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Keu, avvelenati dal profitto. I fanghi della vergogna fra il processo e l’attesa di una bonifica

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Il 29 agosto si è tenuto al circolo Arci Il Botteghino (La Rotta, PI) un interessante incontro dal titolo “Keu: avvelenati dal profitto. I fanghi della vergogna fra il processo e l’attesa di una bonifica”[1]. È stata un’occasione di confronto importante e necessaria, a quasi due anni dallo scoppio dello scandalo[2] che ha travolto il settore conciario di Santa Croce sull’Arno (PI).

È infatti dal 2021 che il Keu sta avvelenando i nostri territori, senza che vi sia nessuna certezza sulle modalità e sulle tempistiche di bonifica delle aree contaminate. Ad aprile una ricerca svolta dall’università di Pisa, in collaborazione con Arpat e Regione, ha confermato che “il cromo trivalente contenuto nel Keu, cioè nel materiale di risulta del lavoro delle concerie, a determinate condizioni di temperatura e umidità, si ossida e si trasforma nel pericolosissimo cromo esavalente[3]”, sostanza altamente cancerogena. Il Keu, senza che fosse trattato in alcun modo, veniva mischiato dall’azienda Lerose ad altri materiali inerti e sparso nei cantieri di mezza toscana. Ed è così che è finito a Pontedera nella lottizzazione Green Park, situata nel bacino dell’Arno, a Empoli sotto la provinciale 429 che collega la città a Castelfiorentino, a Pisa nell’area Ex Vacis e nell’aeroporto militare, ed in altri siti in regione.

Questa gestione “criminale” dei rifiuti tossici del settore conciario di Santa Croce ha visto protagonisti, oltre ai vertici dell’Assoconciatori e l’azienda Lerose vicina alla ‘ndrangheta, esponenti di spicco del partito democratico, tanto che tra gli indagati sono finiti la sindaca PD di Santa Croce sull’Arno Deidda, il consigliere regionale Pieroni e Ledo Gori, all’epoca capo di Gabinetto del presidente della Regione Rossi e poi dell’attuale presidente Giani.

Emblematico il ruolo di Pieroni, accusato di aver presentato un emendamento ad una legge regionale per sottrarre il consorzio Acquarno (che gestisce il depuratore di Santa Croce) alla procedura di autorizzazione integrale ambientale AIA[4], con l’obiettivo di allentare i controlli. Tale emendamento, presentato insieme ai consiglieri regionali PD Mazzeo, Nardini e Sostegni, e approvato dal consiglio, sarebbe stato scritto direttamente dal legale del consorzio Acquarno, mentre il Pieroni avrebbe ricevuto un contributo di duemilacinquecento euro per la campagna elettorale in cambio del favore.

Ed è proprio questo il dato politico più sconcertante: un partito democratico che si definisce fantasiosamente di “sinistra” prende ordini dai padroni delle conce e svende la salute dei cittadini per un piatto di lenticchie.

Il ruolo centrale del PD toscano in questo grumo di malaffare legato ai rifiuti tossici deve essere il dato politico su cui lavorare. I protagonisti di questa vicenda sono ancora al loro posto, mentre il Keu si trova a due passi da abitazioni, strade, e falde acquifere. Tra meno di un anno molte delle amministrazioni colpite dallo scandalo andranno al voto, e la macchina elettorale dem sta già scaldando i motori. I vari Pieroni, Nardini, Giani e Deidda imperversano nel pisano e nell’empolese alle varie feste dell’Unità come se niente fosse.

È quindi necessario alzare il livello di mobilitazione e mettere in campo forme di lotta che siano all’altezza della situazione. Dobbiamo impedire che la Toscana si trasformi in una nuova terra dei fuochi, e per farlo occorre un movimento di massa. I protagonisti dello scandalo devono capire che chi ci avvelena per profitto e interesse non è il benvenuto nei nostri territori. È doveroso organizzare contestazioni ovunque questi figuri si presentino, perché non ci stiamo ad essere le vittime di un sistema di profitto fatto sulla nostra pelle e sulla nostra salute.

Il prezioso lavoro svolto in questi anni dall’assemblea No Keu è la base da cui partire, per ottenere innanzitutto la rimozione delle sostanze tossiche che non sia a carico degli enti locali (e quindi dei cittadini), e pretendere poi una diversa gestione dei rifiuti del comparto conciario di Santa Croce.

Come recitava uno striscione a pochi giorni dallo scoppio dello scandalo “Pd e padroni a voi i soldi, a noi i tumori”: è contro questo sistema che dobbiamo lottare!

Redazione pisana Lotta Continua

 

[1]    L’incontro è stato promosso da: Arci Valdera, Assemblea permanete No Keu, Associazione La Rossa, Circolo Arci Il Botteghino, Comitato No Valdera avvelenata, Legambiente, Sinistra Per, Una città in Comune

[2]    https://www.lanazione.it/cronaca/inchiesta-ndrangheta-1.6310116

[3] https://www.ilcuoioindiretta.it/cronaca/2023/04/11/keu-risultati-choc-dalla-relazione-scientifica-il-cromo-a-contatto-con-acqua-e-umidita-diventa-esavalente/139567/

[4] https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/22_novembre_24/inchiesta-keu-ndrangheta-toscana-occhi-chiusi-politica-cambio-voti-regionali-2020-cae236de-6bd8-11ed-817e-e97efa7f8466.shtml

 

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