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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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Grecia: continua la devastazione sociale della troika!

Grecia: continua la devastazione sociale della troika!
Un nuovo sciopero generale ha paralizzato la Grecia anche se in Europa non se ne parla. Le motivazioni alla base dello sciopero sono quelle di contrapporsi alle misure di austerità che continuano a colpire le classi sociali meno abbienti, le politiche fatte di tasse, privatizzazioni, tagli ai salari e al welfare, licenziamenti Nei prossimi giorni il Governo discuterà dell'ennesimo pacchetto all'insegna della austerità, eppure per mesi si è detto e scritto che la Grecia non era piu' una sorvegliata speciale dell'Europa. Intanto si impone alla Grecia un nuovo pacchetto di privatizzazione nonostante ben 95 delle 110  misure imposte siano state rispettate,...
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Ricchezza che va... miseria che viene

Ricchezza che va... miseria che viene
Un grafico dall’economista Branko Milanovic ha rappresentato la crescita dei redditi nel mondo da trenta anni a questa parte. Per capirci di più rinviamo al suo intervento su twitter: https://twitter.com/BrankoMilan   Una fotografia pur parziale degli ultimi 30 anni va pur fatta per avere un quadro della ricchezza, e povertà, su scala globale. La crescita dei salari piu' accentuata la registra parte del continente Asiatico grazie anche alla grande performance economica della Cina, paese in cui le diseguaglianze risultano assai accentuate. In Cina si è formata una classe di super ricchi accanto a un proletariato metropolitano proveniente dalle campagne, costretto a...
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Salario minimo: dove sta l'inganno?

Salario minimo: dove sta l'inganno?
Con i processi tecnologici, oggi potremmo lavorare 6 ore al giorno, 30 a settimana e andare in pensione a 60 anni ma i frutti della innovazione tecnologica non sono destinati a migliorare le condizioni di vita e di lavoro ma all'incremento dei profitti. Da anni ormai siamo in presenza di cambiamenti legislativi che hanno distrutto tutele collettive e individuali, le politiche salariali intraprese hanno indebolito il potere di acquisto, gli spazi di democrazia sono sempre piu' ridotti. L’innovazione tecnologica sembra quasi avere prodotto l'effetto opposto di quello sperato accrescendo lo sfruttamento e alimentando la precarietà. La crescita della produttività  non sembrerebbe...
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Contratti enti locali e sanità: ma è oro tutto ciò che luccica?

Contratti enti locali e sanità: ma è oro tutto ciò che luccica?
Abbiamo intervistato Antonio Piro e Federico Giusti del sindacato generale di base per saperne di più sui contratti appena siglatiContratti: non è oro tutto ciò che luccica. Cosa non vi convince? Nella busta paga di Giugno troveremo gli arretrati contrattuali, 9 anni senza rinnovi e senza aumenti. Sono mesi che migliaia di lavoratori e lavoratrici attendono il momento della erogazione in busta paga, siamo andati per le lunghe anche perché una ventina di pagine della intesa sono state riscritte su espressa indicazione del Governo e dall'Aran e badate bene che la loro riscrittura non è stata positiva. Abbiamo buste paga basse,...
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Ispettorato del lavoro e INPS: perché' non comunicano?

Ispettorato del lavoro e INPS: perché' non comunicano?
Per quale ragione l’Ispettorato del lavoro non può avere libero accesso alle banche dati dell’Inps come accade al contrario nel caso dell'Inail? Non siamo in presenza di un corto circuito che dimostra il fallimento dell’Ispettorato nazionale previsto dalla Legge 149/2015 e già in funzione da due anni?In molti avevano rivolto critiche a questo Ispettorato nazionale che in teoria avrebbe dovuto coordinare le attività di Inail, Ministero e Inps, avevamo parlato di depotenziamento della lotta contro gli infortuni e gli incidenti sul lavoroLa presenza di banche dati accessibili e comunicanti dovrebbe essere l'ABC ma così non èNel frattempo registriamo invece il controllo...
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Il nuovo libro bianco all'insegna di industria 4.0: pochi ne parlano, ma sta per arrivare

Il nuovo libro bianco all'insegna di industria 4.0: pochi ne parlano, ma sta per arrivare
Tutte le mansioni sono esigibili: quanto tempo manca ancora da quando ci imporranno, in calce al contratto individuale di lavoro, queste condizioni capestro? L'Italia è un paese senza mobilità sociale, con regole troppo rigide e legislazioni del lavoro che non permettono il ricorso alla flessibilità.  Non sono parole nostre ma vengono pronunciate ormai indistintamente da padroni, sindacalisti, apologeti del quinto stato come se il concetto di flessibilità fosse portatore di diritti e salario, come se la mobilità sociale non venisse determinata dal potere di acquisto dei salari e dalle opportunità di accedere, parliamo delle classi sociali meno abbienti, a percorsi universitari...
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L'industria e la crisi

L'industria e la crisi
Dopo ben dodici anni, i dati statistici parlano di una crisi apparentemente superata con il ritorno della produzione industriale italiana ai livelli antecedenti a quelli del 2008 Prendiamo per buoni i dati riportati da Il sole 24 Ore che parlano del biennio 2018 \ 2019 con la produzione in aumento insieme all'export, una crescita pari al 3%. Il vero problema è che l'Italia ha molte esportazioni verso paesi come l'Iran contro cui tuona Trump minacciando boicottaggi di varia natura, per non parlare poi della minaccia dei dazi Usa, per questo i dati positivi potrebbero presto scontrarsi con le decisioni assunte in...
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Ricerca e formazione in Italia

Ricerca e formazione in Italia

I ritardi dell'Italia in materia di formazione, ricerca e tecnologia sono sono sempre piu' evidenti e per ritardi non intendiamo ristrette elites richieste dalle università estere, pensiamo piuttosto allo stato della ricerca pubblica, a quanto investiamo in materia di formazione sia nei centri per l'impiego che nelle imprese private.L'ennesimo allarme arriva da Industria 4.0, dalla parte nevralgica degli interessi capitalistici.Un rapporto di recente pubblicazione, l'annuale rapporto Excelsior ( "Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior")  (rimandiamo  per completezza al loro sito che offre ampie letture di dati statistici e ricerche di vario genere http://excelsior.unioncamere.net/),  descrive impietosamente i ritardi del nostro sistema di formazione, dimostra...
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Contro gli assassini sul lavoro rivendichiamo il diritto alla vita!

Contro gli assassini sul lavoro rivendichiamo il diritto alla vita!
I padroni ci fanno la guerra, gli economisti li giustificano, il palazzo se ne infischia: lottiamo insieme per sopravvivere Matteo aveva 19 anni, stava lavorando nella ditta di famiglia, in subappalto per Fincantieri a Monfalcone. E’ stato assassinato da un carico di cemento di 700 kg sotto gli occhi del padre e del fratello maggiore. Aveva una vita davanti, ma tutto si è fermato in giorno di primavera in un cantiere navale. Domani Matteo sarà solo un numero in più tra le vittime della guerra non dichiarata che in Italia da anni viene combattuta nei cantieri edili e navali, nelle fabbriche, nella campagne...
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I rider? Per i padroni non sono obbligati a lavorare. Allora di cosa vivono?

I rider? Per i padroni non sono obbligati a lavorare. Allora di cosa vivono?
Stanno uscendo varie letture della sentenza sul caso Foodora ma tra tutte ve ne è una veramente singolare per la quale i rider non sarebbero lavoratori subordinati perché nessuno li obbliga a fare le consegne. Allora di cosa dovrebbero vivere senza effettuare consegne? Non è la prima volta che accade, anni fa ci fu una vertenza analoga per i pony express, per i padroni è una libera scelta  quella dei rider, non importa la soggezione economica alla impresa o il fatto che ci sia una piattaforma digitale che svolge la funzione padronale, nulla giustificherebbe la natura subordinata del rapporto di lavoro. Chi...
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Licenziare per i profitti? È possibile e "lecito"

Licenziare per i profitti? È possibile e "lecito"
Ne avevamo parlato mesi fa, il licenziamento può avvenire anche solo adducendo la motivazione che l'azienda vuole accrescere i profitti. Ci sembra un’autentica beffa ammettere che il giustificato motivo oggettivo può esserci non solo la riorganizzazione aziendale ma anche al superamento di congiunture di mercato sfavorevoli. Fino ad oggi il licenziamento poteva avvenire in presenza di  crisi d’impresa, oggi invece si potrà licenziare per garantire la «migliore efficienza gestionale o produttiva», o per l' «incremento della redditività d’impresa». Ormai non solo i diritti ma la nostra fonte di sopravvivenza, il lavoro, diventa una variabile dipendente dai profitti di impresa,  non sappiamo...
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Mi riconosci? Sono un professionista dei beni culturali (Pisa)

Mi riconosci? Sono un professionista dei beni culturali (Pisa)
Si è tenuta a Pisa nel weekend di fine Aprile, la seconda assemblea nazionale della campagna “Mi Riconosci? Sono un professionista dei beni culturali”. L'assemblea è stata ospitata nei locali del Polo F presso il Dipartimento di Ingegneria a Pisa, un luogo non casuale perché gran parte dei professionisti dei beni culturali arrivano dal mondo universitario.Una giornata particolarmente intensa, discussioni serrate alla presenza di una cinquantina di "professionisti", tra uomini e donne, addetti ai lavori e non, per discutere collettivamente della situazione dei temi che riguardano (e affliggono) il settore dei beni culturali in Italia.La giornata ha vissuto principalmente su due...
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Di quale occupazione stiamo parlando?

Di quale occupazione stiamo parlando?
Se i dati statistici fossero inappuntabili non sarebbero considerati come lavoratori occupati chi per pochi giorni l'anno presta una qualche attività lavorativa.  Se guardate i siti vi accorgerete di sapere tutto sul trattamento dei dati, sulla riservatezza, ma ben poco sul metodo di ricerca e di raccolta dati, occupato è colui che nella settimana antecedente alla rilevazione risulta avere lavorato almeno una ora. Basta ciò per capire che ogni rilevazione attesterà un numero di occupati decisamente maggiore di quanti siano realmente a lavoro. Ma quanti sono gli occupati che possono vantare un contratto a tempo indeterminato? E quanti coloro che hanno...
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Primo maggio di festa o di lotta?

Primo maggio di festa o di lotta? - Lotta Continua
Di ragioni per cui festeggiare ne abbiamo ben poche, numerosi invece sono i motivi per indignarsi e lottare. Ma di lotte in giro ne vediamo ben poche, istanze frammentate e scollegate tra di loro, vertenze aziendali legate alla chiusura della produzione, presidi e picchetti contro i licenziamenti. Mentre scriviamo apprendiamo del licenziamento di due delegati nella Sda appartenenti al Sindacato Generale di Base. Anche quest' anno non mancheranno manifestazioni del 1° Maggio, a Bologna, a Roma, a Milano, a Taranto dove all'Ilva è stata sospesa la trattativa per la volontà della nuova società di ridurre salari e organici aziendali. Ma tutte queste manifestazioni...
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Nuovo attacco al diritto di sciopero: c’è chi dice no!

Nuovo attacco al diritto di sciopero: c’è chi dice no! - Lotta Continua
Il prossimo esecutivo è sempre più convinto di inserire tra le priorità l'ennesima regolamentazione del diritto di sciopero e a prescindere da chi effettivamente governerà il paese siamo certi che i lavoratori saranno sotto assedio.Nei servizi pubblici essenziali l’indizione di uno sciopero che non preveda l’osservanza di preavviso darà adito al Prefetto di emanare l'ordinanza di precettazione imponendo così ai lavoratori in sciopero l'obbligo di lavorare e non solo in alcune fasce orarie ma in tutti i turni previsti.L'ordinanza prefettizia potrà avvenire anche senza avere espletato la procedura di raffreddamento come prevede la 146\90.Il Consiglio di Stato, con la sentenza 2471\18, interviene in...
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Coniugare vita e lavoro? Non come vorrebbero i padroni

Coniugare vita e lavoro? Non come vorrebbero i padroni
Da mesi va avanti la campagna dei padroni mirante a convincerci che lo scambio tra salario e welfare converrebbe ai lavoratori e alle lavoratrici. Ma quello di cui noi abbiamo bisogno è ben altro, ossia salari adeguati al costo della vita, reddito e un welfare universale capace di erogare servizi reali. Il ritornello ricorrente è quello che vorrebbe convincerci che si spende troppo per le pensioni, eppure le pensioni del futuro sono da fame e probabilmente molti e molte non arriveranno neppure a fine mese. Si spende tanto in previdenza ma si spende sempre meno per il welfare, si vuole far passare...
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Rei, lavoro o salario minimo?

Rei, lavoro o salario minimo?
Hanno ragione quanti scrivono e dicono che a prescindere dalla composizione del prossimo governo, è scontato il rafforzamento del Reddito di inclusione (Rei) come misura atta a contrastare la dilagante e crescente miseria. La forbice si va allargando, parliamo delle differenze tra quanti detengono una ricchezza in aumento e chi invece ha sempre maggiore difficoltà ad arrivare in fondo al mese.  Il Rei ha sostituito il vecchio Sostegno per l’inclusione attiva (Sia) ma le cose non sono cambiate e i soldi continuano a mancare solo per garantire un reddito (o un sussidio?!) ai circa 4.7 milioni di uomini e donne che...
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Vertenza Foodora: tra riders e tentativi di normalizzazione

Vertenza Foodora - Lotta Continua
Siamo in attesa di conoscere gli esiti della prima assemblea nazionale tenutasi a Bologna lo scorso fine settimana ma anche di leggere la sentenza con la quale il Tribunale di Torino ha respinto il ricorso di sei rider licenziati dopo uno sciopero del 2016. Sicuramente questa sentenza sfavorevole farà giurisprudenza e se un lavoro improntato al massimo sfruttamento viene giudicato legittimo, lo sfruttamento non potrà che rafforzarsi ed estendersi. Un fatto di grande importanza la nascita di un coordinamento nazionale ma già si stanno avvicinando interessati osservatori nell'ottica di non contestare la natura delle piattaforme. Dopo la sentenza di Torino, che...
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Destabilizzazione, un'arte americana

Destabilizzazione, un'arte americana
Il Medio Oriente, ormai da decenni terra in perenne conflitto a causa delle molteplici linee di frattura intere (in primis quelle religiose) e degli interessi geopolitici internazionali, sta diventando dal 2015 ulteriore terreno di scontro fra l'espansionismo della Nato e dei suoi alleati medio orientali (Israele e le Petromonarchie del Golfo) e le aspirazioni della Russia di Putin di riacquisire lo status perduto di superpotenza mondiale, tramite la difesa del suo ultimo alleato nella regione: la Siria di Assad. All'interno di questo scontro che sta gradualmente estendendo il suo raggio d'azione (dall'Europa dell'Est al Medio Oriente, dall'Estremo Oriente all'America Latina) risulta...
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Negozi aperti per Pasqua e Natale: boicottare per costruire un nuovo modello contrattuale e di consumo

Negozi aperti per Pasqua e Natale
E' doveroso solidarizzare con chi sciopera in occasione delle aperture dei negozi\centri commerciali (Natale,1 Maggio, Pasqua e Pasquetta, 25 aprile o Ferragosto) non dimenticando tuttavia che i contratti nazionali siglati da cgil cisl uil hanno spianato la strada a rendere obbligatorio , o quasi, il lavoro in ogni giorno dell'anno. Chi oggi, a ragione, sciopera, non sempre ha memoria dei danni recati ai lavoratori da contratti e accordi che prima hanno avallato l'apertura con personale volontario lasciando alla grande distribuzione  campo libero nel pretendere le prestazioni lavorative in questi giorni.Ci auguriamo che le forze politiche che hanno criticato le aperture nei...
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