Il piano del governo Meloni per incutere insicurezza nei cittadini ovvero come alimentare il razzismo
Di Francesco Cirillo
Assistiamo tutti i giorni attraverso i social a video che ritraggono borseggiatori e borseggiatrici in opera indisturbati a Venezia, Roma, Milano. Operano principalmente nelle metropolitane, sugli autobus, sui traghetti, rapinando turisti, pendolari e chiunque capiti loro sotto tiro. Assistiamo anche ad aggressioni nei parchi pubblici, nei sottopassaggi, in aree periferiche a cittadini, donne, bambini e bambine. Vediamo anche come persone legate alla camorra agiscano indisturbati nelle piazze e vie di Napoli chiedendo agli automobilisti pizzo per parcheggiare in tranquillità. E’ in atto attraverso i social una campagna sull’insicurezza nelle nostre città, che non viene indirizzata contro il governo fascista che peraltro ha da poco varato un decreto sulla sicurezza inutile quanto fuorviante tendente solo a reprimere chi occupa case per necessità o strade durante gli scioperi. Tutto questo vuoto di poteri lascia spazio a fascisti dichiarati o meno che si mettono ad organizzare ronde vere e proprie al grido di essere patrioti, di essere italiani, di essere lì a proteggere i cittadini aggrediti da stranieri, sostituendosi alle forze dell’ordine che avrebbero il compito di prevenire borseggi e sono pagati per questo. Il problema che sfugge alla sinistra ed anche ai vari militanti nei centri sociali dove sta? Sta nel fatto che le aggressioni non colpiscono solo i turisti a Venezia, e nelle grandi città, ma colpiscono anche e soprattutto gli italiani, gente che va a lavorare la mattina e usa le metropolitane e i bus, gente che torna tardi la sera e attraversa quartieri senza illuminazione, colpisce soprattutto l’agibilità delle donne che non sono libere di uscire la sera, frequentare locali e soprattutto tornare a casa in sicurezza. È un problema quindi che ci riguarda e che non possiamo far finta di non vedere. Ed a pesce, proprio per mancanza di contromisure ci si buttano i fascisti, i rossobruni, i razzisti e tutto coloro che vedono nella cosiddetta sinistra i colpevoli assoluti di questa situazione. Come risponde un governo fascista a tutto questo? Lasciando mani libera alle ronde, peraltro vietate dalla legge, e il guaio qual è? che la gente qualunque, i giovani, le donne li applaudono nelle metropolitane, nei battelli a Venezia, nei quartieri dove questi baldi giovanotti palestrati vanno a sfidare maranze, gang, e delinquentelli vari. Certamente si guardano bene di andare nei quartieri controllati dalla camorra e dalle mafie, si guardano bene dall’ andare sotto Casapound occupato da anni, si guardano bene dal dire che al governo ci sono fascisti come loro e che l’ultimo decreto sicurezza sbandierato da questo governo non riguarda questi casi ma solo manifestanti e occupazioni di case abbandonate. Il fenomeno sta crescendo, questi “patrioti” stanno girando in tour nelle città, hanno sfilato a Milano e Bologna indisturbati, e se questo problema non viene affrontato nell’immediato ci troveremo con ronde fasciste che assalteranno, i centri sociali per “liberarli”, le case occupate dai migranti, la cacciata dai quartieri di rom elemosinanti e non borseggiatori, di zone cosiddette liberate e controllate da loro!
Il fascismo iniziò così, con l’assalto alle case del popolo e alle sedi della Cgil, mentre la sinistra li sbeffeggiava e se ne andava sull’Aventino pensando che fosse un fatto folcloristico poi venne M. e sappiamo come andò a finire! I centri sociali devono ritornare a controllare il proprio territorio circostante, liberarlo dagli spacciatori e liberarlo da chi lo occupa per borseggiare, violentare, minacciare i lavoratori e le donne, fare azioni di recupero degli immigrati abbandonati a sé stessi e costretti a vivere in baraccopoli con topi e finiti in mano di delinquenti che li usano per lo spaccio di droghe pesanti. Occorre un’azione sociale largo raggio che blocchi le ronde fasciste nelle metropolitane, orientando il disagio verso lo stato che permette tutto questo senza sostituirsi alle forze dell’ordine. Non possiamo accorgerci della presenza nefasta dei fascisti solo quanto urlano Presente davanti le lapidi dei loro camerati, c’è un lavoro quotidiano che questi fanno aiutati ed incoraggiati dalle istituzioni.