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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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A 12 danni dalla strage alla ThyssenKrupp: contributo del Sindacato Generale di Base

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Le morti sul lavoro non sono una tragica fatalità ma il frutto malato del profitto capitalisticoLe morti e gli infortuni sul lavoro non hanno prodotto alcun insegnamento, le ragioni del profitto hanno sempre la meglio, dentro la società capitalistica, sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Si lavora troppo e in condizioni precarie, morti, infortuni e malattie professionali ne sono la dimostrazione. Le statistiche ufficiali sovente annotano dati inferiori alla realtà perché nel paese del lavoro nero molti infortuni sul lavoro, incluse le morti, non vengono denunciati soprattutto se le vittime sono migranti o lavoratori ricattabili. Le stesse malattie contratte...
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51 anni fa iniziava la storia di Lotta Continua.

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Il 1° novembre del 1969, nel mezzo dei conflitti dell’autunno caldo esce il primo numero di Lotta Continua, si tratta di un numero unico. Non si può affermare che questa sia la data di “fondazione” dell’Organizzazione rivoluzionaria, non c’è stato insomma un congresso di fondazione, come spesso si è verificato in altre esperienze del movimento comunista e rivoluzionario. Né si può ignorare che non ci sia stato nulla in precedenza. I compagni e le compagne che si riconoscono nel periodico hanno vissuto in prima persona l’esperienza del Movimento Studentesco del 68, alcuni sono stati attivi nelle formazioni giovanili dei Partiti della...
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Il ridicolo antifascismo della toponomastica

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A Pisa l'amministrazione comunale di centro-destra intende intitolare tre rotonde ad altrettanti esponenti politici deceduti, uno del Pci (Beppe De Felice), un democristiano (Carlo Ciucci) e un missino. Ed è sul nome di quest'ultimo, Beppe Niccolai, che imperversa una feroce polemica.La presa di posizione più intelligente è stata assunta dalla figlia del defunto dirigente del PCI De Felice che ha chiesto di soprassedere per non accostare il nome di un antifascista a quello di un missino, non certo per spocchia, ma solo perché si tratta di storie diverse, su opposte barricate.Ma per capire cosa sta avvenendo oggi bisogna fare un salto...
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Rosa Luxemburg, a 100 anni dal suo assassinio

rosa
di  Michael Löwy*Nel gennaio del 1919 Rosa Luxemburg, fondatrice del Partito comunista tedesco (Lega Spartachista) fu uccisa da un'unità dei Freikorps, banda di ufficiali e militari controrivoluzionari – futuro vivaio del partito nazista- inviati a Berlino dal ministro socialdemocratico Gustav Noske per finire la rivolta spartachista.È, come Emiliano Zapata in quello stesso anno, una "vinta dalla storia". Ma il suo messaggio rimane vivo in ciò che Walter Benjamin definisce "la tradizione degli oppressi"; un messaggio allo stesso tempo, e inseparabilmente, marxista, rivoluzionario e umanista. Sia per quanto riguarda la critica del capitalismo come sistema disumano, la lotta contro il militarismo, il...
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"Vogliamo tutto" di Nanni Balestrini. Recensione di Giuseppe Muraca

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1969: 50 anni dopo /1Nell'ambito della cosiddetta "letteratura politica" post-sessantottina Vogliamo tutto di Nanni Balestrini (Feltrinelli, Milano 1971, poi Garzanti, ivi, 1974. Si citerà sempre da questa edizione) occupa per diversi motivi un posto del tutto particolare. L'autore era stato uno dei rappresentati di punta del gruppo '63 e si era distinto nel corso degli anni Sessanta, oltre che per le sue doti di infaticabile organizzatore culturale, per una serie di prove poetiche arditissime, alcune delle quali addirittura fabbricate con il calcolatore IBM, che avevano suscitato al loro apparire scandalo e disapprovazione nell'ambito dell'establishment culturale italiano.    Come tutti i rappresentati della...
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Gli scioperi del 1 marzo 1944: una lotta operaia che ha segnato la storia d'Italia

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 Come sempre ricordiamo gli scioperi operai del 1 marzo 1944.Scioperi rivolti contro l’invasore nazifascista.Scioperi che segnarono un punto di svolta nella Resistenza dimostrandone il radicamento nei settori decisivi della classe operaia delle grandi fabbriche.Da ricordare ancora, in questo giorno così importante per la nostra memoria storica, l’efferatezza che reca sempre con sé la guerra.Gli scioperi del 1 marzo 1944 furono prima di tutto un atto di “fierezza operaia” anche se furono soprattutto il frutto di una meticolosa organizzazione politica.  Quella giornata va tenuta ancora come esempio di sacrificio e di dedizione alla causa comune della pace e della dignità umana ricordando...
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In ricordo di Cespuglio

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Nella notte tra il 18 e il 19 febbraio del 1999 ci lasciava “Cespuglio” al secolo Angelo Brambilla Pisoni.Da sempre convinto compagno di LC ricoprì incarichi di responsabilità nell'organizzazione contribuendo sia alla sua crescita sia alla riuscita del quotidiano che di LC fu uno degli assi portanti.Decise poi, con molti altri compagni, di non chiudere l'esperienza dopo il congresso di Rimini e di non arrendersi a uno scioglimento nel movimento che avrebbe comportato il rientro nel privato di migliaia di compagni, o la consegna dei loro corpi al mercato dello spaccio oppure il salto nelle formazioni combattenti, cosa che avrebbe comportato...
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Von Banditen erschossen (su Mattarella e le foibe)

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di Sergio BolognaCome cittadino, come storico del nazismo e soprattutto come triestino sono rimasto sconcertato, amareggiato e disgustato dalle dichiarazioni del Presidente Mattarella sulla questione delle foibe.Avevo otto anni quando i partigiani di Tito, il 1 maggio del 1945, proprio sotto casa mia fermarono la loro avanzata per non esporsi al tiro della guarnigione tedesca, asseragliata nel Castello di San Giusto. Erano scesi dall’altipiano del Carso in due colonne, una si era diretta all’edificio del Tribunale dove i tedeschi avevano installato il Comando e l’altra al Castello di San Giusto, dove il vescovo Santin svolgeva il ruolo di mediatore tirando le...
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Sono una militante antifascista dai tempi delle scuole medie...

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Sono una militante antifascista dai tempi delle scuole medie (all’epoca ci si politicizzava presto erano gli anni in cui i fascisti mettevano le bombe nelle piazze e sui treni, nelle banche e, a Trieste, persino nelle scuole elementari della minoranza slovena - e qui fortunatamente senza vittime). Ho sempre visto la Resistenza ed i militanti di essa come dei modelli cui tendere, per il coraggio e la forza che avevano dimostrato schierandosi dalla parte “sbagliata” per chi stava loro intorno ma “giusta” in senso assoluto. Uno dei primi libri a segnare la mia crescita politica nell’adolescenza è stato “Senza tregua” di...
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Il secolo di Rosa

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Nella notte tra il 15 e il 16 gennaio 1919, esattamente un secolo fa, i FreiKorps di Noske soffocarono nel sangue i moti spartachisti di Berlino.Rosa Luxemburg fu arrestata assieme a Karl Liebknecht, entrambi assassinati e i loro corpi gettati in un canale.Il lascito teorico, politico, morale di Rosa Luxemburg ha vissuto però nel corso di questi 100 anni e vale proprio la pena, nell’occasione, riprendere alcuni passaggi.Rosa Luxemburg non si sforzò mai –come scrive Nettl – di dare forma a un sistema completo o addirittura logicamente compiuto.Non solo, infatti, esprimeva le sue idee quasi invariabilmente sotto forma di critiche e...
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La rivolta degli operai: da Valdagno all’autunno caldo di Giuseppe Muraca

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La rivolta degli operai: da Valdagno all’autunno caldo di Giuseppe Muraca Si è visto come nel corso della prima metà degli anni Sessanta, e in particolar modo in occasione dei fatti di Piazza Statuto, alcune avanguardie di giovani operai avevano scavalcato a sinistra le direzioni sindacali e il PCI, manifestando tutta la loro rabbia e mettendo in atto nuove forme di lotta e di protesta che erano sfociate in veri e propri scontri di piazza con le forze dell’ordine. Quello era il segnale più evidente di un malessere profondo e di un disagio della nuova leva operaia che al netto rifiuto...
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"Buone feste vi dicono i padroni". 50 anni fa il 68 si chiude con la contestazione della Bussola

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Il 68 sta volgendo al termine. Gli echi della contestazione alla Scala di Milano da parte del Movimento Studentesco di milanese con i suoi contenuti di critica alla volgarità consumistica e all’esibizionismo sfrontato della borghesia, hanno un forte effetto nelle diverse situazioni di movimento. Il mese di dicembre è per tradizione il mese delle merci, il mese in cui milioni di italiani bruciano la tredicesima in acquisti e regali. Il movimento si muove, in quest’ultimo mese del 1968, proprio all’attacco dei riti del Capodanno borghese. La contestazione della Scala innesca un processo a catena che culmina con gli scontri davanti alla...
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Gli attentati del 12 dicembre 1969 aprono uno dei periodi più bui e drammatici della storia del nostro Paese

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di Giuseppe MuracaCon gli attentati del 1969 e la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre e la morte di Pinelli, si conclude la fase più esaltante del ’68 e dell’autunno caldo e si apre uno dei periodi più bui e drammatici della storia del nostro paese, di grande instabilità politica, con un clima di violenza che ha lasciato dietro di sé una scia di sangue e decine e decine di morti. <<Alla gioiosità del sessantotto, segue la cupezza degli anni settanta, alla creatività dei cortei studenteschi seguono le barriere dei servizi d’ordine>>, la loro militarizzazione. Da quel momento ebbe inizio...
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I ragazzi che volevano fare la rivoluzione. Un libro di Aldo Cazzullo Recensione di Giuseppe Muraca.

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Recensione di Giuseppe MuracaArricchito da una nuova introduzione, l’editore Sperling & Kupfer ripubblica ad otto anni dall’edizione mondadoriana il libro di Aldo Cazzullo, I ragazzi che volevano fare la rivoluzione, Storia critica di Lotta continua. Si tratta di una scelta editoriale azzeccata perchè è un libro importante, scritto da un ottimo giornalista, animato dalla passione e dalla volontà di conoscere e di capire.  Attraverso le testimonianze dei protagonisti, arricchite dalle riflessioni dell’autore, si cerca di scavare nelle vicende personali e in quella collettiva per seguire il filo di una storia attraverso le fasi più salienti di una stagione politica che tanti...
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A cento anni dal 4 novembre

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Questa nota è stata ispirata da un’intervista rilasciata ieri dal capo di Stato Maggiore, Generale Farina sulla ricorrenza del 4 novembre.  Si sono lette parole così dense di retorica bellicista e nazionaliste da non poter essere lasciate senza replica.Ricorrono i 100 anni dalla conclusione della Prima Guerra Mondiale e naturalmente sono previste al riguardo cerimonie e manifestazioni di ricordo.Mentre lorsignori celebreranno quella che D’Annunzio poi appellò “vittoria mutilata” e che deve essere prima di tutto ricordata come porta aperta sulla tragedia del fascismo, noi rammentiamo qui la memoria di quante e quanti si opposero a un massacro durato quattro anni.L’Italia entrò...
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Tonino Miccichè: la memoria del presente

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Trentotto anni fa, nel quartiere della Falchera, a Nord di Torino, nel corso della più grande occupazione di case della Città, veniva assassinato Tonino Miccichè da una guardia giurata iscritta alla Cisnal, il sindacato fascista del tempo.Da tre anni ricordiamo Tonino; la nostra non è un’operazione “memorialista”. Vogliamo richiamare la memoria di un compagno che, nella sua breve vita, ha sintetizzato un percorso di lotte proletarie condotte in attacco fra la fine degli anni Sessanta e la prima metà degli anni Settanta. Per LOTTA CONTINUA Tonino personifica uno dei passaggi più intelligenti della sua pratica politica: l’elaborazione e la messa in...
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Quarantanove anni fa l’assassinio di Mario Lupo: un giovane partigiano degli anni settanta

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Sono passati 49 anni da quella sera del 25 agosto 1972 in cui una squadra di neofascisti aggredì a Parma due compagni, ferendone gravemente uno e colpendo a morte Mario Lupo, militante di Lotta Continua.Quest’omicidio va collocato dentro un contesto generale segnato dalla presenza di robusti movimenti nelle fabbriche, nelle scuole, nel sociale, che reclamano radicali cambiamenti sociali e politici. Questa domanda di trasformazione che si scontra con una forte azione repressiva portata avanti dai diversi corpi del comando capitalista con l’appoggio delle squadre neofasciste del Movimento Sociale Italiano attorno cui ruota una galassia di gruppetti di picchiatori e bombaroli nazifascisti.L’obiettivo...
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