La solidarietà non si ferma — fermiamo il genocidio sabato 21 settembre 50° corteo a Milano

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Invia­to da reda­zio­ne il Gio, 19/09/2024 — 14:23

LA SOLIDARIETA’ NON SI FERMA — FERMIAMO IL GENOCIDIO

SABATO 21 SETTEMBRE CORTEO A MILANO

par­ten­za via Pre­da­bis­si  ang. via­le Pado­va ore 15,30 con ter­mi­ne in piaz­za Leo­nar­do da Vin­ci

Mila­no scen­de­rà anco­ra in piaz­za per il 50° saba­to in soli­da­rie­tà con il popo­lo Pale­sti­ne­se con le asso­cia­zio­ni e real­tà pale­sti­ne­si e con­ti­nue­rà a far­lo fin­chè non ci sarà un ces­sa­te il fuo­co per­ma­nen­te e non si fer­me­rà il geno­ci­dio

Stra­ge Usa di My Lay ‑Viet­nam 1968
Gaza 2023/2024

Abbia­mo scel­to di ripor­ta­re alla memo­ria di chi ci leg­ge la stra­ge di più di 500 civi­li iner­mi nel vil­lag­gio di My Lai nel Viet­nam nel 1968, in paral­le­li­smo al geno­ci­dio in cor­so a Gaza e la puli­zia etni­ca in Cisgior­da­nia (ad oggi più di 700 assas­si­na­ti), come imma­gi­ne pla­sti­ca del­l’essen­za san­gui­na­ria del­l’im­pe­ria­li­smo Usa e del­l’en­ti­tà sio­ni­sta israe­le.

LA SOLIDARIETA’ NON SI FERMA!

Se ne fac­cia una ragio­ne il gover­no Melo­ni­Sal­vi­ni­Ta­ia­ni sog­get­ti­va­men­te com­pli­ce del geno­ci­dio sio­ni­sta del popo­lo pale­sti­ne­se. Disprez­zia­mo e riget­tia­mo al mit­ten­te il loto ten­ta­ti­vo di cri­mi­na­liz­za­zio­ne, il loro ter­ro­ri­smo media­ti­co e le loro far­ne­ti­ca­zio­ni su un pos­si­bi­le divie­to per fer­ma­re la gran­de testi­mo­nian­za di soli­da­rie­tà e il gran­de cor­teo nazio­na­le a soste­gno del popo­lo Pale­sti­ne­se che si ter­rà a Roma il 5 otto­bre.

Se ne fac­cia­no una ragio­ne i/le bor­ghe­si bem­pen­san­ti che si vol­ta­no dal­l’al­tra par­te o che con­si­de­ra­no il geno­ci­dio del popo­lo pale­sti­ne­se come qual­co­sa che non li riguar­di o, peg­gio anco­ra, un osta­co­lo per i loro spor­chi affa­ri e per il loro pro­fit­to. Sono col­pe­vo­li per­ché è la clas­se di cui fan­no par­te che sta com­met­ten­do un geno­ci­dio.

Sba­glia­no pro­fon­da­men­te i lavo­ra­to­ri e le lavo­ra­tri­ci che non si schie­ra­no, per­ché è la loro clas­se che subi­rà il peso del­la scon­fit­ta con il raf­for­za­men­to del­l’im­pe­ria­li­smo schie­ra­to diret­ta­men­te o indi­ret­ta­men­te in nume­ro­se guer­re in dife­sa dei pro­pri pri­vi­le­gi.

Se ne fac­cia­no una ragio­ne i vari pic­co­li unto­rel­li filo sio­ni­sti che, su gior­na­li e tele­vi­sio­ni, sbrai­ta­no indi­can­do come ter­ro­ri­sta una resi­sten­za di popo­lo che com­bat­te da 76 anni per la pro­pria soprav­vi­ven­za e la pro­pria digni­tà. Sen­za mai indi­ca­re l’o­ri­gi­ne del dolo­re e del­la rab­bia pale­sti­ne­se. Sen­za mai par­la­re del­l’oc­cu­pa­zio­ne colo­nia­le e del sio­ni­smo. Sen­za mai dire che il gover­no ita­lia­no ha radi­ci ideo­lo­gi­che pro­fon­da­men­te radi­ca­te nel­l’an­ti­se­mi­ti­smo e di come la scel­ta filo sio­ni­sta deri­vi oppor­tu­ni­sti­ca­men­te dall’ uti­li­ta­ri­sti­co posi­zio­na­men­to poli­ti­co nel bloc­co impe­ria­li­sta occi­den­ta­le.

Se ne fac­cia­no una ragio­ne anche i cial­tro­ni a “sini­stra”. Ogget­ti­va­men­te com­pli­ci, che par­la­no di pace e non si schie­ra­no mai dal­la par­te del­la veri­tà. Tutt@ costo­ro scel­go­no di tene­re i pie­di in due scar­pe per­ché è una vigliac­ca posi­zio­ne di como­do, per sen­tir­si protett@ da accu­se di anti­se­mi­ti­smo che si spar­go­no inve­ce a pie­ne mani per cri­mi­na­liz­za­re ogni cri­ti­ca all’en­ti­tà sio­ni­sta iarae­le. Tut@ colo­ro che non voglio­no anco­ra, dopo 12 mesi di geno­ci­dio e puli­zia etni­ca dichia­ra­ta, razio­na­liz­za­re che il sio­ni­smo e l’e­brai­smo fon­da­men­ta­li­sta non han­no nul­la a che fare con l’e­brai­smo e l’O­lo­cau­sto che anzi vie­ne usa­to come arma per giu­sti­fi­ca­re la distru­zio­ne del popo­lo Pale­sti­ne­se.

Se ne fac­cia­no una ragio­ne tutt@ colo­ro che anco­ra, dopo 12 mesi e 150.00 tra mor­ti feri­ti e disper­si in una Gaza distrut­ta e inqui­na­ta per decen­ni, discet­ta­no edu­ca­ta­men­te con la pan­cia pie­na sul diva­no o nei talk tele­vi­si­vi sul­la vio­len­za del 7 otto­bre 2023 come data sto­ri­ca del­l’i­ni­zio di una guer­ra. Un giu­di­zio basa­to su ara­bo­fo­bia e isla­mo­fo­bia davan­ti ad un orro­re che inve­ce dura da 76 anni fon­da­to su un’asfis­sian­te occu­pa­zio­ne colo­nia­le e su una siste­ma­ti­ca puli­zia etni­ca diven­ta­ta diret­ta­men­te geno­ci­dio.

Se ne fac­cia­no una ragio­ne tutt@ colo­ro che sono com­pli­ci del sio­ni­smo, tutt@ colo­ro che usa­no len­ti non ogget­ti­ve (il famo­so dop­pio­pe­si­smo occi­den­ta­le) per guar­da­re quel­lo che acca­de in Pale­sti­na per­ché in mala fede o per un’i­gno­ran­za poco giu­sti­fi­ca­bi­le sul fat­to che il sio­ni­smo è un’i­deo­lo­gia politico/confessionale supre­ma­ti­sta scon­fes­sa­ta da deci­ne di miglia­ia di ebrei in tut­to il mon­do.

Disprez­zia­mo tutt@ colo­ro che ante­pon­go­no il loro quie­to vive­re al geno­ci­dio in cor­so per­ché li accu­sia­mo di man­can­za di empa­tia uma­na davan­ti alla sof­fe­ren­za indi­ci­bi­le di un popo­lo inte­ro che il sio­ni­smo e l’im­pe­ria­li­smo, con cui si schie­ra l’i­ta­liet­ta in cami­cia, non voglio­no abbia dirit­to all’e­si­sten­za.

Se ne fac­cia­no tut­te e tut­ti una ragio­ne per­ché la Mila­no che ha coscien­za, che ha scel­to da che par­te sta­re, che con­di­vi­de e sen­te come pro­prio il dolo­re di un popo­lo a cui vie­ne nega­to un futu­ro, con­ti­nue­rà a scen­de­re in piaz­za e a soste­ne­re il popo­lo pale­sti­ne­se nel suo dirit­to all’e­si­sten­za, alla resi­sten­za e ad un per­cor­so di libe­ra auto­de­ter­mi­na­zio­ne.

Fin­chè non si ver­se­rà più una sola goc­cia di san­gue pale­sti­ne­se.

“La Nak­ba, la cata­stro­fe, l’es­ser sta­ti sra­di­ca­ti dal­la ter­ra in cui si è nati, l’e­spro­pria­zio­ne e l’e­si­lio non sono sta­ti una sin­go­la tra­ge­dia che si è con­clu­sa dopo aver sepol­to i mor­ti e cura­to i feri­ti. No, è sta­ta una guer­ra infi­ni­ta, impla­ca­bi­le con­tro le vit­ti­me. I cam­pi pro­fu­ghi sono sta­ti attac­ca­ti per ter­ra, aria e mare. I rifu­gia­ti sono sta­ti cac­cia­ti da un esi­lio all’al­tro, da un rifu­gio all’al­tro, con l’o­biet­ti­vo di far­li spa­ri­re dal­la fac­cia del­la ter­ra.”

Auto­re pale­sti­ne­se degli anni ’50.

Il popo­lo pale­sti­ne­se ama la pace, sogna la pace da 100 anni ma la pace sio­ni­sta e ame­ri­ca­na non è pace ma è una vita da schia­vi.

La piaz­za di Mila­no è una piaz­za anti­co­lo­nia­li­sta, anti­fa­sci­sta e anti­sio­ni­sta che si con­trap­po­ne ad ogni rigur­gi­to di anti­se­mi­ti­smo.

La piaz­za di Mila­no è aper­ta al con­tri­bu­to di chiun­que sen­ta anche solo empa­tia, anche solo rab­bia come anche che si schie­ri con il popo­lo pale­sti­ne­se per una coscien­za di clas­se inter­na­zio­na­li­sta. L’o­biet­ti­vo che ci uni­sce è un ces­sa­te il fuo­co imme­dia­to e dura­tu­ro, è il riti­ro del­le trup­pe d’oc­cu­pa­zio­ne da Gaza e dal­la Cisgior­da­nia.

Ma noi vor­rem­mo anche altro, vor­rem­mo che le mas­se popo­la­ri di ogni par­te del mon­do si ribel­las­se­ro davan­ti all’ INGIUSTIZIA del GENOCIDIO del popo­lo pale­sti­ne­se e che dices­se­ro ai sio­ni­sti e ai loro pro­tet­to­ri occi­den­ta­li:

Sie­te voi colo­ni sio­ni­sti assas­si­ni a dover­ve­ne anda­re dal­la Pale­sti­na

Per una Pale­sti­na libe­ra dal fiu­me Gior­da­no al Mar Medi­ter­ra­neo.

Per una Pale­sti­na libe­ra e ter­ra di pace e con­vi­ven­za tra popo­li, cul­tu­re e reli­gio­ni diver­se.

Per una Pale­sti­na libe­ra e ter­ra di ugua­glian­za socia­le libe­ra dal colo­nia­li­smo, dal raz­zi­smo, dal supre­ma­ti­smo e dal fon­da­men­ta­li­smo reli­gio­so. LIBERA DAL SIONISMO !

AGGIORNAMENTO del 19 set­tem­bre: 

ATTACCO TERRORISTICO SIONISTA IN LIBANO E SIRIA

La stra­te­gia sio­ni­sta più vol­te enun­cia­ta da Neta­nya­hu di arri­va­re ad un con­flit­to regio­na­le che distrug­ga mili­tar­men­te ogni resi­sten­za e, gra­zie alla pro­te­zio­ne mili­ta­re usa e occi­den­ta­le, pos­sa assi­cu­rar­gli il con­trol­lo defi­ni­ti­vo e il pos­ses­so di ogni lem­bo di ter­ra del­la Pale­sti­na sto­ri­ca più pos­si­bi­li par­ti di Liba­no e Siria, sta scien­te­men­te cau­san­do un’e­sca­la­tion del­la guer­ra dagli esi­ti impre­ve­di­bi­li.

L’ATTACCO TERRORISTICO SIONISTA ha cau­sa­to ad ora deci­ne di mor­ti e oltre 3000 feri­ti. (500 per­so­ne han­no per­so la vista tra cui l’am­ba­scia­to­re ira­nia­no).

Que­sta cri­mi­na­le ope­ra­zio­ne ter­ro­ri­sti­ca su lar­ga sca­la impli­ca, per le sue moda­li­tà, una pre­pa­ra­zio­ne meti­co­lo­sa da par­te del Mos­sad con il bene­pla­ci­to Usa. Dimo­stra l’in­ten­zio­ne di non fer­mar­si al geno­ci­dio a Gaza e alla puli­zia etni­ca in Cisgior­da­nia ma di voler gene­ra­liz­za­re il con­flit­to sca­te­nan­do una guer­ra con­tro Hez­bol­lah, se non l’in­te­ro Liba­no, e l’I­ran che, per la cri­si eco­no­mi­ca inter­na e l’in­fe­rio­ri­tà mili­ta­re nei con­fron­ti soprat­tut­to degli Usa, si era posi­zio­na­ta in manie­ra atten­di­sta per far pren­de­re for­ma ad un accor­do per il ces­sa­te il fuo­co a Gaza.

Il gio­co spor­co dei sio­ni­sti è sem­pre il soli­to. Idf e Mos­sad com­pio­no pla­tea­li azio­ni di guer­ra e ter­ro­ri­smo cri­mi­na­le pro­tet­ti dal­la stra­po­ten­za mili­ta­re sta­tu­ni­ten­se, ma nes­su­no può rispon­de­re altri­men­ti entra in gio­co il “dirit­to all’au­to­di­fe­sa”.

La scon­cer­tan­te arro­gan­za dei cri­mi­na­li sio­ni­sti fa inor­ri­di­re per­ché pro­vo­ca incen­di nel­la regio­ne spe­ran­do in una deci­sa rea­zio­ne che per­met­ta loro di rilan­cia­re mili­tar­men­te sicu­ri del­la pro­te­zio­ne Usa. 

È un dichia­ra­to richia­mo alla leg­ge del più for­te che ci augu­ria­mo (e lavo­re­re­mo per que­sto) iso­li sem­pre di più il pic­co­lo sta­to cana­glia, l’en­ti­tà sio­ni­sta israe­le, il can­cro che l’oc­ci­den­te ha tra­pian­ta­to in Pale­sti­na, che paghe­rà dura­men­te la sua vio­len­za geno­ci­da e ter­ro­ri­sti­ca.

Il sio­ni­smo è sem­pli­ce­men­te colo­nia­li­smo e guer­ra!

SABATO 21 SETTEMBRE TUTTE E TUTTI IN PIAZZA A MILANO.

SABATO 5 OTTOBRE TUTTE E TUTTI IN PIAZZA A ROMA PER UNA GRANDISSIMA MANIFESTAZIONE NAZIONALE IN SOLIDARIETA’ AL POPOLO PALESTINESE E ALLA SUA RESISTENZA!

Csa Vit­to­ria

www.csavittoria.org — 

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Redazione di Lotta Continua
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