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 Spending review, digitalizzazioni, razionalizzazione dei servizi, ottimizzazione del personale, tutti concetti e pratiche tali da comportare tagli alle spese sanitarie.

In poche settimane sono quasi 200 i dipendenti ospedalieri pisani contagiati al covid, la situazione è ancora più drammatica negli ospedali di altre città ma dimostra che non abbiamo imparato nulla dalla lezione della primavera scorsa.

SI parla non di investimenti ma di ulteriori tagli alla sanità, a partire dal 2023, pari a circa 300 milioni di euro, se così fosse alcuni ospedali non sarebbero più nelle condizioni di garantire il diritto costituzionale alla salute.

Ne parla la Relazione tecnica allegata alla Legge di Bilancio, è un documento del Governo Conte che ipotizza tagli alla sanità derivanti dalla digitalizzazione.

Come avvenuto nel recente passato la razionalizzazione delle spese , oggi digitalizzazione, finiscono con tagli agli organici e ai servizi per ritrovarci nella situazione attuale con insufficiente personale sanitario, numeri chiusi all'università per le discipline mediche, riduzione delle spese negli appalti di pulizie, igienizzazione e sanificazione.

Non sappiamo come i tecnocrati ministeriali abbiano calcolato la riduzione di spesa pari a 300 mila euro, si fa strada una idea errata e pericolosa, quella per la quale la tecnologia possa ridurre le spese quando invece sarebbe necessario assumere personale al di fuori di ogni vincolo e tetto di spesa, sempre che si voglia assicurare il diritto alla salute alla cittadinanza.

Se le previsioni di spesa dovessero essere confermate, le Regioni italiane avranno 300 milioni di euro in meno a bilancio, tagli permanenti che si dice, dal Governo, non influiranno sul fondo in dotazione per la sanità (qualcuno dovrebbe spiegare come sia possibile...)

Ci chiediamo come sia possibile risparmiare milioni di euro con la banda larga e la digitalizzazione quando serve personale nella sanità e quando abbiamo strutture e strumenti di lavoro bisognosi di essere potenziati e ammodernati. Come potrà allora la digitalizzazione creare risparmi?

La nostra impressione è che si voglia vendere la digitalizzazione non come investimento per accrescere i servizi e l'efficienza degli stessi ma come strumento per ridurre i costi. E in un paese nel quale si superano 50 mila morti per Covid, ogni ulteriore taglio alla sanità e alle prestazioni di cura sarebbe non solo una offesa ma un vero e proprio crimine. Non si fa cassa sulla nostra pelle!

per saperne di più:

https://www.ilsole24ore.com/art/dal-2023-tagli-sanita-300-milioni-all-anno-verita-conti-relazione-tecnica-allegata-manovra-ADmipT4

Redazione pisana di Lotta Continua

(Da: https://delegati-lavoratori-indipendenti-pisa.blogspot.com )