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giovedì, 21 Novembre 2024

«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

[K. Marx]

Convergere, confliggere, dire no alla guerra

Comu­ni­ca­to del­la reda­zio­ne di Lot­ta Con­ti­nua sul­le mani­fe­sta­zio­ni in pro­gram­ma per doma­ni

CONVERGERE, CONFLIGGERE, DIRE NO ALLA GUERRA.

Sia­mo pas­sa­ti dal “Vole­te i con­di­zio­na­to­ri o la pace?” di dra­ghia­na memo­ria al “Non arre­tre­re­mo”, nuo­va fron­tie­ra melo­nia­na. La sola cer­tez­za è che que­sto con­flit­to per il nuo­vo posi­zio­na­men­to del capi­ta­le lo stan­no pagan­do i lavo­ra­to­ri e i pro­le­ta­ri.
Da un anno esat­to le armi e la reto­ri­ca bel­li­ca han­no inva­so il pia­ne­ta e le nostre vite sono sta­te tra­vol­te da que­sta situa­zio­ne. Intan­to pro­ce­de spe­di­ta la mili­ta­riz­za­zio­ne dei ter­ri­to­ri e i gover­ni aumen­ta­no le spe­se mili­ta­ri sot­traen­do risor­se ai ser­vi­zi socia­li.
La scel­ta del capi­ta­le è sta­ta avvia­re un con­flit­to di cui non si vede il ter­mi­ne, che rischia di espan­der­si apren­do altri fron­ti e che sicu­ra­men­te avrà riper­cus­sio­ni di lun­ga dura­ta.

Que­sta guer­ra non ci riguar­da!

Ciò che fa como­do ai padro­ni (di qua­lun­que luo­go), alle gran­di mul­ti­na­zio­na­li, ai Gover­ni che suo­na­no le fan­fa­re di bat­ta­glia, va sen­za dub­bio con­tro gli inte­res­si dei lavo­ra­to­ri e dei pro­le­ta­ri.
Non pen­sia­mo che sia suf­fi­cien­te un gene­ri­co appel­lo ai sen­ti­men­ti di chi ha volu­to que­sta situa­zio­ne per fer­ma­re l’escalation. Non è suf­fi­cien­te esse­re paci­fi­sti: il capi­ta­le non ha ani­ma, si muo­ve solo per sod­di­sfa­re il pro­prio inte­res­se e aumen­ta­re i pro­pri pro­fit­ti.
Quan­do i padro­ni si riem­pio­no la boc­ca con la paro­la “pace”, per loro signi­fi­ca sola­men­te “pace socia­le” all’interno per sfrut­ta­re di più e meglio. Quan­do pro­nun­cia­no la paro­la “guer­ra” inten­do­no guer­ra ai pro­le­ta­ri di ogni Pae­se per sfrut­tar­li più e meglio.

Quin­di la sola rispo­sta è. NO ALLA GUERRA DEL CAPITALE!!!

Per que­sto abbia­mo ade­ri­to alla piat­ta­for­ma che ha indet­to l’assemblea mila­ne­se di saba­to 18 feb­bra­io.
Sia­mo con­vin­ti che sola­men­te crean­do uno schie­ra­men­to anti­ca­pi­ta­li­sta sare­mo in gra­do di con­tra­sta­re la ten­den­za irre­ver­si­bi­le alla guer­ra che ani­ma il capi­ta­le. Solo indi­vi­duan­do qua­le uni­co rea­le nemi­co il capi­ta­le ci sarà modo di libe­rar­ci dal­la guer­ra.
Per que­sto invi­tia­mo tut­ti a scen­de­re in piaz­za il 25 FEBBRAIO 2023 par­te­ci­pan­do alle mani­fe­sta­zio­ni indet­te riem­pien­do­le di con­te­nu­ti di clas­se e anti­ca­pi­ta­li­sti.

Con­tro la guer­ra del capi­ta­le la rispo­sta deve esse­re net­ta e uni­vo­ca.

REDAZIONE DI LOTTA CONTINUA

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