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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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Muri, dannati della terra e urgenza del conflitto

Muri, dannati della terra e urgenza del conflitto
All’indomani dell’abbattimento del muro di Berlino, il “Muro” per eccellenza, veniva annunciata l’apertura di un’epoca di pieno dispiegamento delle libertà. Quel muro che divideva Berlino aveva anche il valore simbolico di separare il “bene” dal “male”. Era visibile, rassicurante. Al di qua del muro stava la “civiltà”, al di là del muro stava la “barbarie”.Non è stato “l’ultimo muro” come si declamava con una sola voce, anzi non ne sono mai stati innalzati tanti come dopo l’89. Il 2016 sarà ricordato come l’anno dei muri e delle recinzioni. Muri che non nascono certo negli anni più recenti. Sarebbe troppo lungo l’elenco...
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Solidarietà agli operai licenziati da fiat Pomigliano. I loro diritti sono diritti di tutti i lavoratori!

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Dopo la chiusura per 6 mesi dello stabilimento di Pomigliano, nel 2007, la direzione Fiat istituisce un centro logistico a Nola. Qui, in linea con la tradizione del Gruppo dei “reparti confino”, esilia 316 lavoratori, scelti in gran parte fra gli operai più attivi sindacalmente. L’emarginazione, la cassa integrazione a zero ore, l’isolamento sono stati la causa principale di 3 suicidi e di diversi gesti di autolesionismo fra gli operai confinati a Nola. Il rapporto fra disperazione e suicidio e cassa integrazione ha trovato in passato una triste verifica con i 150 suicidi degli anni 80 fra i cassaintegrati Fiat. Il...
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Piazza Statuto, Torino, luglio 1962

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Non c'è dubbio che ogni evento rappresenta per così dire, il “foro d'uscita” di un processo che è avvenuto al di sotto della superficie della società attraverso progressive accumulazioni e, come quei fenomeni tettonici di crisi, come i grandi terremoti, a un certo punto emerge alla superficie in forma di evento. Cioè, non c'è dubbio che ogni evento rappresenta, per certi versi, la spia di processi invisibili accumulatisi nel tempo e poi bruscamente emersi alla superficie. […] E tuttavia – in questo sta la problematicità del rapporto ­– gli eventi non sono strettamente riconducibili ai processi: pur esprimendo questi processi, sono anche...
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3 luglio 1969. Fiat: la lotta continua

3 luglio 1969. Fiat: la lotta continua
(dal volantino dell'Assemblea studenti-operai del 5 luglio 1969)La giornata del 3 luglio non è un episodio isolato o un'esplosione incontrollata di rivolta. Essa viene dopo cinquanta giorni di lotta che ha coinvolto un numero enorme di operai, ha bloccato completamente il ciclo produttivo, ha segnato il punto più alto di autonomia politica e organizzativa finora raggiunto dalle lotte operaie distruggendo ogni capacità di controllo sindacale.Espulsi totalmente dalla lotta operaia, i sindacati hanno tentato di deviarla dalla fabbrica verso l'esterno, e di riconquistarne il controllo, proclamando uno sciopero generale di 24 ore per il blocco degli affitti. Ma ancora una volta l'iniziativa...
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Mai scrivere "noi". Appello per la libertà di ricerca e di pensiero

Mai scrivere "noi". Appello per la libertà di ricerca e di pensiero
Il 15 giugno 2016, il tribunale di Torino ha condannato Roberta, ex studentessa di antropologia di Ca’ Foscari, a 2 mesi di carcere con la condizionale per i contenuti della sua testi di laurea, conseguita nel 2014. Coinvolta insieme a lei in questo procedimento giudiziario era Franca, dottoranda dell’Università della Calabria, che come Roberta era in Valle per ragioni di ricerca, che compare con Roberta nei video e nelle foto analizzati dalla procura ma che a differenza di Roberta è stata assolta da tutti i capi d’imputazione.A differenza di Franca, Roberta è stata condannata a 2 mesi di reclusione con la...
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Repressione e lotta per la casa - Roma

Repressione e lotta per la casa - Roma
Socialmente pericolosiConflitto, controllo e sorveglianzaRoma – 6 giugno 2016 Nella mattinata di lunedì 6 giugno in un'aula del Tribunale di Roma due attivisti e militanti dei movimenti per il diritto all’abitare saranno giudicati per la loro pericolosità sociale su richiesta del questore della capitale, Nicolò D’Angelo.Il capo della questura romana chiede per entrambi l’aggravamento delle misure di controllo in quanto già raggiunti da un avviso orale, che a giudizio delle carte di via Genova viene continuamente disatteso e dileggiato.Quello del 6 giugno è solo il primo atto di un’aggressione che si profila ben più larga. Altri due attivisti e militanti saranno processati...
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Starace e il "manipolo di cambiatori". Come si guida un'azienda? Ispirando paura nei dipendenti

Starace e il "manipolo di cambiatori". Come si guida un'azienda? Ispirando paura nei dipendenti
Quello che leggete non è il titolo di qualche film di Ken Loach o di qual sito o giornale "estremista" ma l'estrema sintesi di quanto affermato da Francesco Starace, attuale amministratore dell'Enel. Io no so se abbia qualche attinenza con Achille Starace noto gerarca fascista il quale aveva anch'esso una visione dei rapporti sociali ed interpersonali basati su rigide gerarchie sociali e umane. Ma per evitare fraintendimenti e soprattutto per richiamare l'attenzione su come questi signori interpretano la lotta sociale è meglio far parlare lo Starace stesso. Il discorso è stato tenuto presso la Luiss Università posseduta e gestita dalla Confindustria....
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La scuola resiste e sciopera contro Renzi

La scuola resiste e sciopera contro Renzi
Dopo aver attaccato le condizioni di esistenza di tutti i lavoratori, precarizzando lavoro, reddito, età pensionistica, dopo aver liquidato quel che restava dello Statuto dei lavoratori consegnando i dipendenti all’arbitrio del comando padronale, dopo aver trasformato in senso autoritario la rappresentanza parlamentare in nome del principio della “governabilità”, i governi della crisi hanno messo a punto una ridefinizione della scuola e della formazione che risponde ai desiderata delle classi dominanti italiane ed europee.La politica scolastica del governo Renzi non fa altro che chiudere la linea retta che inizia con i dispositivi di Giovanni Berlinguer, prosegue con Moratti e Gelmini e si...
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Solidarietà con lo sciopero generale in Francia del 28 aprile! Appello

Solidarietà con lo sciopero generale in Francia del 28 aprile!  Appello
APPELLO DEL SINDACATO FRANCESE SOLIDAIRES A PROMUOVERE INIZIATIVE DI SOLIDARIETÀ DAVANTI ALLE AMBASCIATE E AI CONSOLATI FRANCESI IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DI SCIOPERO GENERALE DEL 28 APRILE Buongiorno cari compagni, come sapete un imponente movimento sociale si sta manifestando attualmente in Francia contro la riforma del lavoro, proposta dal Ministro Myriam El Khomri, che costituisce un attacco senza precedenti contro il codice del lavoro.Diverse giornate d'azione, di scioperi e manifestazioni si sono già svolte nel mese di marzo. Il punto più alto di questa mobilitazione è stato, senza dubbio, la giornata dello sciopero del 31 marzo quando non meno di un...
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"Se la polizia tocca uno studente; blocchiamo i porti"

"Se la polizia tocca uno studente; blocchiamo i porti"
Dopo il caso di Danon del liceo Bergson, a Parigi, preso a pugni da tre poliziotti che gli hanno spaccato il naso, e la vicenda di Ryan, il quindicenne fermato per 24 ore con l’accusa di aver tentato di bruciare un cassonetto davanti al liceo Voltaire, che ora rischia fino a 10 anni di prigione e 75mila euro di penale per danneggiamento di beni materiali suscettibile di causare danni a terzi, al liceo Blanqui, a Saint-Ouen, i militari pattugliano l’ingresso dell’edificio, formalmente per ottemperare al piano Vigipirate antiterrorismo.Manuela lavoratrice portuale di Le Havre, in Normandia, lancia una proposta concreta: “Da noi...
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Primo marzo. Uno spettro si aggira per l’Europa: il proletariato migrante.

Primo marzo. Uno spettro si aggira per l’Europa: il proletariato migrante.
Per il primo marzo prossimo la "Piattaforma dello sciopero sociale transnazionale" ha lanciato una giornata di mobilitazione delle migranti e dei migranti. Un appuntamento che porterà la questione delle migrazioni nelle piazze di molti paesi europei: dalla Polonia alla Francia, dalla Germania al Regno Unito, dalla Svezia all’Italia, fino a coinvolgere i paesi interessati dal flusso dei profughi lungo la rotta dei Balcani. Nel nostro paese le piazze interessate saranno sicuramente Bologna, Milano, RomaLa tempesta scatenata dai migranti che stanno dilagando oltre i confini degli Stati sta mettendo in crisi i fondamenti e le istituzioni dell’Unione Europea, forse più ancora della...
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Liberare tutti i dannati della terra!

Liberare tutti i dannati della terra!
Riprendere in mano la questione della carcerazione in questi tempi di dura prevalenza delle ideologie neoliberiste, della “meritocrazia” borghese, della diffusione delle posizioni leghiste e forcaiole, della “tolleranza zero” (ma solo contro i poveri), è un’operazione di minoranza, ma imprescindibile per chi come noi intende condurre una critica radicale a questo sistema. Sappiamo bene che il carcere non è un corpo estraneo della società, che questa istituzione incorpora dentro di sé le contraddizioni “di classe” che sono insite nel capitalismo e che si accentuano nei periodi di crisi economico-sociale com’è quello odierno. Il carcere è quindi un rapporto sociale.Siamo anche convinti...
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"L'albero della storia è sempre verde"

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Il 9 gennaio a Milano abbiamo fatto un primo piccolo passo in avanti verso la costruzione di una Rete di compagni che si riconoscono nell’urgenza di riprendere un cammino interrotto e nella necessità di produrre un nuovo pensiero politico antagonista. Un progetto politico che sappia calarsi nel tempo della crisi senza fine del capitalismo, ma anche confrontarsi con la fragilità dell’odierna opposizione sociale e politica. Un pensiero politico che aspiri a conquistare uno spazio nel conflitto di posizione che ci vedrà impegnati in primo luogo a pensare e a organizzare la resistenza contro gli effetti devastanti della riproduzione del tardo-capitalismo. Quindi...
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Verso la lotta generale: lottiamo per vivere!

Verso la lotta generale: lottiamo per vivere!
(da Lotta Continua  2 febbraio 1972)Introduzione Lavoro o no vogliamo un salario garantito Vogliamo lavorare di meno: non vogliamo portar via il lavoro ad altri proletari Vogliamo un aumento uguale per tutti, e che sia grosso Vogliamo la categoria unica Vogliamo la casa per tutti Vogliamo una riduzione dei prezzi dei generi di prima necessità Vogliamo scuola, trasporti, assistenza gratis Vogliamo che fascisti e polizia se ne stiano ben lontani dalla nostra lottaIntroduzione Alla fine dell'anno scadono i contratti per tre milioni di operai. Ma già nei prossimi mesi ci sarà un grosso sviluppo delle lotte nelle fabbriche, nelle piazze, nelle...
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Guerra alla guerra!

Guerra alla guerra!
                                                          LE DIFFICOLTA’ DELLA LOTTA ALL’IMPERIALISMO.La guerra diffusa che incendia intere regioni del pianeta è il prodotto della crisi globale, della ricerca di nuovi equilibri geostrategici, della ripresa delle politiche neo-coloniali. Tornare a ragionare sui caratteri dell’odierno imperialismo e sulle pratiche di opposizione alla tendenza alla guerra è di vitale importanza per le nostre stesse lotte quotidiane. Se non ci occupiamo della guerra, sarà la guerra ad occuparsi di noi!Nel corso degli ultimi due-tre decenni gli equilibri geostrategici hanno conosciuto profondi mutamenti. Il peso delle aree centrali del sistema economico internazionale ha subito un arretramento a favore dell’emergere di nuovi soggetti...
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Keller elettromeccanica: una storia ignobile della crisi del sud

Keller elettromeccanica: una storia ignobile della crisi del sud
Il caso della Keller si colloca nella generale crisi produttiva e occupazionale che ha colpito tutto il paese, e in modo ancora più violento i territori del Sud. Imprese che hanno usufruito di agevolazioni, sussidi, incentivi da parte dei governi per insediarsi nel Meridione (pensiamo al caso clamoroso della Fiat a Termini Imerese), smantellano gli stabilimenti lasciandosi alle spalle disoccupazione e impoverimento di tutto il territorio. L’area palermitana è una delle zone dove la crisi ha colpito duramente: il solo settore metalmeccanico, negli anni della crisi, ha perso circa il 30% dei livelli occupazionali. La Keller Elettromeccanica, nelle sue due sedi...
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La notte che Pinelli... Con un brano tratto da: “Morte accidentale di un anarchico” di Dario Fo

La notte che Pinelli... Con un brano tratto da: “Morte accidentale di un anarchico” di Dario Fo
Era la notte fra un lunedì e un martedì di 46 anni fa quando il compagno Pino Pinelli, anarchico, ferroviere, fu precipitato dal quarto piano della Questura di Milano. Entrato in questura il venerdì pomeriggio con il suo motorino su richiesta di Calabresi, trattenuto illegalmente per più di tre giorni, sottoposto a continui interrogatori, con poche ore di sonno su una panchina e alimentato con panini, uscì dalla questura su una barella. I compagni di quel tempo quella storia la conoscono. Non ci sono misteri su piazza Fontana, non ci sono misteri sulla tragedia di Pinelli. Pino lo abbiamo conosciuto quando...
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Piazza Fontana ieri e oggi: il filo rosso della nostra storia. La lotta continua!

Piazza Fontana ieri e oggi: il filo rosso della nostra storia. La lotta continua!
Quarantasei anni fa le bombe fatte esplodere a Milano e a Roma sono state il feroce messaggio che i dominanti ci hanno mandato. Volevano dirci che non avrebbero più accettato la travolgente crescita del movimento che nel biennio rosso (68-69) reclamava la liberazione dallo sfruttamento e dall’alienazione del sistema. Allo spavento provocato dall’insorgenza operaia e proletaria, la classe dominante rispondeva con le bombe sui treni, nelle banche e nelle piazze. Dalle bombe del 12 dicembre ha preso origine e si è definita quella strategia, nota come “strategia della tensione”, che aveva come finalità quella di impaurire e di far arretrare l’emergente...
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Un primo passo per ricomporre l'unità di classe!

Sessantotto_manifestazione
Nonostante i teorici del finanzcapitalismo e i vari pagliacci bocconiani travestiti da professori di vario colore politico ipotizzino ogni giorno un nuovo scenario per una possibile uscita dalla crisi, noi di Lotta Continua, assieme alla stragrande maggioranza dei proletari, sappiamo fin troppo bene che queste sono soltanto vane illusioni: ciò che da cinque anni sta polverizzando l’esistenza di migliaia di persone è una crisi di sistema, e non un incidente di percorso come vogliono farci credere per continuare a legittimare lo stato di cose presente. Questa crisi e la macelleria sociale che ne è seguita, hanno dimostrato che l’unica soluzione definitiva...
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