dominati

 Si è chiuso il 2020 con oltre 70 mila morti in Italia da Covid e la speranza di un vaccino che immunizzi la popolazione. Alcuni vaccini attenderanno mesi prima di essere messi in commercio, attorno ad essi si muovono interessi economici colossali.

Il 2021 si annuncia altrettanto orribile di quello appena concluso, a marzo torneranno i licenziamenti collettivi con la probabile cancellazione di migliaia di posti di lavoro.

Il nostro augurio è che l'anno 2021 veda protagonisti i subordinati, anzi i dominati dopo 40 anni di offensiva dei dominanti sotto l'egida neoliberista.

I dominati contro i dominanti, per dirla come Machiavelli gli ignobili contro i nobili ricordando che le "buone leggi nascono dai tumulti" e non dalla pace sociale imposta a colpi di privatizzazione, di smantellamento della sanità pubblica. 

I dominati non sono ancora consapevoli di quanto sia dirimente rimettere in gioco logiche ed equilibri attuali perché sono proprio le regole odierne la causa della strage da Covid, l'allargarsi della forbice economica e sociale.

Nell'immediato dopoguerra i liberisti erano un manipolo fuori dalla storia, sono stati sufficienti 50 anni di Fondazioni, di egemonia culturale all'insegna del libero mercato per alimentare le disuguaglianze fiscali e sociali, destinare quote crescenti di ricchezza al capitale e agli speculatori sottraendole al welfare, ai salari e ai redditi sociali. Abbiamo introiettato le stesse idee con le quali ci hanno imprigionato, senza rimettere in discussione quell'immane corpo ideologico e di pratiche economico politiche non potremo raggiungere alcun miglioramento a beneficio delle classi sociali meno abbienti, dei dominati appunto.

Nel momento in cui si parla di tramonto delle ideologie, quella del libero mercato, la esaltazione degli Usa, il connubio tra religione e capitalismo (ricordate l'etica protestante di Max Weber?) hanno costruito le basi della nostra stessa oppressione, ci siamo assuefatti all'idea liberista introiettandone le pratiche economiche, politiche e sociali.

La diseguaglianza sociale e quella economica non sono ineluttabili come ineluttabile vogliono farci credere siano state le stragi da coronavirus colpevolizzando i singoli per il mancato rispetto del distanziamento sociale.

Il nostro augurio per il 2021 è che si prenda finalmente coscienza della gabbia ideologica in cui ci hanno richiuso mentre nelle scuole di ogni ordine e grado profetizzavano la fine delle ideologie.

Nel piccolo e angusto spazio in cui ci troviamo proveremo a scardinare le certezze neoliberiste che necessitano di ampia collaborazione in ambito politico e sindacale per imperversare condizionando le nostre stesse vite.

Ben venga allora il protagonismo dei dominati e il rifiuto di 50 anni all'insegna di menzogne che hanno portato la società e l'umanità stessa nel buio della barbarie, la forza del libero mercato e del capitale non prevalga più sulle istanze sociali e sulla lotta per l'uguaglianza, quell'uguaglianza oggi bandita anche dai pensieri quotidiani. Perché di ineluttabile c'è solo la morte e noi vogliamo vivere senza sfruttatori e imbonitori di turno.

Redazione pisana di Lotta Continua (da: https://delegati-lavoratori-indipendenti-pisa.blogspot.com)