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venerdì, 20 Settembre 2024

«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

[K. Marx]

Antifascismo di provincia: cronaca di una giornata senza senso a Pontedera (PI)

Saba­to 20 mag­gio si è svol­ta a Pon­te­de­ra una mani­fe­sta­zio­ne “nazio­na­le” di For­za Nuo­va, capeg­gia­ta dal lea­der Rober­to Fio­re. Ven­ti­cin­que per­so­ne, in mag­gio­ran­za arri­va­te da fuo­ri pro­vin­cia, han­no mar­cia­to per cir­ca 300 metri, pro­tet­ti da più un cen­ti­na­io di agen­ti dei repar­ti mobi­li, in tenu­ta anti­som­mos­sa.

Gior­na­li e que­stu­ra ave­va­no annun­cia­to la mani­fe­sta­zio­ne mer­co­le­dì, nel silen­zio più tota­le del­le isti­tu­zio­ni loca­li (a gui­da Pd), che si sono limi­ta­te a bloc­ca­re il traf­fi­co cit­ta­di­no e han­no fin­to di non esse­re sta­te a cono­scen­za del­la mani­fe­sta­zio­ne,

Le for­za anti­fa­sci­ste di “fac­cia­ta” han­no poi indet­to un pre­si­dio fuo­ri dal cen­tro cit­ta­di­no, a oltre 2 km dal tra­git­to pre­vi­sto dai for­za­nuo­vi­sti, per non rischia­re inci­den­ti e non intac­ca­re il sacro dirit­to allo shop­ping del saba­to. Sot­to la gui­da di Pd, Anpi, Arci e Cgil, a cui si sono poi acco­da­te tut­te le altre for­ze poli­ti­che, cir­ca per­so­na han­no can­ta­to e bal­la­to per qual­che ora, sen­za aver visto gli sche­ra­ni di Rober­to Fio­re nem­me­no col bino­co­lo. Il tut­to di fron­te al com­mis­sa­ria­to di Poli­zia, giu­sto per sot­to­li­nea­re la natu­ra “que­stu­ri­na” di sud­det­te for­ze poli­ti­che.

A 150 metri dal­la piaz­za di arri­vi del cor­teo si è for­ma­to un pre­si­dio anti­fa­sci­sta improv­vi­sa­to (a cui LC Pisa ha par­te­ci­pa­to), com­po­sto da una tren­ti­na di gio­va­ni e meno gio­va­ni con­te­sta­to­ri, che han­no rice­vu­to le ben note atten­zio­ni di Digos e poli­zia e in bor­ghe­se.

Qual­che rifles­sio­ne urge, tan­to per non ripe­te­re i soli­ti slo­gan o cade­re nel­l’ov­vie­tà.

Da alme­no una deci­na di anni Pon­te­de­ra vede grup­pi di estre­ma destra pre­sen­ti, pur con nume­ri irri­so­ri, pri­ma con For­za Nuo­va, poi Casa Pound e ora di nuo­vo For­za Nuo­va. Entram­bi i par­ti­ti han­no aper­to del­le sedi, entram­be chiu­se di recen­te, e ten­ta­to alcu­ne sor­ti­te bal­za­te agli ono­ri del­la cro­na­ca.

Nel­la ormai son­no­len­ta pro­vin­cia di Pisa può capi­ta­re che in qual­che pae­sel­lo (sen­za offe­sa) spun­ti­no atti­vi­sti pro-vita a invei­re con­tro i con­sul­to­ri e l’a­bor­to, in dife­sa del­la fami­glia tra­di­zio­na­le e con­tro l’im­mi­gra­zio­ne clan­de­sti­na.

Ma in una cit­tà mul­tiet­ni­ca come Pon­te­de­ra que­sto non deve esse­re accet­ta­to. For­za Nuo­va ha scel­to di ini­zia­re il pro­prio “cor­teo” dal quar­tie­re del­la sta­zio­ne, dove più alta è la con­cen­tra­zio­ne di popo­la­zio­ne migran­te e dove in pas­sa­to ave­va­no orga­niz­za­to ron­de per la sicu­rez­za dal chia­ro stam­po raz­zi­sta. Gli anti­fa­sci­sti di fac­cia­ta han­no deci­so di nascon­der­si e lascia­re che que­sto scem­pio aves­se luo­go, sen­za cer­ca­re o riu­sci­re a tro­va­re una inter­lo­cu­zio­ne con le varie comu­ni­tà, che han­no pre­fe­ri­to non pren­de­re posi­zio­ne.

Que­sto la dice lun­ga sul lavo­ro che tut­ti gli anti­fa­sci­sti sono chia­ma­ti a fare sul pia­no dell’antirazzismo: occor­re toglie­re il colo­nia­li­smo del regi­me fasci­sta dal cono d’ombra in cui è sta­to nasco­sto, per­ché d’ostacolo alla nar­ra­zio­ne auto asso­lu­to­ria degli “ita­lia­ni bra­va gen­te”. Cer­to non è pos­si­bi­le fare que­sto lavo­ro con chi da anni finan­zia i lager in Libia e strin­ge accor­di con gli aguz­zi­ni che li gesti­sco­no, Par­ti­to Demo­cra­ti­co in testa.

Altret­tan­to sba­glia­ta è sta­ta la scel­ta di tut­te quel­le for­ze che si riten­go­no alter­na­ti­ve al Par­ti­to Demo­cra­ti­co di ade­ri­re sen­za par­ti­co­la­ri distin­guo al pre­si­dio indet­to a distan­za side­ra­le dal­la mani­fe­sta­zio­ne degli estre­mi­sti di destra. Di fat­to, se i nume­ri fos­se­ro sta­ti diver­si, FN avreb­be potu­to muo­ver­si in cit­tà con rela­ti­va liber­tà, sen­za incon­tra­re alcun tipo di resi­sten­za o con­te­sta­zio­ne. E tra le for­ze anti­fa­sci­ste si pen­sa­va che Fio­re avreb­be radu­na­to oltre cen­to per­so­ne, a ripro­va del­la scar­sa cono­scen­za del­la galas­sia di destra, fal­ci­dia­ta da arre­sti e scis­sio­ni.

L’i­dea di una mani­fe­sta­zio­ne di piaz­za a ridos­so del pre­si­dio di Fn non è sta­ta nep­pu­re pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne, in favo­re di un inu­ti­le pre­si­dio isti­tu­zio­na­le. Insom­ma, tut­ti pre­sen­ti per le “pasta­sciut­te anti­fa­sci­ste”, ma quan­do si trat­ta di anti­fa­sci­smo mili­tan­te si pre­fe­ri­sce acco­dar­si a chi sdo­ga­na i fasci­sti da oltre trent’anni. Cono­scia­mo bene que­sto “anti­fa­sci­smo di fac­cia­ta” e cono­scia­mo le for­ze che lo ani­ma­no. C’è chi invia armi ai neo­na­zi­sti ucrai­niplau­de al 41 bis e alla repres­sio­ne in tut­te le for­me. Sono gli stes­si che stan­no avve­le­nan­do Pon­te­de­ra e la Tosca­na con il KEU, che voglio­no l’ennesima base mili­ta­re sul ter­ri­to­rio e che han­no sven­du­to i dirit­ti dei lavo­ra­to­ri e distrut­to la sani­tà regio­na­le in nome del pareg­gio di bilan­cio.

Noi rite­nia­mo che la solu­zio­ne a que­sti pome­rig­gi “insen­sa­ti” sia­no pra­ti­che poli­ti­che e socia­li coe­ren­ti con gli slo­gan che ripe­tia­mo ogni 25 apri­le, un moni­to­rag­gio atten­to del­la galas­sia del­la destra estre­ma e una pre­sen­za costan­te den­tro i quar­tie­ri popo­la­ri (da qui la nostra par­te­ci­pa­zio­ne all’e­spe­rien­za di Val­de­ra Comu­ni­sta den­tro il vil­lag­gio popo­la­re e mul­tiet­ni­co Piag­gio).

Per que­sto invi­tia­mo tut­ti i sin­ce­ri anti­fa­sci­sti a fare una rifles­sio­ne su que­sta piaz­za, sul­le con­trad­di­zio­ni che essa mostra e sul­la sua sostan­zia­le impo­ten­za.

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