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Qualche idea sulla trasformazione del lavoro sarebbe indispensabile indagando anche il nuovo rapporto tra fabbrica e territorio che ha portato non solo alla scomposizione del classico lavoro fordista ma anche a profonde mutazioni dei contesti urbani e la trasformazione produttiva della vita quotidiana attraverso una industrializzazione che poi significa messa a valore di ogni attività

Il lavoro salariato dei 50 anni successivi alla fine della Seconda guerra mondiale è stato caratterizzato dalla fase taylorista-fordista che poi ha subito alcune trasformazioni con l'avvento neoliberista che ha portato nuove forme di sfruttamento e alienazione

L'avvento del neoliberismo ha determinato anche l'attacco frontale al sindacato e alle organizzazioni sociali con la crisi dell'accumulazione di capitale, dai primi anni '70, è partito un processo di ristrutturazione che da una parte ha ridimensionato gli assetti produttivi e dall'altra ha costruito un ampio terziario con processi di delocalizzazioni e privatizzazioni alimentate dalla Ue. Nasce così la forza del sistema finanziario e l'accumulazione flessibile che si sono portati dietro l'innalzamento dell'età pensionabile, nuovi sistemi di sfruttamento, crescenti ondate di miseria abbattutesi sulla classe operaia e sulla classe media. 

La crisi del 2008\9 ha determinato l'avvento del capitalismo della sorveglianza e del modello di lavoro uberizzato e delle piattaforme con nuove forme di precarietà, flessibilità sostenute da ideologie sempre più forti.

Il dumping salariale e contrattuale è stato uno strumento diffuso anche attraverso il sistema degli appalti che con il Governo Draghi conosce una nuova fase involutiva attraverso il recepimento delle normative europee atte ad indebolire le clausole sociali a tutela della forza lavoro alimentando il ricorso al subappalto in forme più o meno occultate, con il ricorso alla tecnologia da parte dei padroni a sancire nuovi modelli di organizzazione, gestione e controllo del lavoro.

 La classe operaia fordista ha subito un forte ridimensionamento ma allo stesso tempo si è affermata una nuova forza lavoro parcellizzata, precaria e ricattabile prodotta dalla deindustrializzazione e dalla espansione del settore dei servizi, in questo contesto si materializza il nuovo corso dei sindacati rappresentativi, attivi partecipi e protagonisti nello smantellamento delle tutele collettive (innalzamento dell'età pensionabile, indebolimento del contratto nazionale e riduzione degli spazi di democrazia con la contrazione del potere contrattuale)

E' sotto i nostri occhi la instabilità lavorativa che poi si traduce in precarietà delle nostre stesse vite,  aumentano infortuni e morti sul lavoro, crescono anche le malattie professionali, la precarietà determina la riduzione dei lavoratori a tempo pieno con contratti a tempo indeterminato e con alcuni diritti acquisiti che oggi invece vengono messi in discussione anche dalla ideologia del cosiddetto merito.
In questo scenario prendono sempre maggiore forza le aziende facenti parte dell'economia delle piattaforme con il sistema degli algoritmi a determinare nuove forme di controllo e di sfruttamento intensivo. E questo sistema sarà ulteriormente rafforzato dal decreto Concorrenza presentato dal Governo Draghi che rappresenta una decisa svolta verso il potenziamento della precarietà attraverso gli appalti introducendo meccanismi e processi che porteranno a grandi trasformazioni del mondo del lavoro, come direbbe Antunes verso l'informalità.

L' economia delle piattaforme è solo uno degli aspetti salienti dei processi di ristrutturazione, non è lontano dalla realtà pensare a una società-piattaforma che cerca di mettere a valore ogni attività lavorativa e umana.

Da qui la necessità di non soffermarsi a singole questioni ma guardare invece ai processi in atto, al ruolo delle piattaforme e degli algoritmi, alle nuove dinamiche contrattuali e salariali, all'aumento della vita lavorativa e alla riduzione dei tempi di vita. Quando parliamo di piattaforme intendiamo quelle digitali vere e proprie ma anche gli algoritmi che disegnano la organizzazione del lavoro, il potenziamento delle prestazioni a chiamata e il ricorso alle tecnologie in ogni campo per la messa a valore anche di attività umane nel tempo libero, all'utilizzo di ideologie dominanti che mirano alla trasformazione del cittadino in imprenditore.

Rimandiamo a un articolo sull'argomento ricco di spunti 

https://bollettinoculturale.blogspot.com/2021/09/economia-delle-piattaforme-e.html

Redazione pisana di Lotta Continua Da: https://delegati-lavoratori-indipendenti-pisa.blogspot.com