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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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Verso la manifestazione del 2 giugno a Camp Darby: quello che governo nazionale e locale non dicono

Verso la manifestazione del 2 giugno a Camp Darby: quello che governo nazionale e locale non dicono
In Italia l'ampliamento di una base è stato già scongiurato dalla mobilitazione dei cittadini, è il caso dell'aeroporto militare di Vicenza. Ma pochi sanno che l'Hub militare di Pisa, capace di equipaggiare e inviare migliaia di soldati nell'arco di pochi giorni, è stato potenziato proprio all'indomani della decisione su Vicenza dove la base militare Usa è stata ridimensionata rispetto al disegno iniziale e, al suo posto, è arrivato un parco con milioni di euro destinati a lavori pubblici. La differenza sta anche nel fatto che le istituzioni locali venete erano contrarie a questo ampliamento, la chiesa si è mobilitata, i movimenti...
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Giornata globale di azione contro l'invasione turca del Kurdistan

Giornata globale di azione contro l'invasione turca del Kurdistan
E' stato lanciato l'appello per una Giornata Globale di Azione contro l’invasione turca del Kurdistan 26 Maggio Chiediamo a tutti i comitati di solidarietà di Kobane, del Rojava, #DefendAfrin e del popolo curdo di attivarsi e di dare il proprio sostegno a questa giornata. I curdi e la solidarietà scenderanno in piazza i tutte le città del mondo. Alziamo la nostra voce a sostegno dei popoli che resistono contro l'invasione turca del Kurdistan. Cantiamo ancora una volta la canzone per la libertà, per realizzare un sistema rispettoso dei principi democratici, della liberazione della donna, l'ecologia e la difesa della natura. Chiediamo...
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2 giugno a Camp Darby

2 giugno a Camp Darby
 Di: Redazione Lotta Continua2 Giugno: dalla Repubblica fondata sul lavoro che ripudia la guerra alla Repubblica della Guerra, del Commercio di armi e delle disuguaglianze Il 2 Giugno è stata promossa una manifestazione a Camp Darby per protestare contro la la decisione di Usa e Nato, avallata dalla Regione e dal Comune di Pisa, di costruire uno snodo ferroviario che collegherà la base militare alla vecchia stazione di Tombolo. Da qui ingenti quantitativi di armi potranno essere inviati alla volta delle basi militari Usa e Nato dislocate sul territorio italiano e da lì destinate ad alimentare li vari teatri bellici nel mondo.La...
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Un giorno di ordinaria carneficina

Un giorno di ordinaria carneficina
Non siamo in presenza di una guerra né di una guerriglia. Quasi 50 palestinesi uccise in poche ore, uomini disarmati e trasformati in bersagli dall'esercito israeliano. Una strage immane con la diretta e attiva complicità dei governi e dei media occidentali, italiani inclusi, non basta dire che gli ambasciatori europei non partecipano al trasferimento della ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme, quel trasferimento che viola e calpesta le stesse risoluzioni Onu che negano Gerusalemme come “capitale dello stato ebraico”. Perfino il diritto internazionale, o quanto resta di questa finzione, viene calpestato, si uccidono minori, disabili in sedia a rotelle, si arrestano decine di...
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Scenari economici di guerra... in Medio Oriente e non solo

Scenari economici di guerra... in Medio Oriente e non solo
In un recente libro, Shock Politics, la giornalista americana Naomi Klein indaga le ragioni del successo elettorale di Trump e analizza la devastazione sociale operata da 30 anni a questa parte nel suo paese. Consigliamo l'agevole lettura del testo soprattutto laddove parla della Cleptocazia senza regole, la gestione dell'emergenza in Florida dopo l'uragano Katrina, la violenta deportazione dei poveri e individua nella grandi compagine petrolifere e delle armi gli assi portanti delle politiche economiche e sociali di Trump . Una inchiesta giornalistica meritevole di lettura perché ci riporta a quanto sta accadendo in queste ore in Medio Oriente. Il ricorso sistematico...
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C'è chi dice no! In cento alla base militare di Camp Darby contro la ferrovia della guerra!

C'è chi dice no! In cento alla base militare di Camp Darby contro la ferrovia della guerra!
Partecipata e riuscita la manifestazione tenutasi oggi ai cancelli di Camp Darby contro la costruzione della ferrovia della guerra che permetterà, se costruita, il trasporto di ingenti quantitativi di armi dalla base Usa all'aeroporto militare di Pisa. Hanno partecipato un centinaio di uomini e donne in rappresentanza del partito comunista, del sindacato generale di base, del partito comunista dei lavoratori, la federazione di Livorno di rifondazione comunista e le associazioni facenti parte della Rete civica contro la guerra di Livorno e provincia.I lavoratori e le lavoratrici contro la guerra ricordano che mai come in questi anni all'aumento esponenziale delle spese militari...
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Camp Darby: verso la manifestazione del 1° maggio

Camp Darby: verso la manifestazione del 1° maggio
Un sabato all'insegna della lotta contro la precarietà, la miseria crescente, la militarizzazione del territorio e per il lancio della manifestazione del 1 maggio ai cancelli della base militare Usa di Camp DarbyE' questa la sintesi della Conferenza stampa del 28 Aprile tenutasi davanti al Palazzo comunale di Pisa in vista del 1 maggio. Non a caso è stato scelto la sede del Comune di Pisa, l'amministrazione comunale è chiamata in causa per  "avere avallato la militarizzazione del territorio" prima tacendo su un incontro in Regione dove un anno e mezzo fa era stata illustrata la costruzione di una ferrovia a solo...
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A proposito di sicurezza!

A proposito di sicurezza!
Il 28 marzo si esibiranno sui lungarni di Pisa le famose Frecce Tricolori dell’aeronautica italiana. La notizia è stata comunicata durante la conferenza stampa dal vicesindaco Ghezzi, il quale si è premurato di informare la popolazione che «i lungarni saranno messi in sicurezza al fine di permettere a tutti di godersi lo spettacolo ». Ma di quale «sicurezza» intende parlare il vicesindaco dal momento che il programma dello spettacolo consiste nel far sorvolare i nostri lungarni e le circostanti zone densamente abitate da rombanti aerei che per otto minuti si esibiranno nelle loro tipiche acrobazie. Ci siamo forse dimenticati che appena...
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Roma, 15 novembre presidio per Nuriye e Semih, Ambasciata turca

Roma, 15 novembre presidio per Nuriye e Semih, Ambasciata turca
PER LA DIFESA DEI DITTI UMANI E LA LIBERTA' DI ESPRESSIONE. PER LA FINE DELLO STATO DI EMERGENZA IN TURCHIA.Mercoledì 15 novembre alle ore 17 a Roma, presidio davanti all'ambasciata della Turchia, in via Palestro, angolo via San Martino della battaglia. La loro lotta è la lotta di tutti noi!
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La lotta contro il capitale è mondiale

La lotta contro il capitale è mondiale
Ecco, quando mollerete gli ormeggi da questo angusto orizzonte fatto da individualità "patriottiche" che segmentano e scelgono i popoli a cui accompagnarsi, forse e dico forse, ci potremo rincontrare. Fino ad allora meglio questi compagni di strada.– Quando Trump parla di recuperare le frontiere degli Stati Uniti, dice che è quella col Messico, ma lo sguardo del finquero punta al territorio Mapuche. La lotta dei popoli originari non può né deve limitarsi al Messico, deve alzare lo sguardo, l’ascolto e la parola ed includere tutto il continente, dall’Alaska fino alla Terra del Fuoco.– Quando per voce del Subcomandante Insurgente Moisés, diciamo...
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Timoniere di due rivoluzioni

Timoniere di due rivoluzioni
Timoniere di due rivoluzioniRaúl ZibechiCome le precedenti, la rivoluzione cubana ha avuto nei suoi momenti iniziali di euforia una forte vocazione utopica, per atterrare in un crudo realismo quando si sono accumulate le difficoltà. Ma lo spirito ribelle è rinato quando il collasso economico provocato dalla caduta dell’URSS ha minacciato di abbatterla. In ambedue i momenti, Fidel ne è stato alla guida.La rivoluzione cubana è stata quella che ha lasciato la maggiore impronta in America Latina, un continente abituato alle rivoluzioni. Né la prima rivoluzione nera trionfante nel mondo, quella haitiana del 1804, né le decapitate rivolte indigene guidate da Túpac...
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I social media e la terza Intifada: la scomoda verità

I social media e la terza Intifada: la scomoda verità
Sei mesi dopo il suo inizio, sono state poste più domande che fornite risposte relativamente alla violenta rivolta dei giovani nei territori palestinesi occupati. “E’o non è una terza intifada?” è stata la questione più dibattuta da molti media ed analisi. La seconda, “I social media vi hanno contribuito?”, ha provocato un analogo disorientamento sul loro ruolo nell’ultima rivolta dei giovani.La confusione è stata soprattutto evidente nella difficoltà dei media nel definire questi nuovi soggetti senza leadership e le loro inconsuete modalità di mobilitazione. I giornalisti hanno dovuto modificare la propria terminologia e creare nuove espressioni, come “lupo solitario” e “...
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Comunicato sul convegno "Palestina e dintorni". Fronte Palestina

Comunicato sul convegno "Palestina e dintorni". Fronte Palestina
Sabato 23 Gennaio 2016, Roma ha ospitato la Conferenza Nazionale “Palestina e Dintorni. Palestina oggi, avanguardia della resistenza internazionalista”  del Fronte Palestina.Le compagne ed i compagni arrivati con il treno hanno respirato immediatamente l’aria di guerra cui ci sta conducendo questo governo a guida PD: la stazione Termini era attraversata da militari con mitra ben esposto, carabinieri, polizia ed agenti delle ferrovie anche loro in divisa e ben addomesticati all’uso di controllo, ma soprattutto ad abituare i viaggiatori che disagi e disgusto sono necessari per la “sicurezza”.Anche il luogo dove si è tenuta la Conferenza era presidiata da “gipponi” della polizia...
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