Fermiamo il selvaggio sfruttamento in Israele dei lavoratori palestinesi, arabi e ebrei di ultima generazione.
Solidarietà attiva con i prigionieri politici in sciopero della fame
Uno dei ministri del nuovo Governo di Israele è stato condannato per il sostegno accordato al terrorismo sionista a conferma che l'attuale Esecutivo si poggia su una maggioranza che non fa mistero delle sue posizioni razziste e imperialiste.
Poco si sa delle condizioni di vita e di lavoro in Israele, un paese nel quale la forza lavoro araba e palestinese è storicamente sfruttata, con irrisori diritti e tutele. E negli ultimi anni è stata incentivata una nuova immigrazione ebraica da paesi poveri per sostituire parte della forza lavoro araba in lavori sottopagati e ad alto indice di sfruttamento.
Nel 2022 Israele ha accresciuto il prodotto interno lordo del 6,3% trainato da alcuni settori come l'high-tech e da straordinarie entrate che hanno determinato, per la prima volta da decenni, un avanzo nel bilancio pubblico.
Gli investimenti tecnologici li ritroviamo per altro ampiamente utilizzati anche in ambito militare, è questo ultimo settore dirimente per l'economia israeliana come dimostra l'aumento della produzione bellica e della sua esportazione. Le esportazioni israeliane, che costituiscono circa il 30% dell’attività economica del paese, dovrebbero aumentare di oltre il 10% fino a raggiungere livelli record compresi tra i 160 e i 165 miliardi di dollari nel 2022, secondo una stima prudente pubblicata domenica scorsa dall’Amministrazione commercio estero del Ministero degli esteri. Le esportazioni di servizi, compresi i servizi tecnologici come software e varie soluzioni di ricerca e sviluppo (R&S), hanno probabilmente superato le esportazioni di merci per il secondo anno consecutivo, con il 51% per i servizi contro il 49% per le merci. L’Europa si conferma il principale partner commerciale di Israele rappresentando il 38% delle esportazioni, seguita dalle Americhe con il 35% e dall’Asia con il 24%.
Israele quarta migliore economia tra i paesi Ocse - Israele.net - Israele.net
Mentre lo stato di Israele si arricchisce e gioca un ruolo di guerra nello scacchiere medio orientale, palestinesi e gli arabi vivono in condizioni di miseria e sotto occupazione militare, migliaia di detenuti politici sono o in attesa di giudizio e arbitrariamente detenuti e decine di loro sono scesi in sciopero della fame nel silenzio dei media occidentali per i quali Israele è solo una vittima
- un quarto dei Palestinesi è disoccupato e vive con pochi euro alla settimana
- oltre la metà dei palestinesi della Cisgiordania sono disoccupati
- I territori sotto controllo dell'Anp (Autorità nazionale palestinese) vivono con uno dei più grandi sovraffollamenti umani, l'energia elettrica e l'acqua sono razionati e gestiti direttamente da Israele che continua con la sua politica di espropriazione delle terre palestinese colonizzandole attraverso strutture paramilitari.
- un quarto dei lavoratori palestinesi vive in condizioni di povertà assoluta
- dopo la pandemia oltre 450 mila palestinesi ha perso il lavoro
- molti palestinesi che vivono nei territori occupati hanno subito la revoca del permesso che consentiva loro di lavorare, spesso senza un regolare contratto, in Israele
- oltre 130 mila palestinesi lavorano nelle colonie illegali a un costo orario irrisorio e senza tutele contrattuali
Il boom economico Israeliano è avvenuto grazie alla produzione e esportazioni di tecnologia industriale e militare e allo sfruttamento sistematico della forza lavoro araba e palestinese.
Le condizioni disumane nelle carceri di Israele violano ogni tipo di diritto umano e civile
Ricostruiamo allora una solidarietà attiva verso il popolo palestinesi e i prigionieri politici detenuti
Redazione di Lotta Continua