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Pubblichiamo e facciamo nostra una analisi tratta dal Blog delegati lavoratori indipendenti. Facciamo appello al sindacalismo conflittuali, ai/lle delegati/e Rsu per una risposta adeguata all'insegna della lotta nei luoghi di lavoro e nella società.

Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, non ha peli sulla lingua al contrario dei Sindaci complici che pensano di risolvere i problemi con la firma di Protocolli che in numerose aziende non trovano applicazione

Bonomi prende posizione per rivendicare la continuità con la modifica del Titolo V della Costituzione che era intervenuto per imporre l'obbligo del pareggio di Bilancio e per impedire ogni intervento dello Stato nell'economia a fini di indirizzo e controllo sociale. Per Confindustria lo Stato deve servire solo a socializzare le perdite e a privatizzare i profitti.

Inizia così la campagna padronale contro le nazionalizzazioni, si mette in guardia il Governo dal perseguire obiettivi sociali e dal perseguire l'obiettivo di reinternalizzare produzioni o nazionalizzarle. L'obiettivo di Bomomi è anche un altro, ossia avanzare pretese verso i soldi della Ue, se arriveranno all'Italia siano destinati prioritariamente alle imprese

Ecco cosa sostiene il presidente di Confindustria: “Il Governo agevoli quel confronto leale e necessario in ogni impresa per ridefinire dal basso turni, orari di lavoro, numero giorni di lavoro settimanale e di settimane in questo 2020, da definire in ogni impresa e settore al di là delle norme contrattuali”, chiedendo, di fatto, che i contratti nazionali vengano sospesi e si proceda ad una rinegoziazione totale dei diritti su base aziendale”.

I padroni hanno le idee molto chiare al contrario dei sindacati, non ci resta che prendere atto della situazione rilanciando percorsi conflittuali nei luoghi di lavoro e nella società

Redazione Lotta Continua