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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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Carlos Marighella, il comunista: perché la sua lotta è presente, oggi, domani e sempre

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Carlos Marighella, il comunista: perché la sua lotta è presente, oggi, domani e sempreLo storico dice "Ha amato con tutta l'intensità possibile, la vita, le donne, gli amici e l'umanità lavorativa"Luciano Mendonca de LimaBrasile infatti | João Pessoa (PB) |7 novembre 2021La storia ci insegna che coloro che hanno scelto e/o sono stati costretti a combattere il capitalismo , dalla sua genesi, tra il XVI e il XVIII secolo, fino ai giorni nostri, non hanno mai avuto e non avranno vita facile finché questo ordine sociale persiste.Scartare, la classe dirigente (proprietaria dei mezzi materiali e immateriali di produzione e riproduzione della...
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Violenza e territori assediati nel 2021: un anno difficile per i popoli indigeni dell’America Latina

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Violenza e territori assediati nel 2021: un anno difficile per i popoli indigeni dell’America LatinaAstrid ArellanoNumerosi attacchi contro la vita di dirigenti indigeni e le loro comunità hanno segnato il corso del 2021. Nonostante ciò, le lotte e le mobilitazioni dei popoli si sono tradotte in importanti risultati.Una volta di più, il 2021 è stato un anno segnato dalla violenza per i popoli indigeni del Latinoamerica. Alla pandemia di COVID-19 e i suoi effetti, si sono aggiunte le scomparse, la criminalizzazione, persecuzioni e assassinii di dirigenti, così come le pressioni sui loro territori di progetti estrattivi come l’attività mineraria e il...
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Necropolitica di Rodrigo Andrea Rivas

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“Il peggior analfabeta è l'analfabeta politico.Egli non ascolta, non parla né partecipa agli avvenimenti politici.Non sa che il costo della vita, il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina, dell'affitto, delle scarpe e delle medicine dipendono dalle decisioni politiche”Bertolt BrechtOgni 4 secondi muore una persona, 21.300 ogni giorno, oltre 84 milioni ogni anno.Muoiono per mancanza d’accesso ai servizi sanitari, violenza di genere (femminicidi e morti in seguito a mutilazioni sessuali), fame e crisi climatica.I 4 cavalieri dell’apocalisse hanno un cognome comune: disuguaglianze.Un anno fa, i mezzibusti ripetevano: “Siamo tutti sulla stessa barca”.Ignoravano che alcuni remavano mentre altri prendevano la tintarella, ma...
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Caso Assange: l’occidente sprofonda in una tirannide liberticida

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Caso Assange: l’occidente sprofonda in una tirannide liberticida‘’In questo momento essere intelligenti e informati è un danno per la felicità perché le cose sono di merda e più capisci più è difficile essere felici.’’ Caitlin JohnstoneLa possibile condanna all’estradizione del fondatore di Wikileaks, Julian Assange, è il governo degli Stati Uniti d’America che (come ha spiegato la giornalista Caitlin Johnstone) difende il suo diritto di mentire. Qual è la differenza fra USA, Israele, Gran Bretagna e l’Arabia Saudita? Ha ragione la Johnstone, semplicemente ‘’la velocità’’ delle esecuzioni.In concomitanza alla sentenza che riconosce il diritto del governo ‘’dem’’ nord-americano (appoggiato dalla lobby...
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L'Afghanistan e lo spettacolo cinico

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“Ci sono più persone morte che vive. E il loro numero è in aumento.Quelle viventi diventano sempre più rare”Eugène Ionesco, “Il rinoceronte”​Nel 2001, per rispondere agli attacchi realizzati da Al Qaeda l’11 settembre a New York, in tutto il mondo la stragrande maggioranza delle giornaliste e dei giornalisti, delle analiste e degli analisti, delle politiche e dei politici, chiedevano a gran voce un intervento militare in Afghanistan.Questo intervento, garantivano, avrebbe liberato le donne afghane dall’oppressione del regime talebano.Nel mondo delle bollicine di sapone in cui abitano, gli eserciti non lanciano bombe ma costruiscono pace.Nel mondo reale, è obbligatorio analizzare la realtà...
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Il disastro della "missione afgana".

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Il disastro in Afghanistan è un disastro annunciato perché gli Stati Uniti, prima con Trump poi con Biden, avevano già trattato l'uscita dal paese con i talebani. Il governo americano si era reso conto che ogni anno migliaia di soldati che abbandonavano l'esercito afgano si disperdevano o venivano reclutati dalle milizie che avrebbero dovuto combattere.Il risultato di 20 anni di guerra è un disastro da tutti i punti di vista. La missione afgana è costata all'Italia 53 soldati morti oltre 700 feriti con danni permanenti e con menomazioni gravissime di cui porteranno le conseguenze per tutta la vita. Solo il nostro...
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L'Italia si barcamena tra la subalternità alla Nato e la dipendenza alla Germania

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 La notizia è sfuggita alla attenzione dei media ma la maggioranza dei francesi, ammesso ma non concesso che i sondaggi siano attendibili, si dimostra solidale con i militari che denunciano la disgregazione del paese lanciando appelli che qualcuno ha definito dal sapore golpista. Nel frattempo, in Europa ci sono movimenti dei capitali e dei poteri forti nazionali che dovrebbero indurre a qualche riflessione.Ad esempio, alcuni paesi nordici spingono la Germania a rafforzare una alleanza economica a discapito dei paesi mediterranei, in Germania la crisi della Merkel si accompagna a spinte sempre più forti per ricacciare politiche di sostegno ai paesi piu' colpiti...
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Cosa prendiamo e cosa diamo alla Ue?

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Tempo fa leggemmo un intervento di Daniel Gros che, in una intervista rilasciata a un importante quotidiano nazionale, ipotizzava la sospensione delle rate italiane a sostegno della Ue.Fatti due conti parliamo di 15 miliardi di euro all'anno che in un settennio arriverebbero a 105 miliardi. Ma per quanto suggestiva questa ipotesi, parliamo dei mancati trasferimenti italiani al bilancio Ue, avrebbe effetti insostenibili per la tenuta politica ed economica dell'Europa di Maastricht. Innanzitutto la mancata contribuzione italiana al bilancio europeo indebolirebbe il ruolo della Banca europea e della Germania e sancirebbe una sorta di politica fai da te a dimostrare la inutilità delle...
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Militarizzare i porti militarizzare i territori

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Quando si parla di militarizzazione dei porti dovremmo prima chiederci se a poca distanza degli stessi non sia collocata una industria di armi o qualche base militare Usa e Nato, nel caso di Livorno e di Genova c'è solo l'imbarazzo della scelta. Prendiamo ad esempio la vendita di armi italiane ad Israele, rapporti commerciali floridi nell'ultimo decennio da quando, governo Monti, furono venduti​ 30 velivoli da addestramento avanzato M-346 della Alenia Aermacchi, gruppo Finmeccanica (oggi Leonardo S.p.A.): velivoli​ definiti da combattimento multi-ruolo “fighter attack”. Da allora le vendite sono state incessanti, nel Febbraio 2019 viene sottoscritto un accordo per la vendita...
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Anche il PD di Letta nella santa alleanza filo-israeliana

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Sui social imperversa la polemica in seguito alla manifestazione di tutto l'arco parlamentare in appoggio all' azione militare dello Stato israeliano contro il popolo palestinese. Il segretario del partito democratico Enrico Letta getta la maschera. Dopo essere stato coccolato in molte trasmissioni televisive come un segretario simpatico e aperto alle istanze di sinistra il vero Enrico Letta si manifesta per quello che per quello che è realmente. Da giovane Enrico Letta è stato responsabile internazionale dei giovani della Democrazia Cristiana, negli anni 80 inizio anni 90, quando le posizioni della Democrazia Cristiana rispetto al continente latinoamericano erano alquanto ambigue all'interno dell'internazionale...
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Basta menzogne sul Medioriente.

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Fermare le violenze israeliane contro i civili palestinesi.  Pieno riconoscimento dei diritti del popolo palestineseDa anni Israele occupa illegalmente le terre dei palestinesi e sottopone a continue e quotidiane umiliazioni quel popolo nell’indifferenza della comunità internazionaleMoni Ovadia, ebreo e uomo di teatrohttps://www.fanpage.it/attualita/moni-ovadia-a-fanpage-it-israele-si-nasconde-dietro-la-shoah-per-umiliare-i-palestinesi/ https://www.fanpage.it/Ha ragione da vendere Moni Ovadia denunciando l'ipocrisia regnante attorno al dramma del popolo palestinese. In questi giorni abbiamo assistito a un coro bipartisan in difesa dello Stato di Israele che a detta dell'intero arco parlamentare, o quasi, da Letta a Salvini, scende in piazza contro l'aggressione di Hamas e dei palestinesi. I fatti degli ultimi giorni dicono ben...
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Appello: Solidarietà al popolo colombiano, allo sciopero generale, basta con la violenza.

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Noi Delegati e Delegate, lavoratori e lavoratrici, esprimiamo la più sentita solidarietà e vicinanza al popolo colombiano, agli studenti e alle studentesse, lavoratori e lavoratrici che in questi giorni stanno lottando contro le riforme del Governo di Ivan Duque ma anche contro il clima di intimidazione e violenza costante nei confronti delle comunità e dei leaders sociali e sindacali. Le manifestazioni in corso e lo sciopero generale contro le riforme fiscali ci dimostrano che il popolo colombiano mostra ancora una volta determinazione e gran voglia di cambiamento. Una volontà così forte da costringere il Governo ad utilizzare nuovamente le forze militari...
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A 22 anni dalla Guerra nei Balcani: un orrore che l'occidente e l'Italia continuano a nascondere

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Sono trascorsi 22 anni dalla Guerra nei Balcani e tra pochi giorni ricorrerà l'anniversario dei primi bombardamenti contro Belgrado. Si è persa memoria, da tempo, di questa triste pagina della storia europea, la guerra nei Balcani è stata presto dimenticata archiviandola come conflitto interetnico per occultare le responsabilità occidentali nello smembramento della ex Jugoslavia attraverso l'esplosione di nazionalismi sanguinari. E, se a scrivere la storia sono sempre i vincitori, sul banco degli imputati non troviamo i nazionalisti del Kosovo, le milizie islamiche provenienti dall'Afganistan e successivamente protagoniste nel califfato, milizie che combattevano allora dalla parte dell'Occidente in funzione antiserba.Senza cadere nel...
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A pensar male ci si indovina? A proposito di Renzi in Arabia Saudita alla corte di bin Salman

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Forse l'opinione pubblica dovrebbe riflettere sulla visita di Renzi in Arabia Saudita e dalla stampa apprendiamo che la sua partecipazione alla Future Investment Initiative, la cosiddetta Davos del deserto, è stata pagata migliaia di dollari.Qualcuno obietterà che Matteo Renzi abbia tutto il diritto di partecipare a convegni dietro lauti compensi, del resto siamo abituati a ex presidenti americani che vanno in giro per il mondo intervenendo in convegni di varia natura ricevendo compensi milionari. Pensiamo ad un futuro incarico come presidente del Copasir o il Ministero degli Esteri, potremmo dormire forse sonni tranquilli?Ma la visita in Arabia Saudita non dovrebbe passare inosservata...
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La sconfitta di Trump e le contraddizioni di un sistema irriformabile

Fuck-trump-fuck-biden_per-sit_20201110-111414_1 Striscione di protesta esposto a New York City
Donald Trump esce sconfitto dalle presidenziali Usa, superato nel conteggio dei grandi elettori e del voto popolare da Joe Biden, centrista democratico senza qualità ed ex vicepresidente di Obama. Dopo quattro anni, i democrats tornano alla Casa Bianca, coltivando l’illusione di poter chiudere l’esperienza Trump come un incidente di percorso.Le piazze Usa di queste settimane ci ricordano però che le contraddizioni della società statunitense non possono più essere racchiuse o pacificate dalla placida alternanza al potere tra democratici e repubblicani. La pandemia, che ha sconfitto Trump e la sua narrazione imperniata sui successi economici della sua amministrazione molto più dell’ectoplasma Biden,...
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Il ritorno di John Brown: i traditori della razza bianca nella sollevazione del 2020.

rivoltae
Di Shemon e Arturo dal blog Ill Will Questo testo è sicuramente di grande interesse, riteniamo sia utile diffonderlo. Si tratta di una riflessione che arriva dagli Stati Uniti: si occupa del rapporto tra proletari neri e proletari bianchi nella sollevazione statunitense nata dall’assassinio di stato di George Floyd – un rapporto assolutamente vitale per lo sviluppo della lotta anti-capitalista negli Stati Uniti e quindi per tutti i compagni di ogni paese. È un testo denso, con molte considerazioni condivisibili, mentre sull’enfasi di certi passaggi nutriamo delle riserve. Si tratta di una analisi che ci fa toccare con mano quale grande...
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Sulla situazione in Bielorussia. Intervista a lavoratori impegnati nelle lotte del pubblico e del privato.

bieloperai
D: I sindacati europei hanno preso posizione contro la repressione in Bielorussia. Non credete che sia una sponda alla Ue e alla Nato?La risposta è semplice: dobbiamo stare dalla parte dei lavoratori o di chi li reprime? Io non ho dubbi, poi possiamo anche riconoscere il carattere reazionario di certe primavere che hanno spianato la strada all'avvento di regimi autoritari e filo-occidentali oppure favorito la parcellizzazione di entità nazionali per sottostare ai voleri delle potenze occidentali che si sono spartite le aree di influenze e il controllo\sfruttamento delle risorse energetiche e non solo di quelle. Allo stesso tempo un parallelismo tra...
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Le contraddizioni degli eventi in Bielorussia. Un contributo per aprire una discussione.

bielorussia
Quando ragioniamo sui recenti fatti della Bielorussia corriamo due rischi. Da una parte sostenere acriticamente il governo di Lukashenko seguendo una vulgata secondo la quale vanno sempre difese tutte le posizioni che si oppongono all’imperialismo e all’Occidente, oppure sostenere in modo acritico le opposizioni senza comprendere da chi siano composte e quali finalità le spingano all’opposizione di piazza.Interveniamo solo ora sulla questione bielorussa perché abbiamo voluto evitare un comportamento da tifosi dell’una o dell’altra posizione. È più importante capire quanto sta succedendo in Bielorussia, affrontando, da un punto di vista internazionale e sociale, i problemi che agitano i paesi dell’ex Urss....
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Nuovi scenari mediorientali dietro all’accordo fra Israele ed Emirati. Verso la Nato araba.

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A pochi giorni dall’esplosione che ha distrutto la capitale libanese, gli scenari mediorientali sono animati dall’emergere di nuove alleanze, un accordo fra Israele ed Emirati Arabi. La chiamano svolta per la pace. Partono le relazioni diplomatiche fra i due paesi con dietro come grande regista dell’operazione l’amministrazione Trump.Netanyahu ha momentaneamente sospeso il progetto di completa annessione della Cisgiordania dopo che per anni ha rosicchiato importanti territori palestinesi.Nello sfondo di questa alleanza si delinea chiaramente un patto in funzione anti-iraniana. Da un lato la tecnologia civile e militare israeliana, il sostegno e la benedizione degli Stati Uniti, il ruolo di consulente del...
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Libano: cronache di un disastro annunciato.

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In queste ore il Libano è attraversato da partecipate manifestazioni popolari. Queste manifestazioni, come già accaduto con le primavere arabe, potrebbero presto essere utilizzate come una sorta di “colpo di stato democratico” per rovesciare i rapporti di forza nel paese: nel mirino c’è Hezbollah.Non siamo certo noi a esaltare il ruolo e la natura di Hezbollah, resta il fatto che la sua presenza è particolarmente invisa a Israele e Stati Uniti. Negli ultimi anni Hezbollah ha rappresentato non solo un’opposizione all’imperialismo, ma anche un aiuto concreto al popolo palestinese, al popolo iraniano colpito dalla pandemia, contribuendo anche, attraverso l’invio di brigate...
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