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venerdì, 20 Settembre 2024

«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

[K. Marx]

Abraham Hernandez Gonzales vive!

Abra­ham Her­nàn­dez Gon­za­les era un uomo di 42 anni che vive­va lavo­ran­do in un pic­co­lo Hotel sul­la costa del Paci­fi­co, a Sal­chi, vici­no San Pedro Pochu­tla, Oaxa­ca, insie­me a sua moglie e due figli. La sua fami­glia, come più di altre cen­ti­na­ia nel­la regio­ne, è par­te del Comi­té de Defen­sa de los Dere­chos Indí­ge­nas (CODEDI), un’organizzazione che dal bas­so a sini­stra si impe­gna nel­la costru­zio­ne dell’autonomia dei popo­li, nel­la dife­sa del ter­ri­to­rio dai pro­get­ti estrat­ti­vi­sti e a resi­ste­re alle poli­ti­che di impo­ve­ri­men­to e anni­chi­li­men­to diret­te dal gover­no. In par­ti­co­la­re Abra­ham all’interno dell’organizzazione ave­va il ruo­lo di coor­di­na­to­re regio­na­le nel­la regio­ne de Los Cirue­los.
Mar­te­dì 17 luglio la sua vita è pre­ci­pi­ta­ta nel poz­zo nero e infi­ni­to del­la guer­ra in Mes­si­co. Un SUV e una moto sono arri­va­ti a casa sua: uomi­ni arma­ti, incap­puc­cia­ti e vesti­ti da mili­ta­ri lo han­no por­ta­to via dal­la casa con vio­len­za. È rima­sta lì figlia per dare l’allarme. Un “desa­pa­re­ci­do” in più in un pae­se che già con­ta più di 37 mila per­so­ne “inge­ri­te nel nul­la”. L’organizzazione ha avvi­sa­to la Pro­cu­ra e le auto­ri­tà, ma gli sfor­zi di ricer­ca da par­te del­le isti­tu­zio­ni sono sta­ti nul­li. Cin­que ore dopo il cor­po di Abra­ham è sta­to ritro­va­to e rico­no­sciu­to dal­la sua stes­sa figlia, get­ta­to fra i cam­pi vici­no la sua comu­ni­tà. Lo han­no fred­da­to con un col­po alla nuca.
E’ il quar­to com­pa­gno del CODEDI che cade per i pro­iet­ti­li assas­si­ni del pote­re in cin­que mesi. Il 12 di feb­bra­io di quest’anno in un’im­bo­sca­ta per­se­ro la vita due gio­va­ni e un uomo, tre mem­bri dell’organizzazione che era­no di ritor­no da una riu­nio­ne con dei fun­zio­na­ri gover­na­ti­vi quan­do furo­no smi­tra­glia­ti. Anco­ra una vol­ta ci pian­ge il cuo­re per una nuo­va feri­ta che non potrà mai cica­triz­zar­si davan­ti l’impunità con la qua­le agi­sco­no gli assas­si­ni e il ripa­ro che que­sti tro­va­no nei dif­fe­ren­ti livel­li del gover­no.
Sen­tia­mo un gran dolo­re per quan­to acca­du­to, il CODEDI è un’organizzazione allea­ta, però sen­tia­mo dolo­re per tut­to il pae­se che non smet­te mai di san­gui­na­re. Il rapi­men­to e omi­ci­dio di Abra­ham deve esse­re con­te­stua­liz­za­to nel­l’on­da­ta di vio­len­za che sta attra­ver­san­do lo sta­to di Oaxa­ca: ci son sta­ti 756 assas­si­na­ti dall’inizio del 2018 (e 198 fem­mi­ni­ci­di negli ulti­mi 20 mesi); tut­to ciò è lo spec­chio di una vio­len­za cri­mi­na­le sca­te­na­ta dal­lo stes­so gover­no fede­ra­le in tut­to il Mes­si­co: in 12 anni sono sta­te assas­si­na­te più di 220 mila per­so­ne. La tota­le impu­ni­tà del­le ban­de cri­mi­na­li è garan­ti­ta dagli ste­si grup­pi di pote­re (impren­di­to­ri, poli­ti­ci e mili­ta­ri) con il fine di disin­te­gra­re la resi­sten­za dei vil­lag­gi, spo­po­la­re i ter­ri­to­ri e appro­priar­si del­le risor­se. Tra nar­cos, seque­stra­to­ri, para­mi­li­ta­ri, cor­pi di poli­zia e for­ze arma­te esi­ste un’alleanza per il fomen­to del­la vio­len­za di cui han­no biso­gno i mega pro­get­ti capi­ta­li­sti­ci per instau­rar­si nel­la regio­ne: nell’area di influen­za del CODEDI esi­sto­no alme­no nove con­ces­sio­ni mine­ra­rie e cin­que pro­get­ti idroe­let­tri­ci, men­tre il 7,8% del ter­ri­to­rio sta­ta­le è affi­da­to a gran­di impre­se per la esplo­ra­zio­ne e lo sfrut­ta­men­to del suo­lo e del sot­to­suo­lo.
Per que­sto ci chie­dia­mo: qual è la rela­zio­ne di que­sti grup­pi arma­ti e mafio­si loca­li con il gover­no sta­ta­le di Murat? Per­ché la stam­pa appro­fit­ta di que­sti fat­ti per cau­sa­re con­fu­sio­ne a sca­pi­to del più vol­te minac­cia­to coor­di­na­to­re gene­ra­le del CODEDI Abra­ham Ramí­rez Váz­quez? Non è affat­to casua­le: respon­sa­bi­liz­zia­mo il gover­no di Ale­jan­dro Murat per com­pli­ci­tà e omertà/omissione.
In mar­zo 2018 una Bri­ga­da de Soli­da­ri­dad Inter­na­cio­nal, del­la qua­le abbia­mo fat­to par­te, ha segna­la­to varie minac­ce che ha sof­fer­to il CODEDI e i suoi ade­ren­ti. Di segui­to il link al comu­ni­ca­to, dram­ma­ti­ca­men­te attua­le:
https://resistenciaglobalautonoma.wordpress.com/…/rela…/amp/
Con la stes­sa rab­bia, con la stes­sa deter­mi­na­zio­ne, con le lacri­me agli occhi e il mache­te in mano con­ti­nue­re­mo a semi­na­re un futu­ro miglio­re per i/le nostri/e figli/e nel­l’or­ga­niz­za­zio­ne dei popo­li, pas­so dopo pas­so, insie­me al CODEDI e con le orga­niz­za­zio­ni dell’Alleanza Mago­ni­sta Zapa­ti­sta (AMZ).
Igna­cio vive! Luis Angel vive! Ale­jan­dro vive! Abra­ham vive! #CODE­DI­vi­ve

Nodo Soli­da­le 19 LUGLIO 2018

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