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giovedì, 19 Settembre 2024

«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

[K. Marx]

Lavori a rilento e infiltrazioni d’acqua nelle case popolari

Con­ti­nua­no i disa­gi per gli abi­tan­ti del­le case popo­la­ri di Pisa. Dopo i crol­li segna­la­ti nel­le scor­se set­ti­ma­ne (leg­gi qui), i lavo­ri di mes­sa in sicu­rez­za pro­se­guo­no a rilen­to.

A Gagno, in via Pia­vo­la a Buti, gli inqui­li­ni lamen­ta­no che dopo l’intervento di vigi­li del fuo­co, l’Apes si sia limi­ta­ta a mon­ta­re un’impalcatura per met­te­re in sicu­rez­za l’area sen­za aver mai ini­zia­to i lavo­ri. Trat­tan­do­si del vano sca­le di fron­te all’ingresso di un appar­ta­men­to, ci si aspet­ta­va una rapi­di­tà di inter­ven­to evi­den­te­men­te non in linea con le prio­ri­tà dell’amministrazione. Altret­tan­to gra­ve la situa­zio­ne in Via Pun­gi­lu­po, dove la ripa­ra­zio­ne di un sola­io del semin­ter­ra­to, crol­la­to da più di un mese, pro­se­gue a rilen­to. In que­sto caso gli inqui­li­ni denun­cia­no che la loro richie­sta di mes­sa in sicu­rez­za del­le fio­rie­re ester­ne e di una inda­gi­ne strut­tu­ra­le sul­le fon­da­men­ta sia anda­ta a vuo­to.

Dall’amministrazione tut­to tace, a dispet­to del­le sva­ria­te richie­ste da par­te degli inqui­li­ni e dei loro sin­da­ca­ti. Nono­stan­te gli impe­gni pre­si e le roboan­ti dichia­ra­zio­ni del­la giun­ta, anche la pro­po­sta di usu­frui­re dei bonus ristrut­tu­ra­zio­ne per le manu­ten­zio­ni all’edilizia popo­la­re al momen­to non tro­va riscon­tri.

Men­tre gli abi­tan­ti del­le case popo­la­ri con­ti­nua­no a sof­fri­re disa­gi insop­por­ta­bi­li, con le infil­tra­zio­ni di acqua e muf­fe rese peg­gio­ri dal­la recen­te onda­ta di mal­tem­po, il Comu­ne con­ti­nua a inve­sti­re nel­la lot­ta ai graf­fi­ti e a poten­zia­re il par­co tele­ca­me­re. Insom­ma, la cit­tà si sta tra­sfor­man­do in un Gran­de Fra­tel­lo per turi­sti che non ci sono, men­tre chi abi­ta nel­le case popo­la­ri è costret­to a scan­sa­re i cal­ci­nac­ci che cado­no dai solai e a sta­re in casa con ombrel­lo e masche­ri­na.

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