biblio
Yourcenar considerava le biblioteche utili alla pari dei granai, non si vive del resto di solo pane, anni fa qualcuno sostenne anche he la cultura è un lusso di cui nessuno può fare a meno.

La recente riorganizzazione della macchina comunale, appena abbozzata da trasferimenti in parte senza logica e costrutto, ha tolto alla biblioteca comunale 3 dipendenti trasferendoli ad altri uffici. Altre due sono andate da poco in pensione, oggi la biblioteca si trova con 10 dipendenti, un numero inadeguato per assicurare all'utenza tutte le attività che fanno capo alla struttura, attività che non si limitano alla apertura e chiusura ma annoverano tra l'altro percorsi di orientamento e di lettura.

Da quanto vediamo l'idea di cultura dell'Amministrazione di centro destra è un'idea basata sui salottini organizzati dall'assessore Buscemi, su eventi rivolti ad una cerchia ristretta di persone, con spese spesso inutili come i 7 mila euro (solo 7 mila? e le spese di rappresentanza? e quelle del personale comunale in straordinario?) impegnati per lo show di Vittorio Sgarbi.

Nell'estate 2018 alcune realtà (sindacato generale di base, la campagna mi riconosci? sono un operatore dei beni culturali) chiese alla Giunta una inversione di rotta, aprire delle biblioteche di quartiere dove potere studiare, leggere i giornali e ove associazioni e realtà possano organizzare eventi culturali e sociali. Chiesero infine di conoscere la ragione per la quale la struttura Sms, vicina all’attuale biblioteca, sia praticamente inutilizzata (è vero che mancano le certificazioni necessarie per organizzarvi spettacoli?) quando potrebbe ospitare concerti, spettacoli, mostre a costo zero se organizzate con le tante associazioni presenti sul territorio.

A distanza di pochi mesi dal suo insediamento, l'assessorato Buscemi non ne ha azzeccata una, dal silenzio sulla bizzarra idea di smontare gli archi dell'acquedotto Mediceo al personale tolto alla biblioteca mettendo a rischio molte delle iniziative fino ad oggi garantite. E silenzio anche sulla struttura Sms o sulle biblioteche di quartiere, insomma la cultura ridotta a salotto per pochi eletti lasciando sguarniti i presidi culturali come la biblioteca comunale

La redazione pisana del giornale Lotta continua sostiene le istanze di quanti chiedono il ripristino degli organici in biblioteca indispensabili per tutte le attività e chiedono pubblicamente di conoscere la ragione per la quale lo spazio espositivo Sms non venga utilizzato per attività culturali a costo quasi zero in accordo con le associazioni del territorio

Per la redazione di lotta continua

Lorenzo Tamberi