Nell’ultimo mese si sono succeduti crolli nelle case popolari a Pisa, in via Pungilupo, in via Antoni e in via Norvegia, che avrebbero potuto avere conseguenze ben più gravi del semplice spavento per i residenti. Considerati da sempre, sia con giunte di centro sinistra che di centro destra, gli abitanti degli edifici Apes hanno sollecitato vari sindacati degli inquilini per un incontro urgente in Comune, alla presenza del presidente dell’Apes Claudio Grossi e dell’assessore con deleghe al sociale Gianna Gambaccini.
La Cub (sindacato di base) ha richiesto e ottenuto una riunione straordinaria della seconda commissione consiliare permanente per parlare di queste problematiche, vista la disastrosa condizione delle case popolari a Pisa. All’incontro hanno partecipato varie organizzazioni di rappresentanza degli inquilini (Cub, Asia-USB, Unione degli Inquilini, Sunia, Sicet), a dimostrazione del fatto che sulle problematiche sociali non ci possono essere primogeniture o divisioni. Unica nota stonata il mancato invito di Prendo Casa, che da anni rappresenta il quartiere di S. Ermete ed è protagonista di tante iniziative a sostegno dei diritti dell’abitare.
I punti all’ordine del giorno, condivisi in larga parte, sono stati:
1. L’improrogabile necessità delle manutenzioni ordinarie e straordinarie degli alloggi popolari. I crolli delle scorse settimane hanno dimostrato un degrado non più sostenibile dai residenti. In particolare, la situazione di via Pungilupo è emblematica e paradossale, in quanto dura da lustri e riguarda non solo gli affittuari ma anche i proprietari di immobili di edilizia popolare. La testimonianza di Lucia, abitante in via Pungilupo, ha testimoniato lo stato di incuria dell’edificio, che dopo il crollo di ottobre presenta ulteriori problemi e necessità di ulteriori ispezioni, specie alle fondamenta.
2. L’insostenibile colpevolizzazione delle morosità incolpevoli per i mancati interventi di manutenzione. Noi crediamo che non si possano giustificare i mancati investimenti manutentivi con la morosità, che oltre a essere disciplinata dalla legge 2 del 2019, è evidentemente destinata ad aumentare vista la grave crisi che il paese e Pisa stanno vivendo a causa della pandemia
3. La necessità di attingere alle agevolazioni previste dal Decreto Rilancio da parte dell’amministrazione comunale, come l’ecobonus al 110% per misure di efficientamento energetico e antisismiche, in modo da finanziare interventi necessari con un impatto minimo sulle casse del Comune.
L’amministrazione, colta in contropiede dalla combattività dalla coalizione sociale, ha promesso interventi e si è impegnata a due nuovi incontri sul tema della casa il 30 novembre e il 2 dicembre. Tra gli impegni assunti, particolarmente stringente è l’ispezione alle fondamenta dell’edificio di Via Pungilupo e alle fioriere in cemento armato fortemente ammalorato dello stesso.
Nel frattempo, le forze sociali, sindacali e politiche partecipanti continueranno a sostenere la lotta di inquilini delle case popolare, stando al loro fianco e vigilando sul mantenimento delle promesse della Giunta a guida leghista.
Noi, come Redazione pisana di Lotta Continua, saremo presenti fino a che tutte le case popolari non saranno messe in sicurezza.