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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

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Quota 100: privilegiati o beffati?

pensione

Tanto tuonò che alla fine piovve. Ma l'arrivo della cosiddetta quota 100 farà felici i lavoratori o invece sarà una beffa per loro e per quanti speravano nella cancellazione della Legge Fornero? E tra tre anni non ci ritroveremo come prima con l'aumento dell'età pensionabile nonostante la durata della nostra vita abbia cessato di crescere?

Nel corso delle settimane la quota 100 ha subito innumerevoli cambiamenti, ora spunta anche la clausola di garanzia per il rispetto del tetto dei 4,7 miliardi di spesa nel 2019. Inutile nasconderlo, il Governo ha annunciato l'aumento del deficit, Salvini ha rilasciato dichiarazioni bellicose ma poi i tecnici del Governo sono andati a trattare con Bruxelles cedendo alle condizioni imposte dalla Troika.

È sufficiente questo fatto per smontare il cosiddetto sovranismo, l'autonomia dell'esecutivo politico dalla Bce. Deboli con i forti (la Troika) ma forti con i deboli (migranti, bisognosi di casa, operai riluttanti a subire ingiustizie e soprusi), è questa la sostanza di un Governo che giorno dopo giorno ha ceduto alle richieste degli industriali modificando a loro uso e consumo la manovra di Bilancio.

Il Governo ha quindi evitato  la procedura d’infrazione per eccesso di debito e attestato il rapporto  deficit/Pil al 2,04% rispetto al 2,4 inizialmente presentato come punto di non ritorno, una percentuale assai più vicina a quanto il Governo Gentiloni aveva già previsto (1,8%).

Esponenti del Governo appoggiano i gilet gialli francesi ma se in Italia organizzassimo manifestazioni analoghe rischieremmo anni di carcere dopo l'entrata in vigore del Pacchetto sicurezza, del resto fare i gradassi sui social o davanti alle telecamere serve a vendere fumo e conquistare voti.

Quindi nessuna revisione sostanziale della Fornero, poche spese sociali e molti sgravi alle imprese, perfino sui contributi Inail.

E le pensioni? Finestre trimestrali per chi va in pensione con 62 anni e 38 di contributi minimi  che poi potrebbero allungarsi di altri mesi qualora le domande presentate dovessero essere numerose.
Si gioca sulla cosiddetta “finestra mobile” , per i pubblici e privati ma con i primi che andranno in pensione tra Luglio e Settembre, ci saranno le penalizzazioni, il divieto di cumulo tra reddito e pensione sopra una certa soglia. Di quanti lavoratori e lavoratrici parliamo per il 2019?   160mila del settore pubblico per un totale che si aggira attorno a 315 mila unità.

E la quota 100, ricordiamolo, vale per i prossimi tre anni, anzi è bene precisare che proprio la durata limitata del provvedimento ha convinto la Commissione europea ad accogliere la legge di bilancio con il deficit ovviamente abbassato dello 0,4%, poi scatterà il requisito per il pensionamento anticipato a 41 anni di contributi.

La montagna allora ha partorito il topolino e tanto tuonarono contro la Legge Fornero per non modificarla scegliendo per la proroga dell' Ape sociale e  della “Opzione donna”  "e il congelamento del requisito di anticipo a 41 anni e 10 mesi (42 + 10 se uomini) rispetto alla speranza di vita" .

E la penalizzazione delle pensioni elevate? La soglia dovrebbe essere fissata a 4.500 euro, giusto per mettere in salvo una parte consistente dell'elettorato leghista nel Nord. E su questo ultimo punto sta partendo una trattativa dei manager con il Governo, non è detto che la soglia non venga ulteriormente alzata.

Poi ci sono argomenti bizzarri come quelli letti in una pubblicazione Inps  che racconta di come l'anticipo della pensione non abbia accresciuto la vita e la sua qualità, ci vogliono far credere che il lavoro nobiliti a tal punto l'essere umano da accompagnarlo, per il suo benessere, fino a 70 anni e oltre.

Le qualifiche medio basse, per capirci gli operai, anticipando l'età della pensione, assumerebbero stili di vita e di alimentazione sbagliati a tal punto da provocare malattie che portano anticipatamente alla morte.  Bizzarra lettura della realtà dettata da pregiudizi e non da dati oggettivi, agli estensori della ricerca non viene a mente che un operaio o un autista, dopo 40 anni di lavoro, avranno una pensione bassa con la quale difficilmente potranno permettersi terme e stile di vita salutari dovendo risparmiare perfino sull'acquisto di pesce, verdura e carne fresca \di qualità.

Ma del resto cosa possiamo attenderci da un Istituto che per mesi ha tuonato contro l'anticipo dell'età pensionabile?

FEDERICO GIUSTI – Pisa

 

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