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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

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Perché partecipare alla manifestazione del 2 giugno a Camp Darby

Perché partecipare alla manifestazione del 2 giugno a Camp Darby

Il 2 giugno ripudia la guerra e la militarizzazione.
Manifestazione a Camp Darby contro la guerra e per la smilitarizzazione del territorio. La manifestazione prevede il concentramento alle 1430 davanti alla Basilica di San Piero a Grado da dove partirà una marcia di 5 km per arrivare ai cancelli della base Usa di Camp darby
ne abbiamo parlato con alcuni degli organizzatori nel corso della conferenza stampa tenutasi il 1 Giugno davanti al Comune di Pisa

Perchè questa manifestazione?
Innanzitutto vogliamo, come promotori della iniziativa, restituire al 2 giugno, festa della Repubblica, il suo senso civile inficiato da troppo tempo da parate e dimostrazioni militari. Non ci siamo abituati alla normalità della guerra che è una realtà tremendamente attuale.  E quando parliamo di guerra si intende anche la militarizzazione del territorio, l'uso di infrastrutture civili a fini militari, il sistema Italia che ormai dedica sempre più risorse al militare.  Niente di rituale ma una questione pratica, ossia la imminente costruzione di una ferrovia a soli scopi militari che collegherà la Base Usa alla stazione, oggi abbandonata, di Tombolo e da lì proseguire per i principali scali ferroviari italiani, quelli per intenderci che portano alle basi Usa e Nato per il rifornimento di armi destinate alle zone di guerra.

Il 2 Giugno a Pisa come alternativa alla manifestazione Grillina?
Abbiamo lanciato la manifestazione il 1 Maggio , quindi un mese fa. Non ci pare che il tema della sovranità nazionale rispetto alla militarizzazione dei territori e alle basi Usa e Nato sia nel programma di Governo di Lega e 5 Stelle che accettano la Nato e intendono assecondarne le politiche di guerra. Poi c'è un aspetto rilevante, ossia che la espansione della Nato nell'Est Europeo arriva in contemporanea alle politiche di austerità della Bce, quindi quale sovranità è possibile con la presenza di militari Usa e Nato sul territorio italiano? Le lavoratrici e i lavoratori, le cittadine e i cittadini, hanno tutto da perdere dall'aumento delle spese militari, nelle guerre sono carne da macello, facili prede di propagande xenofobe e nazionaliste.  Non siamo noi a dirlo ma la storia o se preferiamo i fatti di cronaca.
Da anni si continua a tagliare – in linea con le disastrose politiche neoliberiste - le spese sociali, crescono sempre più le spese per armamenti e missioni militari. L’Italia, come si evince da rapporto SIPRI 2018, ha scalato la classifica dei Paesi che spendono di più per spese militari (stima a 26 miliardi di euro, una cifra enorme ed in crescita). Anzi per essere ancora più espliciti, non tutte le spese militari sono annoverate a questa voce, ci sono tantissimi soldi a tale scopo sotto altre voci, ricordiamo che i soldi destinati a nuove tecnologie sono sovente destinate alle ricerche dei nuovi sistemi di arma. Basta leggere il rapporto Milex sulle spese militari per trovare conferma di quanto appena detto. Poi  l'Italia è anche tra i primi esportatori di armi verso paesi in guerra o nei quali sono violati i diritti umani, come l'Arabia Saudita impegnata in una sanguinosa aggressione al popolo yemenita e nella destabilizzazione dell'area mediorientale.

No alla Nato , è uno dei temi ricorrenti nella vostra piattaforma
Non solo, parliamo anche di militarizzazione dei territori, della salute a rischio per la popolazione e i militari stessi, sono centinaia i militari morti per l'uranio impoverito, i dati dei decessi e delle morti tra la popolazione colpita (parliamo anche dei Balcani giusto per restare al vecchio continente) sono avvolti nel mistero. Il nostro Paese continua a rendersi complice delle guerre imperialiste degli USA e degli alleati NATO e della loro politica di minaccia, destabilizzazione e aggressione verso paesi sovrani, colpiti in questi ultimi giorni da attacchi Usa e Nato.  Usare questi termini non è semplice perchè si focalizza l'attenzione sulla mancanza di sovranità monetaria, sulle politiche in materia di lavoro e pensioni decise da Bruxelles ma non si dice che ormai l'Ue sta dentro la Nato, anzi in questi giorni stanziano truppe usa ai confini con la Russia e destinano ingenti quantitativi di armi a paesi dell'est europeo
Il comando militare USA finanzia la costruzione di una ferrovia a soli fini militari per trasportare, in silenzio e senza essere visti, ingenti quantitativi di armi verso l'aeroporto militare di Pisa. Per costruire la ferrovia abbatteranno 1000 alberi. Il fosso dei Navicelli da tempo è oggetto di lavori tra bonifica, ampliamento e dragaggio. Sono soldi pubblici usati, dicono gli amministratori locali, per rilanciare l'economia, nel frattempo i soli a beneficiarne sono i comandi militari USA che potranno trasportare le armi alla banchina del porto di Livorno loro riservata per il rifornimento di navi da guerra o addette alla logistica. Nella nostra Regione la base USA di Camp Darby è da decenni il “magazzino logistico” della guerra permanente che ha destabilizzato e reso più insicura larga parte del nostro pianeta. Afghanistan, Iraq, ex Jugoslavia, Libia, Siria, e anche l’Iran è oggi sotto minaccia.
Oggi, per dare un segnale alle istituzioni italiane e statunitensi, a chi governa il territorio e si appresta a governarlo dopo le prossime elezioni amministrative a Pisa, torniamo a chiedere con forza che Camp Darby sia smilitarizzata e riconvertita ad uso civile e che l'intera area venga bonificata, per non essere complici delle guerre e continue aggressioni ed atti di pirateria tra le altre cose in aperta violazione del diritto internazionale o di quanto ne resta.

che cosa volete allora?
Cerchiamo di essere diretti e sintetici:

  • l'accesso alla base e sapere cosa essa nasconda a partire dai depositi speciali (proiettili cinetici con Uranio Impoverito, missili nucleari o armi chimiche). Le popolazioni pisane e livornesi non devono correre rischi né la loro salute deve essere minacciata! La Toscana non sia il trampolino di lancio della guerra!
  • Il divieto assoluto di accesso al porto di Livorno delle navi a propulsione nucleare, sia fornita alla popolazione la dovuta e corretta informazione delle procedure da seguire in caso di rischio da emergenza radiologica o chimica, non sia costruita la ferrovia ad uso militare.
  • che l'Italia lanci un segnale importante di impegno sul disarmo, avviando le procedure per la firma e ratifica del Trattato ONU sulla Proibizione delle Armi Nucleari, che implicherebbe il rifiuto dell'Italia ad ospitare ordigni nucleari americani sul proprio territorio.  

E per chiudere?
Chiediamo a tutte le organizzazioni politiche e sindacali, alle associazioni, ai comitati, ai movimenti a livello toscano di partecipare alla organizzazione di una manifestazione il 2 giugno, ci rivolgiamo ai cittadini toscani affinché tutti i soldi impegnati a scopo militare per i Navicelli e presto per la ferrovia siano destinati ad altro scopo: salute, sanità, ricostruzione delle aree terremotate, lavori socialmente utili.
Per questo invitiamo tutti e tutte il 2 giugno per partecipare insieme alla manifestazione che terminerà di fronte alla base di Camp Darby.

 

FEDERICO GIUSTI LOTTA CONTINUA PISA

IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA
 https://www.facebook.com/nocampdarby/videos/1504696182986867/

Pubblicato da Delegati e Lavoratori Indipendenti Pisa

2 giugno manifestazione a Camp Darby
Anche senza Cottarelli in arrivo la spending revie...
 

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Giovedì, 18 Aprile 2024

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