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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

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16 Dicembre: bene lo sciopero generale purché non serva a illudere e poi svendere i lavoratori e le lavoratrici

sciopero-25-marzo

Pochi giorni fa, ad un presidio contro i licenziamenti di delegati Filcams, attivisti della Cgil chiedevano la ragione per la quale il sindacalismo di base non fosse presente alle iniziative promosse dal loro sindacato. A guardare bene rappresentanti del sindacato di base erano in piazza anche senza bandiere perchè la solidarietà resta uno strumento unificante e necessario per il movimento operaio.

Non spetta a noi rispondere per conto dei sindacati di base che tuttavia hanno deciso, in ordine sparso e in autonomia di non partecipare o aderire, con svariate modalità, allo sciopero del 16 dicembre.

Lo sciopero generale è sempre un atto di resistenza e di opposizione che va incoraggiato e sostenuto.

Tuttavia dietro a questo sciopero, tardivo, si intrecciano innumerevoli ragionamenti, non ultimo il diniego del Governo Draghi di accogliere anche solo parte delle proposte in materia fiscale e previdenziale presentate da Cgil Cisl Uil. E il diniego era chiaro da mesi, basterebbe ricordare che prima della presentazione italiana la manovra di Bilancio aveva ricevuto l'assenso da Bruxelles.

La Cgil dovrebbe spiegare, non tanto a noi ma ai suoi iscritti e alla forza lavoro, come sia possibile tornare ai tavoli ministeriali insieme alla Cisl che questo sciopero lo ha scientemente boicottato, dovrebbero almeno motivare la ragione per la quale in questi mesi sia stato proprio il sindacato a sostenere il Governo Draghi come dimostrano le intese sul ripristino dei licenziamenti collettivi e degli sfratti esecutivi.

E sempre la Cgil dovrebbe spiegare come sia possibile sottoscrivere gli accordi nella Pubblica amministrazione con irrisori aumenti del tabellare e il rafforzamento del welfare previdenziale (sanità e previdenza integrativa) quando invece la sanità pubblica avrebbe bisogno di assunzioni in deroga ai tetti di spesa, quei tetti imposti dalla Bce e mai contrastati da Landini.

Quando si parla di sciopero per la giustizia rischiamo sempre di essere tanto fumosi quanto astratti, infatti cosa è giusto oggi? Esiste una idea di giustizia accompagnata da pratiche conseguenti per affermare non principi astratti ma condizioni materiali di miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro? a ben guardare la pratica degli ultimi 40 anni di Cgil Cisl Uil non è così..

E' giusta una legge previdenziale che  tra qualche lustro ci manderà in pensione a 70 anni?

E' giusto che il sindacato si faccia promotore della previdenza integrativa per compensare la perdita di acquisto degli assegni previdenziali determinata dal calcolo contributivo?

E' giusto rinunciare al proprio Tfr per accrescere l'importo della pensione

E' giusto non impugnare i licenziamenti e le sanzioni inflitte ai propri delegati ricorrendo all'art 28 dello Statuto dei lavoratori che vieta i comportamenti anti sindacali?

E' giusta una riforma fiscale che diminuisce le aliquote fiscali invece di accrescerle perseverando con le politiche neoliberiste? E potrà bastare la proposta, respinta, di una tassa di scopo sopra 75 mila euro accettando di fatto la diminuzione delle aliquote?

E' giusto il pareggio di bilancio in Costituzione?

E' giusto l'obbligo di fedeltà aziendale che consente ai datori di lavoro il licenziamento di lavoratori e delegati scomodi e combattivi?

E' forse giusto penalizzare le giovani generazioni attraverso contratti di apprendistato pagati una miseria

Sono forse giusti i salari da fame determinati anche dai contratti siglati da Cgil Cisl Uil che remano contro il salario minimo?

E' forse giusto parlare di lavoro di qualità quando si afferma la libertà assoluta del subappalto e in molti contratti la committenza è libera di inserire clausole di gradimento del personale in appalto?

E' forse giusto non rivendicare tamponi gratuiti a carico del datore di lavoro e dello Stato per tracciare e combattere la pandemia?

E' forse giusto il Green pass e il perdurare dello stato di emergenza prorogato al 31 Marzo 2022?

E' giusto limitare la critica al Governo Draghi accusandolo di avere dimenticato troppe cose quando invece si muove scientemente a sostegno degli interessi forti dell'economia e della finanza?

E' giusto non avere scioperato quando la manovra finanziaria poteva essere avversata nel paese visto la imminenza della sua approvazione in Parlamento? 

E' forse giusto, per concludere, che questo sciopero sia funzionale a qualche accordo su previdenza, contratti e fisco che non cambi la sostanza delle cose e senza porre fine alle disuguaglianze alimentate dalla pandemia

Sono tutte domande meritevoli di risposte, per noi senza giustizia non potrà esserci nessuna pace.

Redazione di Lotta Continua

 

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