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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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Corrispondenze dai conflitti sociali N. 1

Movilizacion-ciudadana

Diamo avvio ad una sezione che abbiamo titolato “Corrispondenze dai conflitti sociali”. Vi sollecitiamo ad inviarci notizie di lotte sul lavoro, dai territori extraurbani, dalle metropoli. Comunicati possibilmente brevi, convocazioni di assemblee, presidi, scioperi che nascono nel corpo di una società, che dentro il dominio del capitalismo, non crediamo sia pacificata. Come si dice in questi casi, diamo voce a quanto si genera dal basso, dal mondo che non ha voce. L’intenzione è questa. Mandateci corrispondenze scrivendo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Pisa 3 febbraio, Assemblea appalto Galilei

Venerdi' 3 Febbraio mobilitazione dei lavoratori Cft dell'appalto Galilei

Venerdi' 3 Febbraio  2023

Assemblea del personale Cft ore 10  alle partenze dell' Aeroporto Galilei 

ore 11 Conferenza stampa 

L'incontro in Prefettura del 1 febbraio si è concluso con 15 giorni di sospensione dello stato di agitazione, al termine dei quali, se Ta, Consulta e Tha non convocheranno i sindacati degli appalti, andremo direttamente allo sciopero.

La Prefettura ha preso atto del fatto che le società stanno dialogando solo con i sindacati delle aziende ma non con quelli degli appalti che conoscono la situazione di una forza lavoro che a nostro avviso dovrà transitare in toto alle aziende nel caso di una reinternalizzazione dei servizi.

 Nel frattempo Cft ha inviato alle Organizzazioni sindacali e alla Prefettura una comunicazione preventiva di trasferimento di azienda dopo la comunicazione di Ta di volere sospendere l'appalto per procedere con la reinternalizzazione dei servizi dal 1 Aprile. 

 Per quanto ci riguarda la mobilitazione va avanti con un solo obiettivo: salvaguardare tutti i posti di lavoro, 103 a Pisa e 57 a Firenze, e non riassorbire solo parte dei lavoratori da impiegare nei servizi specifici dell'handling

 Per queste ragioni organizziamo

 

  • una assemblea retribuita dalle 10 alle 11  di Venerdi' 3 Febbraio davanti alle Partenze del Galilei 
  • una conferenza stampa, alle ore 11, alla quale invieremo radio, tv e giornali per rilanciare le nostre istanze sui media informando l'opinione pubblica della situazione in essere

 Cgil e Cub appalto Galilei

 

ROMA 5 febbraio “Noi non paghiamo”

Il Governo ci fa gli auguri di buon anno con un record di aumenti sul costo della vita: benzina, energia, biglietti, pedaggi…
È ora di finirla e insorgere!

Noi Non Paghiamo invita tutt3 a partecipare all'Assemblea Nazionale "DISCUTIAMO, ORGANIZZIAMOCI E MOBILITIAMOCI CONTRO CAROVITA E SFRUTTAMENTO" il 5 febbraio alle ore 10 alle 17 presso il C.S.A. Brancaleone in Via Levanna, 11, Roma.

In questo grave quadro generale, cosa aspettiamo a rilanciare una grande campagna sul salario, contro il carovita e lo sfruttamento?

A partire dal rifiuto delle logiche economiciste, per le quali i profitti debbano prevalere su tutto, va costruita da subito la battaglia contro il carovita, la lotta per la difesa dei salari e degli stipendi, per garantire un decente livello di vita per tutti e tutte.

Per dare forza all’urgente e necessario cambio di paradigma economico e liberarci dal modello di dominio produttivista che devasta gli ecosistemi, genera flussi crescenti di migranti e nuove guerre.

Parliamone insieme e proviamo a organizzarci partendo dalla condivisione dei temi prevalenti per ciascun3 in un'assemblea divisa in tavoli di lavoro:

�Lavoro & Reddito
�Alimentazione & Agricoltura
�Energia & Clima
� Casa scuola & salute

 

FIRENZE 18 febbraio “Ogni giorno è il Primo Maggio”

MANIFESTAZIONE IL 18 FEBBRAIO 2023, alle ore 15.00 sotto Prefettura e Regione In Via Cavour a Firenze

In Italia i poveri sono quasi 6 milioni, un’emergenza sociale che colpisce ogni generazione e area del paese.

È EMERGENZA la difficoltà di avere o mantenere una CASA; per colpa di prezzi e affitti sempre più cari e per la carenza di alloggi popolari. La casa che dovrebbe essere un diritto essenziale, è invece fonte primaria di speculazione e affari per palazzinari, banche e finanziarie senza scrupoli; una realtà in drastico peggioramento anche per conseguenza della disoccupazione, di pensioni miserabili e stipendi da fame. Lo dimostra il numero esponenziale di SFRATTI pendenti che in Italia sono stimati in oltre 150mila e di sfratti esecutivi (anche per morosità incolpevole) stimati in 2400 solo per la città di Firenze nel 2022. Da aggiungere che chi perde la casa e quindi la residenza perde spesso anche l’accesso ai servizi sanitari essenziali.

È EMERGENZA quella del CAROVITA con il costo esorbitante dei mutui, delle bollette, dei carburanti, dei trasporti pubblici (ormai quasi interamente privatizzati), dei beni di prima necessità dovuti anche all’economia di guerra e all’impennata dell’inflazione e alla assenza di meccanismi di riequilibrio degli stipendi come fu la scala mobile, abolita con un patto scellerato nel 1993.

È EMERGENZA quella del LAVORO, con un livello stipendiale da terzo mondo di un numero sempre crescente di categorie lavorative, come lavoratrici e lavoratori delle cooperative, di appalti e subappalti, del commercio, dello spettacolo…e tanti altri.

È EMERGENZA il numero impressionante di infortuni e la mattanza di MORTI SUL LAVORO, lo sfruttamento degli studenti in Pcto, le delocalizzazioni, i licenziamenti di massa, il rinnovo sempre al ribasso dei Ccnl, i contratti a chiamata, il jobs act, i voucher…

È EMERGENZA l'assalto ai territori e la DEVASTAZIONE AMBIENTALE in nome del profitto, calpestando la salute e il futuro delle persone, bypassando regole e prescrizioni definiti “lacciuoli”: per il profitto di sicuro!

È EMERGENZA il taglio continuo dei servizi essenziali a partire da SANITÀ E SCUOLA; con la costrizione per un numero sempre crescente di persone, di recarsi ai servizi sanitari privati, oppure di non curarsi affatto e parallelamente della difficoltà delle famiglie di sostenere i costi scolastici, sempre crescenti a partire da quello dei libri e dei trasporti. È emergenza la difficoltà di studenti universitari fuori sede di reperire un posto letto per poter studiare, situazione particolarmente gravosa in città turistiche come Firenze. Presto solo i ricchi potranno curarsi e studiare, mentre gran parte, anche dei lavoratori, non potranno sistemare i denti ai propri figli o consentirgli di fare l’università.

CHIEDIAMO CON FORZA, a partire dal nostro territorio della Toscana:

DIRITTO ALLA CASA con un forte calmieramento dei costi di affitto e acquisto delle abitazioni. BLOCCO IMMEDIATO DEGLI SFRATTI e la predisposizione di piani a lungo termine di rientro delle morosità. Requisizione delle proprietà immobiliari sfitte e la loro destinazione a edilizia popolare. Il Rilancio della Edilizia Residenziale Pubblica.

DIRITTO A UN LAVORO DIGNITOSO E A UN REDDITO garantito adeguato alle necessità di ognuno. Stop a delocalizzazioni, licenziamenti e precariato. Nuove norme per maggiore sicurezza sul lavoro.

DIRITTO UNIVERSALE A STUDIO, SALUTE, MOBILITÀ; rilancio dei servizi essenziali e universali di sanità e scuola e trasporti pubblici e stop ai finanziamenti ai privati e al ricorso agli appalti.

STOP ALLE SPECULAZIONI di Nuovo Aereoporto, Tunnel Tav, Inceneritori, Rigassificatori: Utilizzo dei fondi pubblici per potenziare i servizi essenziali e contrastare il carovita.

STOP A CAROVITA E A ECONOMIA DI GUERRA, fine della logica bellicista e guerrafondaia e redistribuzione dei patrimoni e della ricchezza reale per calmierare i prezzi di bollette, carburanti, mutui e beni di prima necessità, mantenimento e proroga di misure come il contributo Affitto e il Reddito di Cittadinanza.

NOI NON SIAMO DISPOSTI A SACRIFICARCI NÉ PER LE VOSTRE CRISI, NÉ PER LE VOSTRE GUERRE!!

 

TORINO 30 gennaio, Sciopero Meridiana/Kn

 Sciopero lavoratrici Meridiana / Kn con presidio e conferenza stampa dal polo di Torino. Lotta contro i licenziamenti

Gennaio 31, 20230

 IVECO: SCIOPERO LAVORATRICI CON PRESIDIO E CONFERENZA STAMPA A SAN MAURO (TO)

Scioperi, presidi ed assemblee: dai cancelli Iveco della fabbrica di Lungo Stura Lazio e del polo di San Mauro a Torino, continua la lotta operaia contro licenziamenti e precarietá.

Mesi di tavoli con l’azienda, i sindacati, la regione e la prefettura: il lavoro c’è, quindi le operaie e gli operai della logistica Iveco non devono perdere il loro posto di lavoro.

Nelle fabbriche di Torino, nel solo gruppo Iveco, Kn e Cnh i lavoratori precari sono più di 2000 su circa 8000 assunti (“fissi” o tramite agenzie interinali, cooperative in appalto ed “aziende consulenti”).

La multinazionale automotive, di proprietà del fondo finanziario Exor, ha chiuso il bilancio 2022 con oltre 12 miliardi di fatturato aprendo a Torino un nuovo polo logistico a San Mauro dove sono già stati assunti numerosi lavoratori interinali ed a tempo indeterminato, cosí ridimensionando l’attività nello stabilimento di Lungo Stura Lazio dove i più di 60 dipendenti Meridiana / Kn lavorano ormai da 15 anni.

Lavoratrici e lavoratori S.I. Cobas Meridiana appalto Iveco 

 

ARGENTINA 31 gennaio.

Contro il golpe.  È stato istituito il Comitato argentino di solidarietà con la lotta del popolo peruviano

Il 31 gennaio si è tenuto a Buenos Aires un incontro dei leader e delle organizzazioni della comunità peruviana con le organizzazioni dei lavoratori dell'Argentina, per istituire un Comitato di solidarietà con la lotta del popolo del Perù. Nuove azioni sono preparate per la prossima settimana.

Dopo un giro di presentazioni, interventi e dibattiti, si sono risolte azioni e iniziative di solidarietà con le persone che si sono mobilitate nelle strade, di fronte al crudele massacro del governo di Dina Boluarte e del regime Fujimori.

L'eroica insurrezione del popolo del Perù è la speranza di tutti i popoli che affrontano con la lotta organizzata le politiche di saccheggio, indebitamento, dipendenza e repressione applicate dai governi che servono gli interessi dell'imperialismo, del FMI e delle multinazionali. Se vince il popolo del Perù, vincono tutti i popoli dell'America Latina.

Si è deciso di promuovere una grande mobilitazione unitaria il 9 febbraio alle 18:00 da Av de Mayo e 9 de Julio alla Casa Rosada, in coincidenza con le mobilitazioni che si svolgeranno quel giorno in Perù, per chiedere che il governo argentino rompa rapporti con il governo usurpatore di Dina Boluarte.

Il governo argentino, recente ospite della CELAC (Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici) non ha alzato la voce in quel vertice a causa delle gravi violazioni dei diritti umani in Perù; ha permesso a un ministro del governo di Dina Boluarte di partecipare all'evento. Nel documento Celac non si fa nemmeno menzione del massacro commesso dal governo e dal regime del Perù.

Hanno aderito inizialmente 25 organizzazioni. Da: Izquirda Diario

 

 

 

Appello urgente di aiuto per le vittime del terrem...
Italia. Solidarietà internazionalista al militante...

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