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giovedì, 21 Novembre 2024

«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

[K. Marx]

La smemorata Meloni tra revisionismo e amnesie contemporanee

La sme­mo­ra­ta Melo­ni tra revi­sio­ni­smo e amne­sie con­tem­po­ra­nee

Gior­no dopo gior­no la vera ani­ma del­la destra esce fuo­ri, dai Mar­ti­ri del­le Fos­se Ardea­ti­ne pre­le­va­ti dal car­ce­re roma­no ove era­no rin­chiu­si come anti­fa­sci­sti e tru­ci­da­ti dai nazi­fa­sci­sti fino al rea­to di Tor­tu­ra dei nostri gior­ni e alle madri in car­ce­re con i loro figli.

In real­tà nul­la di nuo­vo per­ché que­sto Ese­cu­ti­vo si muo­ve nel­l’al­veo del secu­ri­ta­ri­smo e di uno stri­scian­te revi­sio­ni­smo sto­ri­co e poli­ti­co.

Far pas­sa­re i mar­ti­ri del­le Fos­se Ardea­ti­ne come ita­lia­ni è una ope­ra­zio­ne revi­sio­ni­sta che lan­cia un mes­sag­gio mol­to chia­ro: basta con i retag­gi del pas­sa­to, rileg­gia­mo la sto­ria con la len­te del­la ita­lia­ni­tà e così costruia­mo un pae­se paci­fi­ca­to sul­la igno­ran­za e sul­la mani­po­la­zio­ne del­la memo­ria stes­sa.

Men­tre tan­ti ita­lia­ni era­no ucci­si per­ché anti­fa­sci­sti, altri era­no inve­ce a com­bat­te­re a fian­co dei nazi­sti e se que­sti ulti­mi aves­se­ro vin­to oggi non esi­ste­reb­be la nostra debo­le demo­cra­zia.

Ma il revi­sio­ni­smo sto­ri­co si accom­pa­gna da sem­pre a incur­sio­ni nel­la attua­li­tà, non sono casua­li due pro­po­ste degli ulti­mi gior­ni, il riti­ro di una Leg­ge già scrit­ta e pron­ta per esse­re vota­ta che pre­ve­de­va il tra­sfe­ri­men­to del­le madri dete­nu­te in strut­tu­re non car­ce­ra­rie per far cre­sce­re i loro figli fuo­ri dal­le sbar­re, un prov­ve­di­men­to di uma­ni­tà simi­le a tan­ti altri in Euro­pa.

Il cen­tro destra, sem­pre in nome del secu­ri­ta­ri­smo, vuo­le che madri e figli resti­no in car­ce­re, un esem­pio espli­ca­ti­vo del­la peda­go­gia e del­la uma­ni­tà di que­sto Gover­no

Ancor più gra­ve è la volon­tà di por­re fine al Rea­to di Tor­tu­ra per disin­ne­sca­re deci­ne di cau­se giu­di­zia­rie che vedo­no impu­ta­ti ope­ra­to­ri di poli­zia peni­ten­zia­ria ed espo­nen­ti del­le For­ze del­l’Or­di­ne.

Anche in que­sto caso, un lun­go iter per appro­va­re una leg­ge, anche que­sta euro­pea, che con­dan­na e per­se­gue rea­ti e abu­si com­mes­si nel­le isti­tu­zio­ni tota­li, nel­le caser­me e in car­ce­re.

Ci pare del tut­to evi­den­te che la natu­ra auto­ri­ta­ria (defi­nir­lo è fasci­sta è offen­si­vo?) di que­sto Ese­cu­ti­vo si pale­si gior­no dopo gior­no e dal revi­sio­ni­smo sto­ri­co alla quo­ti­dia­ni­tà ci sono fat­ti elo­quen­ti che meri­ta­no non solo indi­gna­zio­ne ma un risve­glio gene­ra­le del­le nostre coscien­ze asso­pi­te.

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