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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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Interna, Internazionale

Pubblica amministrazione: non serve l'ennesima Riforma ma occorrono invece fondi, personale e una nuova idea del servizio pubblico

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Davanti alle lunghe liste di attesa in sanità o all'anagrafe, anche il cittadino più legato al servizio pubblico vacilla, viene meno non solo la pazienza ma anche la fiducia riposta nella Pubblica amministrazione. Anni nei quali hanno fatto solo chiacchere inconcludenti, eppure da quasi 20 anni i Governi succedutisi hanno avviato processi di ristrutturazione e di riforma dei servizi pubblici, processi per altro in continuità tra loro nonostante il diverso colore delle coalizioni politiche. Cogliere delle differenze tra i provvedimenti Brunetta e Madia è veramente difficile, non basterebbe un libro per descrivere la galleria degli orrori. Privatizzazione del rapporto di lavoro,...
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Il rider è un lavoratore subordinato.

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Da qualche mese i rider hanno guadagnato invisibilità mediatica suscitando attenzione anche nei media dopo alcune iniziative di lotta e di pubblica denuncia intraprese con intelligenza.È trascorso quasi un anno da quando Luigi Di Maio volle incontrare le associazioni dei rider assumendosi impegni poi disattesi, chiamando al tavolo ministeriali rappresentanze sindacali e comitati di lotta e minacciando un provvedimento governativo per riconoscere diritti agli invisibili lavoratori della cosiddetta Gig economy. Se da una parte Cgil Cisl Uil hanno provato a trovare una sintesi con l'applicazione del contratto della logistica, dall'altra il Governo ha annunciato un emendamento al Ddl Catalfo sul salario...
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I super poteri ai Prefetti

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Dal Ministro degli interni Salvini ai Prefetti, dai Prefetti ai Sindaci, ecco la filiera della sicurezza che andrebbe definita in altri termini: crociata contro gli ultimi.Parliamo della direttiva Ministeriale di metà aprile, a poche settimane di distanza fatta propria dalle autorità provinciali di pubblica sicurezza nel contrasto del cosiddetto degrado urbano.Scatta l’azione dei prefetti contro quelli che vengono comunemente definitivi, non senza disprezzo, abusivi, spacciatori e balordi. Tra gli abusivi si trovano numerosi lavoratori che vendono per pochi euro al giorno la loro merce, magari contraffatta, ma pur sempre un lavoro. Al contrario, la nozione di abusivo tende a equiparare lavoratori...
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Il partito unico della riduzione del cuneo fiscale

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Che cosa è il cuneo fiscale e perché padroni, sindacati e Governo stanno per trovare un accordo finalizzato alla sua riduzione? Si tratta forse della panacea di ogni male trovata la quale l'economia si risolleverà con la crescita del Prodotto interno lordo e dei Consumi? Intanto tutti ne parlano ma pochi sanno cosa sia il cuneo fiscale, ossia la somma delle imposte (dirette, indirette, contributi previdenziali) che pesano sul costo del lavoro, in altre parole per cuneo fiscale si intende la differenza tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro e la busta paga netta incassata dai dipendenti.I salari perdono potere...
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La storia ignobile delle cariche nel Primo Maggio torinese.

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Nella manifestazione del 1° Maggio torinese, mentre continua a calare la partecipazione dei lavoratori inquadrati negli spezzoni del sindacato istituzionale, da un po' di anni è in crescita la presenza delle forze di polizia. Quest’anno, peraltro in assenza di una qualche apparente logica motivazione, il controllo poliziesco ha raggiunto livelli spropositati: sbarrate tutte le vie laterali che portano alla piazza dei comizi, portici presidiati, il grande spezzone del movimento notav e dell’opposizione sociale marcati stretti dagli uomini in divisa. Che ci facevano questi solerti “lavoratori” muniti di scudi e manganelli al corteo della “festa” del 1°Maggio? Mandati da chi?Lo sbarramento della...
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Occupi una casa popolare perché sei senza un tetto? Reato gravissimo!

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Da oggi i bisognosi di casa che occupano in assenza di reali alternative, quanti non possono essere accolti nelle case dei parenti o dormire in macchina e in luoghi di fortuna senza contrarre malattie o perdere la patria potestà sui figli, sanno a cosa vanno incontro, ossia a una sicura condanna in Tribunale. Una recente sentenza non prevede alcuna attenuazione della pena, l'occupazione non è considerata un fatto tenue ma reato grave soprattutto se riguarda una casa popolare. In teoria potremmo anche dire che l'occupazione di una casa popolare impedisce ad altro bisognoso presente in graduatoria di accedere a una abitazione,...
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Province: liberarsi dalla demagogia della Del Rio

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La riforma delle province è stata tra le più fallimentari degli ultimi anni, fatta passare come conquista anti-casta nascondeva ben altri motivi dietro a una campagna stampa e politica che ha occultato un dato piccolo ma significativo: le province assorbivano l'1% della spesa totale della Pubblica amministrazione.   La legge 190/2014 ha distrutto i bilanci delle province, impedito per anni le assunzioni, non ha saputo ridistribuire funzioni e competenze, la manutenzione di strade, territorio e scuole ha subito una paralisi che alle casse statali è costata non poco per non parlare poi delle vite umane perdute nelle tante "disgrazie" ambientali di cui...
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Italia: paese della sottoccupazione

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Potremo anche dubitare dei dati Ocse ma da sempre sappiamo che il nostro paese presenta un elevato numero di disoccupati e sottoccupati con grandi sperequazioni tra aree geografiche che poi sono anche disparità economiche crescenti. Possiamo discettare a lungo sulle cause di questi fenomeni, attribuirne la causa alla Globalizzazione ma l'Italia le disuguaglianze crescono ogni giorno, anzi diventano sempre più intricate e complesse, ragion per cui i dati Ocse confermano quanto già sappiamo e di cui in pochi, e malvolentieri, intendono parlare. Oltre al paese dei giovani che non studiano e non lavorano abbiamo tanti posti di lavoro che nell'arco di...
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Zone rosse

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Speravamo di non imbatterci più nelle zone rosse ma quel modello di controllo sulle città ha fatto scuola e torna a manifestarsi, con il Governo Giallo verde, nella sua sinistra essenza repressiva. Bene hanno fatto le Camere Penali di Firenze a denunciare l'utilizzo amministrativo di procedure atte ad allontanare da certi luoghi categorie di cittadini in base alla loro fedina penale. Prendiamo ad esempio i reati legati a cause sociali e politiche e immaginiamoci quali conseguenze potrebbe avere un procedimento amministrativo costruito ad arte per allontanare attivisti e militanti. In un colpo solo il Ministro Salvini ottiene due risultati: mettere il bavaglio alla...
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Oddio si sono ristrette le madamine

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Sabato 6 aprile la Torino che fu ha vissuto uno dei suoi punti più bassi. Quel corteo striminzito, gonfiato dai grandangoli dei fotografi e stirato dall’allungamento degli spazi tra un gruppetto e l’altro di manifestanti mostrava il volto di una città esaurita. Povera di idee, di proposte, di senso di sé. Teste grigie e passi stanchi. Con gli striscioni che scandivano il corteo a volte banali (“Sì TAV subito”, “Sì allo sviluppo del territorio”) altre incomprensibili (“Sì il treno rispetta il Piemonte”). È lontana la piazza del 10 novembre, e nemmeno le madamine sono più quelle di allora (sono rimaste in...
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Pensioni da fame, salari da fame e vita agra

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Le statistiche aiutano ma solo se rapportiamo i numeri ad una analisi oggettiva della realtà. Il nostro paese vive da troppi anni una crisi salariale e occupazionale che ha indebolito il potere di acquisto di salari e pensioni prosciugando anche parte dei risparmi familiari che dal 2008 ad oggi hanno iniziato ad assottigliarsi.Gli assegni previdenziali scontano oggi, e in futuro, le riforme pensionistiche degli ultimi 20 anni che hanno decretato la fine di ogni aggancio automatico al costo della vita, il calcolo secondo il sistema contributivo era finalizzato a ridurre la spesa pubblica ma allo stesso tempo ha avuto ripercussioni negative...
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Che i tagli abbiano inizio

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Governo che va, spending review che ritorna, è ormai costante di ogni esecutivo riesumare questo sinistro concetto della revisione di spesa sovente tramutatasi in tagli alla spesa sociale. La nuova spending potrebbe trovare posto già nel prossimo Documento di economia e finanza (Def), la cui uscita è prevista entro il prossimo 10 aprile. Revisione di spesa, taglia sprechi, tutti giri di parole per occultare un'altra realtà: mancano i soldi per far quadrare il Bilancio e l'unico modo per trovarli è saccheggiare il welfare con la scusa delle inefficienze da rimuovere, delle spese inutili che pur ci sono ma difficilmente vengono individuati....
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Pubblico impiego: il crollo dei dipendenti in meno di 10 anni

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Dieci anni o poco meno all'insegna della riduzione di personale nella Pubblica amministrazione, è quanto emerso dal dossier che analizza, con il conto annuale del pubblico impiego (reperibile on line sul sito della Ragioneria di Stato), la spesa di personale e la distribuzione dei dipendenti tra i vari comparti.A fine 2017 i dipendenti pubblici erano 3.243.435, dei quali circa 240 mila precari, insomma circa 250 mila in meno di pochissimi anni or sono. È evidente che anni di blocco delle assunzioni abbiano pesato non poco in comparti come quello statale o negli enti locali e in sanità, gli effetti sono a tutti palesi...
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Le misure a disposizione dei padroni

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Quanti di noi hanno stabilito una connessione tra quota 100, anticipo pensionistico, esuberi e ricambi generazionali? Pochi, la tendenza diffusa e maggioritaria è quella di guardare solo ai singoli aspetti senza cogliere i nessi che legano i vari provvedimenti in atto. Le letture possono essere molteplici ma quale sarà invece la logica che unisce le varie politiche? Intanto una premessa: aziende private ed enti pubblici sono alle prese con la necessità del ricambio generazionale che poi si traduce anche nel pensionamento di forza lavoro a un costo decisamente maggiore di quella che verrà assunta nei prossimi anni. La staffetta generazionale non...
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Impoverimento generale e intensità dello sfruttamento

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 Questa la notizia di oggi (da Repubblica Online) “I salari hanno perso mille euro di potere d’acquisto negli ultimi sette anni. L’allarme viene da un rapporto della Fondazione Di Vittorio, think tank della Cgil, che mette a confronto le retribuzioni medie dei lavoratori dipendenti italiani con quelle del passato e le paragona a quelle degli altri grandi Paesi europei. Il risultato è sconfortante: in Italia gli stipendi si sono ristretti mentre all’estero, in particolare in Germania e Francia, sono saliti. Il rapporto della Fondazione Di Vittorio elenca i dati delle retribuzioni lorde (vanno tolte tasse e contributi), utilizzando le più recenti...
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Occupati e disoccupati: qualche numero

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I primi mesi del 2019 e gli ultimi del 2018 non aggiungono nulla di nuovo a quanto già sapevamo, ossia che la tanto decantata ripresa occupazionale non c'è e a dirlo sono i dati Istat. Economia in crisi non genera occupazione, ecce perché abbiamo sostanzialmente meno occupati e ci riferiamo a lavori dipendenti e agli autonomi da anni ormai in caduta libera. Stando alle cifre qualche migliaio di posti di lavoro in più va pur registrato, effetto del decreto legge sui tempi determinati che obbliga aziende e cooperative alla stabilizzazione, magari ricorrendo a contratti part time. Se qualche posto di lavoro...
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Pisa: quello che la Giunta Conti non dice sui servizi educativi.

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Domande e risposte dopo lo sciopero del 19 FebbraioLa statalizzazione delle tre materne è una scelta giusta  e praticabile? Lo Stato e la Regione che ruolo avranno? Esistevano soluzioni alternative? L’assessore Cardia nega ancora che le scarse risorse messe a bilancio e il piano di fabbisogno di personale sbilanciato sui vigili siano le cause della mancata assunzione di educatrici. Al contrario parla di favorire un quartiere senza servizi come Gagno. Quali sono i numeri degli iscritti alle scuole dei quartieri, nidi, materne ed elementari?Riguardo al numero di iscritti è eloquente. Per esempio nell'Istituto comprensivo Fibonacci (relativamente alle materne esiste parità tra posti...
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Assecondare il vento xenofobo per tagliare la spesa del welfare e dividere l'Italia in gironi infernali per sfigati

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Nell'immaginario collettivo il Governo del cambiamento doveva segnare una svolta con benefici per tutti in un paese senza criminalità, normalizzato (da qui la penalizzazione dei reati sociali), con pochi immigrati, zero richiedenti asilo, immigrati silenti e ben disponibili a farsi sfruttare nelle filiere produttive a pochi euro all'ora. Sempre l'immaginario prevedeva un reddito sociale al posto del lavoro, una sovranità monetaria al di fuori delle regole della Bce. Ma i conti vanno fatti con l'oste se non vogliamo ritrovare in cucina alimenti scadenti ed avariati, il brusco risveglio alla realtà è scandito dagli ultimi fatti di cronaca con la Tav, la...
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Non possiamo che odiarli

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In queste fredde settimane invernali, costellate da un susseguirsi di perturbazioni artiche e delle continue giravolte del coniglio padano in felpa verde, la classe imprenditoriale italiana ci ha ricordato ancora una volta perché non possiamo non odiarla.Nelle scorse settimane il Sole 24 ore ha proposto a tutta pagina un’intervista a Alberto Bombassei, padrone della Brembo, già deputato nella scorsa legislazione eletto tra le fila di Scelta Civica, candidato in passato alla presidenza di Confindustria e membro nel corso degli anni di una mezza dozzina di Consigli di Amministrazione di imprese come Pirelli, Atlantia etc. Mentre per i comuni mortali trovare un...
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Il rilancio dell'Europa di Maastricht funzionale all’economia tedesca

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Anche il paese che maggiormente ha tratto beneficio dalla Ue, la Germania, inizia ad accusare e i dati confermano andamenti economici inferiori alle aspettative. Rallenta la locomotiva tedesca e per questo motivo in alcuni paesi, Italia inclusa, le lobby europee stanno scaldando i motori anche in vista delle elezioni europee di maggio.  Se le previsioni parlano di un Pil tedesco per quest’anno all’1,1% rispetto alla previsione dell’1,8% del novembre scorso vuol dire che la tenuta del modello di Maastricht inizia a farsi problematica. L'anno passato ha visto in Germania una “recessione industriale” con la produzione in calo per gran parte dell'anno soprattutto a...
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