Pontedera: chi pensa alle periferie?

Le periferie italiane fanno notizia solo quando accadono fatti di cronaca; Pontedera non fa eccezione.

Alcune settimane fa, dopo una lite in un appartamento popolare un uomo è caduto dal terzo piano, atterrando su una macchina in sosta. L’impatto con la vettura ha probabilmente salvato la vita all’uomo, in seguito ricoverato in gravi condizioni presso l’ospedale di Pisa ma non in pericolo di vita.

L’altro protagonista della lite, che si trovava ai domiciliari a causa di due maldestri tentativi di furto in centro città dieci giorni prima dell’accaduto, è stato tratto in arresto e è in attesa di processo.

Al momento dell’accaduto era agli arresti domiciliari, in un appartamento senza allacciamenti di luce, gas e acqua, come confermano i vicini, ed era solito ricevere conoscenti e probabilmente clienti di un giro di spaccio.

Ci domandiamo se queste siano le condizioni più idonee per scontare una pena alternativa al carcere, ma probabilmente è stato così per il magistrato che ha firmato l’ordinanza di scarcerazione.

In questa brutta storia esiste però una terza vittima, il proprietario dell’auto che si ritrova con un’auto inutilizzabile, con cofano e parabrezza anteriore distrutti e senza alcun supporto da parte delle istituzioni.

Infatti, il giorno dopo l’accaduto sindaco e vice sindaco sono accorsi in pompa magna per ribadire la vicinanza dell’amministrazione ai quartieri “popolari” in zona stazione, come il villaggio Gramsci e il villaggio Piaggio, senza tuttavia prendere alcun impegno concreto e sottolineando l’assoluta estraneità del Comune ai fatti e ad ogni eventuale risarcimento nei confronti del danneggiato, come testimoniato dall’interessato. Stessa risposta ricevuta dall’Apes, proprietaria dell’immobile e dell’alloggio coinvolto.

A questo punto chi paga?

Come sempre a pagare sono gli abitanti dei quartieri popolari, oggetto delle attenzioni dei media solo per fattacci di cronaca oppure vittima delle consuete passerelle elettorali, o dello sciacallaggio politico della destra “legge e ordine”.

Tuttavia basterebbe farsi un giro nella zona dei “Villaggi” a Pontedera per rendersi conto della situazione. In questo periodo dell’anno i giardini sono invasi da piante e erbacce, con i pochi giochi e panchine in condizioni a dir poco deplorevoli. E mentre vengono spese cifre importanti per allestimenti natalizi e artistici per il centro, dal dubbio gusto ma dall’alta visibilità, alle periferie si riservano iniziative spot, una tantum, e poi un lungo oblio. Come testimoniano gli abitanti, mancano luoghi di aggregazione e punti di sostegno per le problematicità del quartiere: alloggi a prezzi calmierati, accesso a bonus e misure di sostegno al reddito, integrazione tra le tante comunità presenti, centri di ascolto e presa in carico da parte delle istituzioni delle molte fragilità presenti.
Corrispondenza da Pontedera

Redazione pisana Lotta Continua