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giovedì, 21 Novembre 2024

«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

[K. Marx]

Giù le mani dalla resistenza palestinese! Solidarieta’ ai CARC

Espri­mia­mo la nostra soli­da­rie­tà al par­ti­to dei CARC, attac­ca­to stru­men­tal­men­te dal­la stam­pa loca­le e nazio­na­le per il con­te­nu­to di un volan­ti­no dif­fu­so saba­to 18 novem­bre alla mani­fe­sta­zio­ne di Firen­ze in soli­da­rie­tà al popo­lo pale­sti­ne­se.

Il modo di ope­ra­re di que­sti “man­ga­nel­la­to­ri” a mez­zo stam­pa lo cono­scia­mo bene: equi­pa­ra­re ogni for­ma di resi­sten­za al ter­ro­ri­smo, in modo da cri­mi­na­liz­za­re ogni per­cor­so di lot­ta e libe­ra­zio­ne.

Cono­scia­mo bene anche il loro obiet­ti­vo: oscu­ra­re il soste­gno popo­la­re alla resi­sten­za pale­sti­ne­se e pro­va­re a divi­de­re un movi­men­to che uni­sce le comu­ni­tà del­la dia­spo­ra pale­sti­ne­se, i gio­va­ni del­le comu­ni­tà ara­be alle varie ani­me del­la sini­stra di clas­se del nostro pae­se. Stam­pa e gover­no vor­reb­be­ro impor­re una stret­ta repres­si­va alle mani­fe­sta­zio­ni pro-Pale­sti­na sul model­lo fran­ce­se o tede­sco, sfrut­tan­do maga­ri le dispo­si­zio­ni dell’ultimo decre­to Sicu­rez­za

La rea­zio­ne scom­po­sta del­la stam­pa bor­ghe­se mostra però la debo­lez­za del siste­ma media­ti­co che si reg­ge su men­zo­gne, insab­bia­men­ti e sul­la siste­ma­ti­ca vio­la­zio­ne dei prin­ci­pi di liber­tà di opi­nio­ne e stam­pa. Nono­stan­te sia­no lau­ta­men­te paga­ti, gior­na­li­sti e pen­ni­ven­do­li non rie­sco­no più a nascon­de­re il vol­to rea­zio­na­rio, nazio­na­li­sta e geno­ci­da del sio­ni­smo. Il popo­lo pale­sti­ne­se vive da decen­ni in un regi­me di apar­theid, sot­to­po­sto a una repres­sio­ne fero­ce, da par­te di uno sta­to che vio­la siste­ma­ti­ca­men­te le più ele­men­ta­ri nor­me del dirit­to “libe­ra­le” e nume­ro­se riso­lu­zio­ni Onu.

Tut­ta­via, nono­stan­te l’informazione a sen­so uni­co e la pro­pa­gan­da sio­ni­sta di tut­ti i media domi­nan­ti, il mas­sa­cro di Gaza e il ten­ta­ti­vo di puli­zia etni­ca in cor­so ha risve­glia­to la coscien­za inter­na­zio­na­li­sta dei pro­le­ta­ri di tut­to il mon­do, che si river­sa­no in piaz­za da set­ti­ma­ne per chie­de­re il ces­sa­te il fuo­co e la fine dell’occupazione dei ter­ri­to­ri pale­sti­ne­si.

Il movi­men­to di soste­gno alla cau­sa pale­sti­ne­se e di con­dan­na alla bar­ba­ra distru­zio­ne di Gaza da par­te di Israe­le è for­te e rap­pre­sen­ta una fet­ta con­si­sten­te del pae­se. I CARC sono par­te di que­sto movi­men­to ed è per que­sto posi­zio­na­men­to che sono pre­si di mira da gior­na­li­sti e media. Con­tro que­sto modo inde­gno di fare infor­ma­zio­ne espri­mia­mo la nostra pie­na soli­da­rie­tà ai com­pa­gni dei Carc! Il ten­ta­ti­vo di divi­de­re le piaz­ze tra buo­ni e cat­ti­vi non pas­se­rà, e con­ti­nue­re­mo a mar­cia­re fian­co a fian­co per soste­ne­re la cau­sa pale­sti­ne­se.

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