ne ter­ro­ri­sti­ca su lar­ga sca­la impli­ca, per le sue moda­li­tà, una pre­pa­ra­zio­ne meti­co­lo­sa da par­te del Mos­sad con il bene­pla­ci­to Usa. Dimo­stra l’in­ten­zio­ne di non fer­mar­si al geno­ci­dio a Gaza e alla puli­zia etni­ca in Cisgior­da­nia ma di voler gene­ra­liz­za­re il con­flit­to sca­te­nan­do una guer­ra con­tro Hez­bol­lah, se non l’in­te­ro Liba­no, e l’I­ran che, per la cri­si eco­no­mi­ca inter­na e l’in­fe­rio­ri­tà mili­ta­re nei con­fron­ti soprat­tut­to degli Usa, si era posi­zio­na­ta in manie­ra atten­di­sta per far pren­de­re for­ma ad un accor­do per il ces­sa­te il fuo­co a Gaza.

Il gio­co spor­co dei sio­ni­sti è sem­pre il soli­to. Idf e Mos­sad com­pio­no pla­tea­li azio­ni di guer­ra e ter­ro­ri­smo cri­mi­na­le pro­tet­ti dal­la stra­po­ten­za mili­ta­re sta­tu­ni­ten­se, ma nes­su­no può rispon­de­re altri­men­ti entra in gio­co il “dirit­to all’au­to­di­fe­sa”.

La scon­cer­tan­te arro­gan­za dei cri­mi­na­li sio­ni­sti fa inor­ri­di­re per­ché pro­vo­ca incen­di nel­la regio­ne spe­ran­do in una deci­sa rea­zio­ne che per­met­ta loro di rilan­cia­re mili­tar­men­te sicu­ri del­la pro­te­zio­ne Usa. 

È un dichia­ra­to richia­mo alla leg­ge del più for­te che ci augu­ria­mo (e lavo­re­re­mo per que­sto) iso­li sem­pre di più il pic­co­lo sta­to cana­glia, l’en­ti­tà sio­ni­sta israe­le, il can­cro che l’oc­ci­den­te ha tra­pian­ta­to in Pale­sti­na, che paghe­rà dura­men­te la sua vio­len­za geno­ci­da e ter­ro­ri­sti­ca.

Il sio­ni­smo è sem­pli­ce­men­te colo­nia­li­smo e guer­ra!

SABATO 21 SETTEMBRE TUTTE E TUTTI IN PIAZZA A MILANO.

SABATO 5 OTTOBRE TUTTE E TUTTI IN PIAZZA A ROMA PER UNA GRANDISSIMA MANIFESTAZIONE NAZIONALE IN SOLIDARIETA’ AL POPOLO PALESTINESE E ALLA SUA RESISTENZA!

Csa Vit­to­ria

www.csavittoria.org — 

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