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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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Maurizio Landini, il sindacalista venuto da Marte

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Maurizio Landini ha rilasciato ieri una lunga intervista al Manifesto (link), spaziando su vari temi, dal ruolo del sindacato nel XXI secolo alla transizione ecologica, passando per una riflessione sulla democrazia e sulle crescenti disuguaglianze. Tutto molto bello, peccato che il segretario della CGIL non sia atterrato ieri sulla Terra con un’astronave proveniente da Marte, ma sia stato uno dei principali protagonisti, assieme alla sua organizzazione sindacale, dei cambiamenti denunciati.Landini è una figura apicale del sindacalismo confederale sin dagli anni 2000, avendo ricoperto prima il ruolo di segretario generale della Fiom dal 2010 al 2017 e poi quello di segretario confederale...
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Colpevoli di lottare! Solidarietà agli operai Si Cobas di Piacenza.

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Cambia il colore dei governi, ma non cambiano le politiche repressive e di controllo sociale contro chi lotta e non si piega.Tutto l’ampio ventaglio delle misure repressive e di intimidazione possibili viene messo in campo per fermare le lotte: cariche ai picchetti, denunce, arresti domiciliari, fogli di via, provvedimenti cautelari, operazioni di polizia con perquisizioni delle abitazioni e sequestro di telefonini e computer, procedimenti di revoca dei permessi di soggiorno. Non manca la repressione economica con multe per complessive migliaia di euro per assembramenti davanti al proprio posto di lavoro: gli assembramenti sul lavoro sono consentiti, fuori dai cancelli sono un...
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"Il buono e il cattivo" l'ultimo libro di Carmelo Musumeci

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Il mio ultimo libro: “Il buono e il cattivo”I miei libri li ho scritti tutti in carcere anche se li pubblico solo adesso. Adesso che sono un uomo libero, o quasi, sono troppo felice per scrivere.In 27 anni di carcere anni ho scritto molto perché ho sempre pensato che i libri possano aiutare molto a fare conoscere in Italia l’esistenza della “Pena di Morte Viva” come chiamo io la pena dell’ergastolo o l’Assassino dei Sogni” come chiamo io il carcere.In questo libro, “Il buono e il cattivo” non parlo di carcere, ma come si arriva al carcere e come un bambino,...
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Il nuovo questore è un "influencer"

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In un’intervista a Il Tirreno il questore di Pisa Gaetano Bonaccorso, durante una visita istituzionale presso la sede della testata in Corso Italia, si è vantato di aver portato la pagina Facebook della questura di Parma da 500 follower a ben 7000 durante il suo precedente incarico. Un successo incredibile, quasi da valergli l’appellativo di “influencer” in divisa!Folgorato dai social, ha poi insistito sull’importanza delle reti di “Controllo di vicinato”, invitando a estendere le reti di “spionaggio fai da te” della popolazione pisana, che dopo avere dato la caccia ai runner durante il lock down ora è incentivata a segnalare assembramenti...
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Grave decisione dell’Università di Brescia

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Nei prossimi giorni (25-29 agosto) si terrà una scuola estiva su “Crisi economica e lotte sociali nell’Unione Europea” promossa da alcune realtà associative. A questa iniziativa di studio l’Università di Brescia ha deciso di togliere il finanziamento e l’autorizzazione accordata in un primo tempo. Motivazione: "la collaborazione con due organizzazioni di carattere spiccatamente politico, Università Critica e Coordinamento Comunista” e “altri dettagli nei contenuti e nel messaggio grafico destano forti perplessità”.Nel mirino c’è un ricercatore, un compagno promotore del pensiero critico che si chiama Giulio Palermo.In molte occasioni gli Atenei non si sono fatti troppo problemi a finanziare convegni di Confindustria,...
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Brevi note sull’uso di guardi private per reprimere gli scioperi

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Da qualche tempo registriamo il costante ricorso a guardie private davanti ai cancelli della logistica e il loro impiego diretto nello sgombero di presidi e blocchi contro i licenziamenti.Il ricorso a questi strumenti repressivi ci riporta indietro agli albori delle lotte contadine e operaie quando i padroni assoldavano guardie e squadracce per reprimere scioperi e lotte. E l'utilizzo delle squadre antisciopero dimostra che quando il gioco si fa duro sono sempre i padroni a ricorrere a una escalation di violenza, un po' come accaduto quando assoldavano i fascisti per assalire manifestazioni pacifiche di operai e contadini per poi dare fuoco alle sedi sindacali...
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Non chiamatele mele marce, di marcio c'è solo lo stato penale

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L'arresto e l'iscrizione nel registro degli indagati di carabinieri con accuse pesantissime, il sequestro di una stazione dei Cc sullo sfondo di una situazione definita dal Gip cupa e inquietante.Siamo in presenza di un fatto non nuovo ma di dimensioni tali da indurre i vertici dell'Arma e il Ministero a prendere dei seri provvedimenti.Ufficiali e graduati hanno chiuso un occhio di fronte a reati commessi da uomini in divisa, quello che contava erano i risultati in termini di sequestri e arresti, ma questi risultati sono stati ottenuti con la sospensione dello stato di diritto e commettendo reati gravissimi, è ciò che...
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Di vetrine rotte, fioriere rovesciate e vite umane. Aggiornamento da New York

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Di vetrine rotte, fioriere rovesciate e vite umaneSe una vetrina distrutta, un negozio bruciato, una fioriera rovesciata significano di più dell’assassinio di George Floyd, di Brianna Taylor e di tanti altri, se l’oppressione di milioni persone a causa del colore della loro pelle non valgono un negozio di Chanel svaligiato, non siete umani, siete morti dentro anche se non ve ne accorgete.Certo, all’interno delle proteste in corso in tutti gli Stati Uniti c’è una dialettica costante sui mezzi di lotta da utilizzare, su quale tattica sfruttare a seconda delle diverse circostanze. Ma è chiaro a tutti che la scelta sui mezzi...
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L’America brucia: cronaca da New York.

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Nel terzo giorno di proteste per l’assassinio di George Floyd, New York e l’America bruciano. Le proteste e gli scontri di questi giorni tracciano una linea netta e precisa: da una parte chi è stanco di subire le violenze poliziesche e quelle istituzionali di un sistema costruito per opprimere e uccidere, dall’altra le guardie assassine, chi si indigna per le vetrine rotte, chi dà lezioni ai manifestanti dal proprio divano, tutto il panorama dei mass media (da CNN a Fox), i sostenitori di un’improbabile terza via “pacifica”.Non c’è spazio di mediazione, il modello di sviluppo americano ha fallito e le minoranze...
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Io, Marco Lenzoni, infermiere, Responsabile Sicurezza sul Lavoro accusato di aver violato i “vincoli di fedeltà aziendali” per aver difeso la sicurezza sul lavoro…

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L’intervento qui riportato è la testimonianza di un infermiere. È, a quanto ci risulta, solo uno tra molti che hanno criticato le modalità adottate dalle varie ATS (o ASL) nei confronti di operatori e pazienti.Andrà tutto bene? Sicuramente per qualcuno sì. Ma abbiamo come l’impressione che quel qualcuno siano sempre gli stessi, mentre per tutti gli altri sarebbe meglio dire “andrà tutto come sempre”.E l’intervento che riportiamo lo dimostra. Chiunque, dipendente di qualsiasi pubblica amministrazione, osi esprimere critiche in merito alle gestioni dell’Ente di cui è dipendente viene immediatamente sottoposto al giudizio del consiglio di disciplina, processato e, infine, messo di...
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Da detenuto a scrittore: intervista a Carmelo Musumeci. L'orrore dell'ergastolo, specie quello ostativo.

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Carmelo Musumeci, vuoi parlarci del tuo ultimo libro?Nei miei precedenti libri parlo di carcere e dell’orrore dell’ergastolo, e di quello ostativo in particolare, in questo ultimo libro, dopo quello di “Nato colpevole”, scrivo sulla vita che mi ha portato a “Diventare colpevole”. In questo libro è come se avessi fatto un viaggio sulla mia vita precedente. Negli anni ’70 le maggiori entrate nei canali della malavita venivano dai profitti dal traffico di sigarette di contrabbando e dal mondo del gioco d’azzardo. Io fin da subito capii che i posti per il paradiso erano pochi, mentre l’inferno era aperto a tutti. E...
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Il 25 aprile e la società della sorveglianza. Antifascisti sempre ma anche anticapitalisti

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Crediamo nella giustizia ma non nei suoi esecutori, ancor meno fiducia riserviamo ai detentori del potere legislativo.A pochi giorni dal 25 Aprile, il primo anniversario della Liberazione dal Nazifascismo da trascorrere in casa per la nota emergenza contagio, qualche riflessione si rende necessaria non tanto con le rimembranze del passato ma per guardare ai nostri giorni.Quest' anno non avremo le polemiche contro le contestazioni alla Brigata ebraica che continua a dirsi antifascista ma non assume una netta presa di distanza dallo stato razzista israeliano che segrega i palestinesi nei campi profughi togliendo loro terra e autodeterminazione, non ascolteremo fischiando i retorici discorsi...
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Contro lo Stato terapeutico

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Alcune considerazioni su ciò che riteniamo debba essere la salute, la regola, la responsabilità e quindi la libertà e lo facciamo condividendo alcune considerazioni.Sulla medicalizzazione della politica e sulla politicizzazione della medicinaAssistiamo in modo evidente in queste settimane al fenomeno di medicalizzazione della società, ovvero alla messa sotto tutela dell’intera vita, che rende la salute un oggetto ambito ma alienato dal soggetto, sofferente o meno. Viene così negata la riflessione autonoma in materia di salute, avendo già predeterminato a quali valori e codici essa, la salute, debba rispondere. Medicalizzazione, in breve, che comporta l’ampliamento di categorie mediche a tutti quegli spazi...
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Ci servono mascherine ma noi produciamo armi

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Primi giorni di marzo 2020:Mentre stiamo scrivendo, la condizione nel paese, in particolare in alcune regioni come la Lombardia, va modificandosi giorno dopo giorno, non sappiamo cosa succederà nel prossimo futuro, sappiamo per certo che grande è la confusione, sappiamo che la situazione non è per nulla eccellente.Quello che abbiamo visto in queste due settimane è come non vi sia alcun legame sociale, l’isteria individualista prevale, le aggressioni a chi si pensi sia “colpevole” di aver contratto il virus lo dimostra inequivocabilmente.L’azione del governo ci ricorda quanto diceva Foucault, ovvero che le misure a suo tempo prese per contrastare la lebbra...
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Appello dei prigionieri palestinesi, malati e detenuti nelle carceri dell’occupazione israeliana, indirizzato alle organizzazioni internazionali per i diritti umani e a tutti i liberi del mondo

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Salvateci dal Coronavirus prima che le nostre celle diventino le nostre tombe!Giorno dopo giorno, ora dopo ora, e con la propagazione delCoronavirus, avvertiamo un pericolo sempre crescente per le nostrevite nelle carceri israeliane. La pandemia sta minacciando il mondointero. Mentre il governo israeliano e tutti gli altri governidiramano indicazioni ai rispettivi popoli nel tentativo di rallentarela diffusione del virus, non sentiamo e non vediamo alcuna azioneseria che risponda alla nostra domanda: cosa sarà di noi se il virusdovesse diffondersi qui, dentro le prigioni? Quali saranno le azionipratiche e umane che l’amministrazione carceraria israeliana metteràin campo nei nostri confronti?Si sente parlare solo...
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Rivolte al tempo del Coronavirus

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La storia è importante perchè insegna, anche se a volte come diceva Gramsci, purtroppo non ci sono scolari.Questo ci pare sia una lezione su quanto è avvenuto in molte carceri italiane il 9 marzo 2020.Nella storia del nostro paese lotte nelle carceri, più o meno pacifiche, ci sono state ed hanno anche avuto un ruolo importantissimo per denunciare, modificare lo stato delle prigioni che mostravano i segni del medio evo: buglioli, topi che si aggiravano per la cella sia di giorno che di notte, niente fornelli per cucinare o semplicemente per fare il caffè, cessi accanto dove si mangiava.I pestaggi erano la...
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Coronavirus: negli Stati Uniti i carcerati produrrano igienizzanti per mani senza poterli utilizzare.

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 Mentre le carceri italiane sono in rivolta, con dodici detenuti uccisi, negli Stati Uniti hanno pensato ad un utilizzo alternativo per i prigionieri: produrranno igienizzanti per lo Stato senza poterli utilizzare.A New York, nonostante l’epidemia di Covid 19 sia ancora agli inizi, gli igienizzanti per le mani (come l’Amuchina) sono già introvabili in negozi, farmacie e online. Per ovviare a questo problema e disincentivarne la vendita sottobanco a prezzi gonfiati, il governatore Cuomo ha deciso di commissionarne la produzione a una controllata statale (Corcraft) in grado di produrne fino a 100,000 galloni al giorno. “I nostri prodotti sono più convenienti rispetto...
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Carceri in Italia: la miccia nell’abbandono delle persone senza prospettive e futuro

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Milano, Palermo, Foggia, Modena, Napoli, Roma, Rieti, Prato, e poi Ferrara, Bergamo, Genova, Alessandria, Verona, Pavia sono alcune delle tappe in cui si è manifestata la realtà nelle carceri italiane.Il Coronavirus, la sospensione dei colloqui, sono solo quello che si vuole far apparire per non parlare della realtà, di strati di persone che vivono all’esterno del carcere con la necessità di sopravvivere con piccoli furti, piccolo spaccio, piccole situazioni in cui l’arte di arrangiarsi è l’unica rimasta, appunto per sopravvivere.Piaccia o meno di questo si tratta, di questo bisogna prendere atto se si vuole capire cosa è successo l’altro giorno, per...
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L’ipocrisia dell’Europa genera mostri e catastrofi umanitarie

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Comunicato Rete Kurdistan Italia sulla crisi umanitaria in atto al confine turco-greco.La squallida partita di giro, in cui da un lato si vendono armi alla Turchia consentendo al dittatore Erdogan nel suo delirio neo-ottomano di proseguire la politica di guerra, pulizia etnica e sterminio del popolo curdo, e dall’altro lo si finanzia per tenere ammassati profughi in condizioni disumane nella Turchia sconvolta dalla crisi economica, sta mostrando i suoi effetti nefasti in tutta la loro drammaticità.Nelle città turche, folle inferocite di teppa razzista istigate dal governo turco aggrediscono profughi siriani terrorizzandoli, il governo fascista dell’AKP/MHP organizza pullman verso il confine e...
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Coronavirus o Coronadigos?

DESERTO
L’incredibile sproporzione tra il problema che si sta affrontando -la scoperta e la diffusione del Coronavirus- e le misure intraprese -lo stato d’eccezione applicato in alcune regioni e tendenzialmente all’intero Paese- rivela qualcosa di molto profondo sulle dinamiche sociali e di potere che stanno attraversando una società come quella italiana, sfinita da tre decenni di cultura politica neoliberale, che, oltre a peggiorarne pesantemente le condizioni di vita, ne ha polverizzato ogni legame sociale.E, sebbene questa situazione presenti anche paradossi disvelanti -il virus è arrivato via aereo con la cravatta dell’uomo d’affari, non via mare con gli abiti sdruciti del migrante- e...
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