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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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L’Autonomia meridionale in tre volumi Di: Francesco Cirillo

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L’Autonomia meridionale in tre volumi Di: Francesco CirilloUn lavoro monumentale di circa 900 pagine che uscirà in tre volumi e che oggi vede l’uscita in tutte le librerie del primo volume. Si tratta della storia quasi sconosciuta dell’Autonomia Meridionale raccontata dai suoi stessi militanti. Una storia avvincente che dimostra come il sud dagli anni Settanta in poi sia stato una fucina di lotte autonome e clamorose che hanno visto lo Stato pronto alla repressione ed alla carcerazione di centinaia di attivisti in prima linea nelle lotte di operai, contadini, proletariato in genere. Il primo volume edito da Derive ed Approdi è...
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Franco Dominici, Giulietto Betti 1921, La Strage fascista di Roccastrada

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Franco Dominici, Giulietto Betti1921, La Strage fascista di Roccastrada  Pitigliano, Le Strade bianche di stampa alternativa, 2021, pp. 87, almeno € 5. Recensione di Silvio AntoniniNell’affrontare lo stragismo legato al periodo fascista si fa automaticamente riferimento al suo tragico epilogo, vale a dire ai 18 mesi del 1943-43, alle stragi perpetrate dall’occupante nazista in collaborazione con il fascismo locale. In realtà, il ricorso allo strumento stragista contro la popolazione civile, contro cittadini inermi, è già del tutto riscontrabile nello spirito fascista degli esordi, durante quella “guerra civile dimenticata” collocata tra il 1919 ed il 1925.In questo frangente, i seguaci, più o meno...
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Lotta Continua a Cosenza nei ricordi di un militante. Di Francesco Cirillo

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Esce il libro di Giovanni Iera che racconta gli anni di lotta a CosenzaDi Francesco CirilloBisogna prima parlare di queste due piccole casa editrice, edizioni Erranti e Coessenza, che convivono in una piccola sede a Cosenza nel centro storico, entrambe dirette da un gruppo di volenterosi che credono nella piccola editoria e soprattutto in quegli scrittori che le scelgono, pur consapevoli di restare fuori dai grandi circuiti commerciali, ma di rendere un enorme servizio alla memoria e alla conoscenza della vera storia, quella nasce dal basso. Sarà difficile vedere gli autori invitati nei talk show nazionali, dove vengono invece circuitati i...
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52 anni fa iniziava la storia di Lotta Continua.

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Il 1° novembre del 1969, nel mezzo dei conflitti dell’autunno caldo esce il primo numero di Lotta Continua, si tratta di un numero unico. Non si può affermare che questa sia la data di “fondazione” dell’Organizzazione rivoluzionaria, non c’è stato insomma un congresso di fondazione, come spesso si è verificato in altre esperienze del movimento comunista e rivoluzionario. Né si può ignorare che non ci sia stato nulla in precedenza. I compagni e le compagne che si riconoscono nel periodico hanno vissuto in prima persona l’esperienza del Movimento Studentesco del 68, alcuni sono stati attivi nelle formazioni giovanili dei Partiti della...
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Mimmo Franzinelli, Alessandro Giacone, "1960, L’Italia sull’orlo della guerra civile" di Silvio Antonini

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Mimmo Franzinelli, Alessandro Giacone, 1960, L’Italia sull’orlo della guerra civile Milano, Mondadori, 2020, pp. 294, € 22.00. Una colonna di fumo che si alza da una camionetta della Celere, aste e pietre sul pavimento, folla in agitazione. Questa è l’immagine che immediatamente la mente associa a Tambroni, cioè lo scenario dei disordini a Genova, contro il VI Congresso nazionale dell’Msi. Più difficile è aver nitida la fisionomia di colui che, principalmente a causa di questi disordini, vide l’eclissi delle proprie fortune politiche.Qui viene in soccorso questa monografia, corposa, articolata ed avvincente alla lettura, ad opera di quattro, autorevoli, mani. Quel luglio 1960 viene,...
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Che le rievocazioni non servano a dimenticare l'esistente

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 Ogni qual volta ricorre un anniversario rischiamo di finire nella trappola di guardare al passato e non all'oggi, la storia è maestra di vita e una lezione per l'esistente ma spesso e volentieri questo sano principio vale solo in teoria.Ci siamo tenuti lontani dalle rievocazioni delle giornate del G8 che hanno visto comunque momenti di riflessione sui fatti di 20 anni fa e dei nostri giorni, in giro esistono le solite culture reduciste, come sempre accade, ma per fortuna ascoltiamo e vediamo anche ben altroA distanza di 20 anni dalle giornate genovesi del g8 pensiamo a quanto accaduto con il degrado...
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G8 a Genova, luglio 2001 di Francesco Giordano

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 In quei giorni non avevo nessuna intenzione di andarci a Genova, non mi piaceva il clima “pacifista” che si era creato, non mi ispirava quella protesta per me senza capo né coda. E se devo dirla tutta non mi piacevano le “tute bianche” e nemmeno gli intellettualini che spintonavano per avere qualche visibilità.Nessuna voglia di andare a Genova in quei giorni.Nessuna voglia di andarci, ma gli aggiornamenti su quanto stava succedendo in quella città e della morte di Carlo le sentivamo per Radio, o attraverso qualche compagno che era già partito e non era possibile restare inerti.Era il 20 di luglio...
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Da Cosenza a Genova andata e ritorno. L’inchiesta sul Sud Ribelle. di Francesco Cirillo

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Per capire il perché si sia deciso da parte dello Stato l’attacco al movimento meridionale del Sud Ribelle bisogna conoscere cosa è successo immediatamente prima gli arresti del 15 novembre del 2002. Il territorio meridionale per la prima volta dopo decenni di silenzio è attraversato da una serie di lotte dure ed autonome. Dai disoccupati di Napoli, agli operai di piccole fabbriche in chiusura, all’occupazione di strade e ferrovie, è un fiorire di lotte, dove il controllo tradizionale dei partiti e delle istituzioni è completamente sfuggito loro di mano. La prova del fuoco sarà il Global Forum di Napoli a maggio...
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Addio... grande Angelo

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 Ci ha lasciato, a 96 anni, Angelo Del Boca. Che dire di questo studioso?È stato partigiano e dopo guerra cronista, ha poi abbandonato il giornalismo per la ricerca storica diventando l’autentico pioniere degli studi sul colonialismo italiano. Impresa encomiabile se pensiamo al boicottaggio operato non solo dagli ambienti accademici ma anche dai settori coloniali che detenevano gran parte della documentazione sulla presenza militare italiana in Africa.Del Boca non ha avuto i giusti riconoscimenti dall'università e i suoi studi sono stati a lungo avversati da giornali e pubblicistica di destra che del passato coloniale non volevano parlare. Ma anche tra gli accademici di...
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Anni Settanta e terrorismo. Celebrazioni e verità negate

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 Il dibattito sugli anni '70 riattivato dagli arresti in Francia di ex membri di Brigate Rosse, Pac e Lotta Continua ha eluso alcune questioni di fondo: come si fanno i conti con il passato? Chi li deve fare? Con quali strumenti?Il primo indispensabile fattore che materializza un processo così articolato è la ricerca storica che opera la ricostruzione di fatti, contesti politico-sociali ed internazionali.Alla società nel suo insieme (istituzioni, partiti politici, organizzazioni sociali, mondo della cultura) si richiede la forza di misurarsi con questa dimensione facendosi carico di una resa di complessità in grado di restituire una rappresentazione reale degli eventi.Gli...
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Le troppe amnesie di Mattarella

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Una lunga intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica sulla stagione con troppa comodità bollata come terrorismo, letture parziali e non senza omissioni."La completa verità sugli anni di piombo è una esigenza fondamentale per la Repubblica"? Se così fosse sarebbero pubblicati, e accessibili, tutti i documenti indispensabili per ricostruire la storia di un trentennio, non ci sarebbero ragioni di Stato per impedire la libera circolazione di tanti documenti ancora oggi secretati, non avremmo avuto la scoperta degli armadi della Vergogna sugli eccidi nazifascisti con 40 anni di ritardo.Mattarella si erge a padre politico della ricostruzione post pandemica, ma la pandemia è ancora in...
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Noi e Franco Serantini ieri e oggi

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Domani, 7 maggio, ricorre il 49° anniversario della uccisione di Franco Serantini.In rete, per chi non lo conoscesse, potrete leggere la sua storia immortalata per altro in un vecchio e famoso testo di Corrado Stajano da poco ripubblicato e disponibile nelle librerie (se possibile non su Amazon)La storia di Franco è un pezzo significativo del patrimonio di lotte della sinistra extraparlamentare e del movimento operaio, gran parte dei protagonisti di quelle lotte sono oggi o ultrasettantenni o sono venuti a mancare.Sempre in rete troverete testimonianze storiche di alcuni dei protagonisti di quelle giornate, giusto per chi volesse mantenere vivida la memoria storica...
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Libertà per i compagni arrestati

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Ieri mattina, accelerando incredibilmente i tempi, lo Stato francese, su richiesta di quello italiano, ha arrestato 7 persone e altre 3 le sta ricercando. Si tratta di persone che da decenni vivono in Francia e che lì lavorano.Nonostante le dichiarazioni di Macron., quest’atto rappresenta un colpo d’accetta alla cosiddetta “dottrina Mitterrand”, uno strumento che, nel solco di una lunga tradizione francese, mirava a mettere al riparo chi aveva lottato da vendette postume di Governi assetati di colpevoli a tutti i costi.Non sono serviti gli appelli lanciati nelle scorse settimane anche da intellettuali, docenti e accademici d’Oltralpe che mettevano in risalto l’inutilità...
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A 22 anni dalla Guerra nei Balcani: un orrore che l'occidente e l'Italia continuano a nascondere

La-guerra-nei-Balcani_
Sono trascorsi 22 anni dalla Guerra nei Balcani e tra pochi giorni ricorrerà l'anniversario dei primi bombardamenti contro Belgrado. Si è persa memoria, da tempo, di questa triste pagina della storia europea, la guerra nei Balcani è stata presto dimenticata archiviandola come conflitto interetnico per occultare le responsabilità occidentali nello smembramento della ex Jugoslavia attraverso l'esplosione di nazionalismi sanguinari. E, se a scrivere la storia sono sempre i vincitori, sul banco degli imputati non troviamo i nazionalisti del Kosovo, le milizie islamiche provenienti dall'Afganistan e successivamente protagoniste nel califfato, milizie che combattevano allora dalla parte dell'Occidente in funzione antiserba.Senza cadere nel...
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Tiziano Tussi "Storia senza memoria. La rivoluzione bolscevica: memoria e fine"

storia
Tiziano Tussi ha da poco pubblicato, edizioni PGreco, un agile libretto sulla Storia senza memoria, due saggi dedicati alla rivoluzione bolscevica.Abbiamo posto alcune domande a Tiziano per aprire la discussione su comunismo e rivoluzione.D - Ogni volta che si ricordano gli eventi del passato si finisce con il costruire una narrazione ideologica rivolta al passato e quasi mai al presente.  Ci sono avvenimenti irrazionali che invece si sono verificati dimostrando che gli eventi di grande trasformazione della società non seguono logiche razionali precostituite e non sono da leggere secondo schemi ideologici. È il caso della Rivoluzione francese e di quella russa? Puoi...
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10 febbraio: “giornata del ricordo”, ma quale ricordo?

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Tra pochi giorni si celebra la Giornata delle Foibe e scenderanno in piazza circoli e organizzazioni di destra che ormai da tempo equiparano Foibe e Lager nazisti.Ma sono forse equiparabili i giorni dedicati alla Memoria e quello dei Foibe? La risposta è negativa, a meno che non si voglia sostituire la storia con una morale revisionista a uso e consumo dell'odierna xenofobia e del razzismo dominante.Il Giorno del ricordo delle Foibe nasce con la cosiddetta memoria condivisa, fortemente voluto dall'allora presidente Napolitano e da settori del centro sinistra che pochi anni prima sdoganarono i "ragazzi di Salò".Non si esce dall'equivoco se...
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Il compito della "nuova" storia

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 Riprendendo Primo Levi non dobbiamo sforzarci di capire l'odio nazista ma guardare a come sia nato, in quali condizioni sociali, culturali, economiche e politiche.È quanto dovremmo fare tutti, contestualizzare e indagare senza fermarsi a riletture funzionali al presente, non si tema dunque l'approfondimento a partire dalle fonti, dai fatti reali.Nei nostri giorni gli storici finti dominano incontrastati, giornalisti si improvvisano ricercatori affidando alla stampa testi guidati politicamente, da qui nasce la rivalutazione di Mussolini e del Ventennio, del resto per decenni ci è stato detto che il fascismo ha fatto buone cose civilizzando paesi "selvaggi", "arretrati", portandovi strade e "civiltà". Peccato che gli apologeti...
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L'equivoco della memoria condivisa

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Va innanzitutto detto che è necessario distinguere tra storia e memoria: la storia è una materia scientifica, una raccolta di fatti inequivocabili: le interpretazioni e le valutazioni possono poi essere diverse (e sono queste che creano “memoria), ma è un dato di fatto, ad esempio, che il 28 ottobre si compì la Marcia su Roma, evento che per i fascisti rappresenta una giornata di festa, mentre per gli antifascisti significa la fine della democrazia; così come il 25 aprile, giorno in cui si celebra la Liberazione dal nazifascismo, è per i nazifascisti giornata di lutto.Premesso questo, possiamo considerare che è ormai...
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Montanelli: maestro per chi e di cosa?

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La polemica imperversa sui giornali e sui social attorno alla controversa figura di Indro Montanelli, per alcuni (ad esempio Travaglio) maestro di giornalismo e campione di indipendenza politica.La polemica è stucchevole perché tornano a galla argomenti già dibattuti e conosciuti sui quali era calato l'oblio anche a sinistra soprattutto negli anni in cui Indro rompeva con Berlusconi e con il centro destra.Ma il vero oblio ha riguardato la storia italiana, il colonialismo e le responsabilità morali e culturali italiane con un modus vivendi per il quale era del tutto normale (la banalità del male è anche questa) che una giovane bambina venisse data...
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25 Aprile tra antifascismo e antiautoritarismo. La retorica non ci piace

partigia

Questo post farà discutere, indignerà provocando rabbia e incazzature ma non possiamo fare diversamente.Per chi naviga in rete ed è avvezzo di social, il 25 Aprile significa post e interventi pro e contro la celebrazione di questa giornata, pro o contro il fascismo fino alle dichiarazioni di chi oggi parla del 25 Aprile della ricostruzione.Veniamo da anni nei quali politici e giornalisti hanno fatto di tutto per cancellare, o stravolgerne il significato, questa giornata, da Festa della Liberazione a Festa della libertà fino a chi vorrebbe eliminarla del tutto e celebrare, a Maggio, l'ingresso dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale.Il 25 Aprile si celebra...
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