incidenti-sul-lavoro

Il lavoratore non è una macchina acquistata dal padrone
Giuseppe De Vittorio

53 morti sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno e 116 con i morti sulle strade in itinere.

Il 2020 rischia di superare i dati già drammatici del 2019, si continua a morire sul lavoro, aumentano gli infortuni e le malattie contratti nei luoghi di lavoro.

Non bastano il cordoglio e la solidarietà, non è sufficiente la filiera della sicurezza nei luoghi di lavoro che alla fine piega gli stessi rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza a sposare le logiche e gli interessi dei datori trasformando un ruolo sindacale da conflittuale a collaborativo.

È tempo di sciopero generale per rimettere al centro la salute e la sicurezza a partire dagli orari di lavoro, dalla cancellazione delle deroghe ai contratti nazionali, dalla adozione di un sistema sanzionatorio serio ed efficace contro le inadempienze padronali. È tempo di rimettere la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario al centro delle nostre rivendicazioni al pari di una riduzione dell'età pensionabile (senza decurtazione dell'assegno previdenziale) ampliando la lista dei lavori usuranti.

Lotta Continua -- Pisa