Decreto Immigrazione: la doppia verità del Governo

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Il Gover­no sta per vara­re l’en­ne­si­mo decre­to-leg­ge su immi­gra­zio­ne e sicu­rez­za con alcu­ne novi­tà che sul pia­no poli­ti­co e giu­ri­di­co avran­no riper­cus­sio­ni nega­ti­ve di varia natu­ra. Ammes­so e non con­ces­so che arri­vi la fir­ma del capo del­lo Sta­to, il testo dovrà poi esse­re vota­to in Par­la­men­to. E’ evi­den­te che sia­mo davan­ti a un sal­to di qua­li­tà nel­la stra­te­gia del Gover­no che ha abdi­ca­to a ogni ruo­lo uma­ni­ta­rio dimen­ti­can­do, nel caso del­la Acqua­rius, che una nave in dif­fi­col­tà e in pre­sen­ta di situa­zio­ne uma­ni­ta­ria va nel por­to più vici­no come dico­no espres­sa­men­te le nor­ma­ti­ve inter­na­zio­na­li.

Il Gover­no con­ti­nua a spen­de­re sol­di per le spe­se mili­ta­ri ma giu­di­ca gli inter­ven­ti uma­ni­ta­ri sba­glia­ti e trop­po one­ro­si per il pae­se. E men­tre Sal­vi­ni e Min­ni­ti fan­no a gare per con­ten­der­si il ruo­lo di pala­di­no del­la pre­sun­ta sicu­rez­za, il decre­to Sal­vi­ni rischia la boc­cia­tu­ra inter­na­zio­na­le per­ché vio­le­reb­be la Con­ven­zio­ne di Gine­vra e il prin­ci­pio di non respin­gi­men­to.

I pro­ble­mi rea­li del pae­se non sono quel­li lega­ti alla pre­sen­za di migran­ti, rischia­mo di apri­re in mol­te cit­tà ita­lia­ne dei cen­tri di deten­zio­ne dove trat­te­ne­re i migran­ti in atte­sa del rim­pa­trio, le spe­se per l’ac­co­glien­za sono ormai diven­ta­ti nel­l’im­ma­gi­na­rio col­let­ti­vo un osta­co­lo insor­mon­ta­bi­le per rive­de­re la Leg­ge For­ne­ro o per appli­ca­re il red­di­to di cit­ta­di­nan­za.

Con­ti­nua così la cam­pa­gna del­la disin­for­ma­zio­ne devian­do l’at­ten­zio­ne dai pro­ble­mi rea­li che poi sono il lavo­ro che non c’è, la pover­tà cre­scen­te. Se han­no taglia­to i fon­di desti­na­ti alla sani­tà e alla istru­zio­ne, se man­ca­no sol­di per rico­strui­re i pae­si distrut­ti dai ter­re­mo­ti e dal­le cala­mi­tà ali­men­ta­te dal­l’in­cu­ria e dal­l’ab­ban­do­no, la col­pa non è cer­to dei migran­ti. Lucra­re allo­ra sui sol­di asse­gna­ti ai richie­den­ti asi­lo, e pro­ve­nien­ti per lo più da fon­di Ue, è un argo­men­to di faci­le pro­pa­gan­da ma del tut­to ste­ri­le per resti­tui­re digni­tà al lavo­ro e alla popo­la­zio­ne. Fat­ti due con­ti si può for­se rispar­mia­re un miliar­do ma mol­ti più sol­di potreb­be­ro esse­re tro­va­ti dal taglio del­le spe­se mili­ta­ri.

Ma die­tro al decre­to Sal­vi­ni c’è anche altro, per esem­pio la ridu­zio­ne dei cen­tri per i richie­den­ti asi­lo a dor­mi­to­ri ali­men­tan­do il degra­do socia­le e uma­no. Men­tre si stra­par­la di sicu­rez­za, il Gover­no ha fir­ma­to l’intesa con l’Oim (orga­niz­za­zio­ne inter­na­zio­na­le per le migra­zio­ni), orga­ni­smo che si occu­pa dei cosid­det­ti «con­tri­bu­ti di rein­te­gra­zio­ne» per iden­ti­fi­ca­re i migran­ti e rice­ve­re un incen­ti­vo eco­no­mi­co per tor­na­re in patria.

Da una par­te si tuo­na con­tro i migran­ti ma dal­l’al­tra si ele­mo­si­na­no aiu­ti dal­l’O­nu e dal­l’Ue, un atteg­gia­men­to tipi­co di cer­te posi­zio­ni poli­ti­che le qua­li han­no ban­di­to la ragio­ne uma­ni­ta­ria e dimen­ti­ca­no anche le rica­du­te socia­li del­le loro azio­ni.

Pub­bli­ca­to da Dele­ga­ti e Lavo­ra­to­ri Indi­pen­den­ti Pisa

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