Una questione molto meridionale

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di Cre­scen­zo Invi­go­ri­to

Chi vor­reb­be risol­ve­re la que­stio­ne meri­dio­na­le? Pro­prio nes­su­no, ve lo dico io. E se al par­la­men­to arri­va qual­che depu­ta­to del sud che ha una mez­za idea per risol­ver­la, ci sono mil­le mez­zi coer­ci­ti­vi affin­ché si tol­ga pre­sto que­sto pen­sie­ro.

Spes­so mi doman­do addi­rit­tu­ra, com’è sta­to pos­si­bi­le in un mara­sma che tut­to pen­sa fuor­ché alla buo­na poli­ti­ca (poli­ti­ca= dal gre­co “arte di gover­na­re”), quel­la per la gen­te che ogni tan­to sia nato un uomo con buo­ni pro­po­si­ti poli­ti­ci che è anda­to fino in fon­do e restan­do sul­le sue con­vin­zio­ni, sba­glian­do pure qual­che vol­ta. Uomo di altri tem­pi? No, solo uomo one­sto. E ce ne sono sta­ti, indi­pen­den­te­men­te dal colo­re poli­ti­co. Pen­so a La Pira, Per­ti­ni, e pochi altri.

È ora­mi con­so­li­da­to che il disa­gio, la mise­ria, la dispe­ra­zio­ne di noi meri­dio­na­li, deve esse­re sen­za fine, ele­men­ti con cui con­vi­via­mo da seco­li e per­ciò svi­lup­pa­ta quell’arte di arran­giar­si che in nes­sun pae­se del mon­do esi­ste.

E allo­ra dob­bia­mo aspet­ta­re la nasci­ta di un uomo nuo­vo, di una spe­cie di mes­sia. Dob­bia­mo spe­ra­re che un nuo­vo sper­ma­to­zoo rie­sca a cen­tra­re l’obiettivo pri­ma­rio del par­la­men­to, maga­ri nato dal popo­lo e che sap­pia le vere esi­gen­ze del popo­lo, ammes­so che un uomo del popo­lo rie­sca ad anda­re in par­la­men­to, visto il pedi­gree dei nostri par­la­men­ta­ri di oggi e recen­ti. Gen­te di fami­glia già poten­te, pon­ti fra i loro affa­ri e quel­li del­le gran­di lob­by e impre­se. Gen­te di destra, come mol­tis­si­ma gen­te di cosid­det­ta sini­stra.

Ma stu­dia­to a tavo­li­no, il disa­gio meri­dio­na­le è meglio che con­ti­nui, per ren­de­re schia­vi del lavo­ro i ter­ro­ni che dan­no brac­cia alle azien­de del nord, oppu­re arruo­lar­li nel­le for­ze di poli­zia con sti­pen­di da fame. Tan­to se in un’operazione muo­re un ter­ro­ne, subi­to ne vie­ne sosti­tui­to da un altro

La volon­tà quin­di a mio avvi­so, è quel­la di non risol­ver­la, e d’altronde uno sta­to che è sta­to sem­pre “poli­ti­ciz­za­to” nel­le deci­sio­ni, da for­ze occul­te che l’hanno sem­pre mano­vra­to, come P2 e orga­niz­za­zio­ni cri­mi­na­li a brac­cet­to con gli ono­re­vo­li, come può impie­to­sir­si dei pro­pri figli che stra­sci­ca­no inve­ce di vive­re degna­men­te e che diven­ta car­ne da macel­lo da impie­ga­re nei più feten­ti lavo­ri? O anco­ra, come può addi­rit­tu­ra pen­sa­re di acco­glie­re e assi­ste­re la per­so­na “uma­na” che arri­va su una zat­te­ra dal Medi­ter­ra­neo? Uno sta­to non dovreb­be ave­re pre­mu­ra di sol­le­va­re gli indi­gen­ti, e di qual­sia­si colo­re sia­no?

Ne ave­va addi­rit­tu­ra tene­rez­za per i pove­ri, Pepe Muji­ca, per­ché dal popo­lo veni­va e ne capi­va le esi­gen­ze, ma soprat­tut­to ce l’ha fat­ta ad arri­va­re a capo del suo sta­to. Il pre­si­den­te pove­ro che non ha mai appro­fit­ta­to dei pri­vi­le­gi del pre­si­den­te del­la repub­bli­ca (stia­mo par­lan­do di quel­la uru­gua­ia­na), un pre­si­den­te che se ita­lia­no, si che avreb­be volu­to risol­ve­re la que­stio­ne meri­dio­na­le, e l’avrebbe fat­to con il suo mez­zo pri­ma­rio: l’onestà. L’onesta ver­so sé stes­si di non appro­fit­ta­re di un ric­co sti­pen­dio e dei tan­ti pri­vi­le­gi e bene­fi­ci riser­va­ti soprat­tut­to al pre­si­den­te e ai par­la­men­ta­ri “ono­re­vo­li” ita­lia­ni. Ma una per­so­na in Ita­lia come Muji­ca è anco­ra un sogno. Allo­ra io vedo che par­la­no come il popo­lo, solo alcu­ni movi­men­tuc­ci defram­men­ta­ti di sini­stra, alcu­ni più estre­mi (ma sen­za vio­len­za), ed altri più vici­ni ai par­ti­ti o sin­da­ca­ti cano­ni­ci di quel­la sini­stra che vor­reb­be anco­ra sen­tir­si chia­ma­re tale. Ma con tut­to l’impegno, non vedo gran­di spe­ran­ze affin­ché rea­liz­zi­no qual­co­sa, per­ché appun­to ognu­no va per il suo ver­so sen­za for­ma­re una for­za di unio­ne che con­tra­sti o por­ti al par­la­men­to una sua dele­ga­zio­ne, per­ché rap­pre­sen­ti un vasto nume­ro di per­so­ne. Ognu­no di que­sti rispet­ta­bi­lis­si­mi movi­men­ti, resta chiu­so nel suo cre­do, ma a cre­sce­re insie­me agli altri, man­co a pen­sar­ci (ci ho pro­va­to a far­li dia­lo­ga­re, ma sen­za risul­ta­to).

Come dire, ognu­no che aspet­ta nel suo luo­go anche da 40 anni, che la sua idea for­se dav­ve­ro irrea­liz­za­bi­le, diven­ti rea­le, e non voglio­no cono­sce­re quel­li del movi­men­to vici­no per que­stio­ne di orgo­glio, e allo­ra aspet­ta­no anco­ra come comu­ni­sti sedu­ti ai ban­chi dell’asilo.

E allo­ra che dire, aspet­tia­mo altri 40 anni, e se la que­stio­ne meri­dio­na­le non è sta­ta anco­ra risol­ta da seco­li, che vor­re­te che sia­no anco­ra 40 anni da aspet­ta­re?

 

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Redazione di Lotta Continua
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