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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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I professionisti delle aggressioni ai lavoratori al servizio dei padroni

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I fatti si ripresentano a scadenza regolare da circa 1 anno, presidi e picchetti dei facchini assaliti da bande armate di mazze, tirapugni e taser con l'intento di cacciare via gli operai rimuovendo i blocchi alle merci. Sul sito del Sicobas e sui social le immagini di quanto accaduto nella notte tra Giovedi' 10 e Venerdi' 11 giugno, l'aggressione con il grave ferimento di un compagno.Società di sicurezza assoldate da aziende e multinazionali che ricorrono a picchiatori di professione, diversi dei quali noti per simpatie di estrema destra e con precedenti penali per aggressioni, manovalanza pagata da molte aziende per incutere...
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Nove morti sul lavoro in un solo giorno: la realtà è drammatica e fuori controllo!

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Giovedì 3 giugno: 9 lavoratori morti sul lavoro a fronte di una media che vede tre decessi al giorno. Poco importa che molte di queste morti sia “in itinere”, crescono a vista d'occhio gli infortuni, spesso mortali, verificatisi nel tragitto casa- lavoro, lavoro-casa. Colpa del traffico o del fato? Noi pensiamo che molti infortuni sul lavoro siano prodotti dalla stanchezza derivante da carichi di lavoro in continuo aumento, da orari impossibili, dalla mancanza di tempi di riposo tra un turno e l'altro, dal pendolarismo a cui sono costretti sempre più lavoratori e lavoratrici. Per conservare il lavoro si è costretti a percorrere decine...
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Smart o non smart? Chi ci guadagna e chi invece ci rimette.

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Se prima della pandemia i lavoratori\trici agili erano circa 600 mila in futuro saranno 5 milioni?Difficile dirlo, ad esempio nella Pubblica amministrazione nessuno aveva previsto il dietro front di tante amministrazioni che ormai destinano alla modalità agile solo una piccola parte del personale, soprattutto i soggetti fragili per i quali la presenza nei luoghi di lavoro rappresenterebbe un reale rischio per la salute e sicurezza.Prendiamo atto sia della infatuazione attorno allo smart ma anche della incapacità di tante amministrazioni di ripensare la macchina organizzativa con una parte dei dipendenti in smart rivendendo alla occorrenza anche i piani della performance, gli obiettivi...
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La disumanizzazione del lavoro: testimonianze

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La de-professionalizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici è un elemento sempre più presente nei luoghi produttivi con il manager, o dirigente che sia, a standardizzare le attività richieste piegandole a logiche disumanizzanti.Abbiamo provato a raccogliere alcune testimonianze per cogliere questo aspetto totalizzante e repressivo mirante a ridurre ai minimi termini l'autonomia e la libertà della forza lavoro, ad accrescerne lo sfruttamento ha quasi 60 anni, è una educatrice di lungo corso, lavora in un nido comunale negli ultimi anni sono arrivate alcune nuove figure, le coordinatrici pedagogiche che controllano tanto le strutture a gestione diretta quanto, almeno in teoria, quelle a convenzione....
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Cosa prendiamo e cosa diamo alla Ue?

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Tempo fa leggemmo un intervento di Daniel Gros che, in una intervista rilasciata a un importante quotidiano nazionale, ipotizzava la sospensione delle rate italiane a sostegno della Ue.Fatti due conti parliamo di 15 miliardi di euro all'anno che in un settennio arriverebbero a 105 miliardi. Ma per quanto suggestiva questa ipotesi, parliamo dei mancati trasferimenti italiani al bilancio Ue, avrebbe effetti insostenibili per la tenuta politica ed economica dell'Europa di Maastricht. Innanzitutto la mancata contribuzione italiana al bilancio europeo indebolirebbe il ruolo della Banca europea e della Germania e sancirebbe una sorta di politica fai da te a dimostrare la inutilità delle...
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Appalti al ribasso in nome della ripartenza. E i sindacati?

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Ripristino dei licenziamenti collettivi, appalti al ribasso con l'aggiudicazione alla offerta più bassa, rimozione di ogni tetto al subappalto, sono queste le imminenti decisioni del Governo che dovranno essere messe nero su bianco nei prossimi giorni con il passaggio del Decreto Sostegni al Consiglio dei Ministri.Can che abbaia non morde, sono trascorsi mesi nei quali i sindacati rappresentativi hanno sostenuto il Governo salvo poi scoprire la natura padronale dell'esecutivo Draghi. Pensavano di potere scendere a patti con un Governo che risponde direttamente alla Bce, hanno scambiato il Recovery con la riedizione dello stato sociale, la promessa di concertare politiche industriale con...
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Il Governo del massimo ribasso? Semplificare significa deregolamentare abbattendo tutele collettive. Continua la riduzione del costo del lavoro.

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Da tempo mettiamo in guardia lavoratori e lavoratrici sull'operato del Governo in materia di appalti, nessun intervento legislativo è avvenuto per impedire alle aziende, anche in tempi di pandemia, di bandire gare al ribasso con perdita occupazione, retributiva e contributiva. La salvaguardia dei posti di lavoro e il miglioramento delle condizioni di vita di quanti operano negli appalti dovrebbe rappresentare una priorità per il Governo che invece mostra ben altra attenzione alle richieste padronali che invocano procedure semplificate e riduzione ulteriore del costo della manodopera.Da giorni si parla della liberalizzazione del subappalto con il ritorno della regola del massimo ribasso per aggiudicare...
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Disuguaglianze e miseria nel mondo del lavoro. Ma il reddito di inclusione?

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Il Governo Draghi è stato di parola e ha deciso di non allargare la platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza che va invece verso il progressivo ridimensionamento perché tra le indicazioni della Bce all'Italia ci sta proprio la riscrittura del welfare per favorire invece le cosiddette politiche attive del lavoro. Ma così facendo, cancellando il reddito di cittadinanza, si vanno ad escludere da ogni forma di reddito settori ampi della popolazione italiana.Il coronavirus ha accentuato le disuguaglianze anche all'interno del mondo del lavoro, disuguaglianze tra lavoratori a tempo determinato o precari e a tempo indeterminato, tra italiani e stranieri. Questi ultimi hanno...
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Resistere oggi per tornare presto all’attacco

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Come già avvenuto nel 2020 anche quest' anno il 25 Aprile e il 1° maggio non saranno possibili con iniziative di piazza partecipate e combattive se non parzialmente in alcune città come Milano. La pandemia è ancora in corso e in Italia le vaccinazioni sono indietro rispetto agli altri Paesi Ue, restano fuori dalla immunità di massa non solo soggetti fragili, ma lavoratori, lavoratrici, studenti e studentesse, cioè la stragrande maggioranza della popolazione.Molti lavoratori che operano in luoghi pubblici sono rimasti ad oggi fuori dalle vaccinazioni. Un autentico caos derivante non solo dalla penuria delle dosi vaccinali, ma anche dall'ignavia dei governi...
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Appello: Solidarietà al popolo colombiano, allo sciopero generale, basta con la violenza.

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Noi Delegati e Delegate, lavoratori e lavoratrici, esprimiamo la più sentita solidarietà e vicinanza al popolo colombiano, agli studenti e alle studentesse, lavoratori e lavoratrici che in questi giorni stanno lottando contro le riforme del Governo di Ivan Duque ma anche contro il clima di intimidazione e violenza costante nei confronti delle comunità e dei leaders sociali e sindacali. Le manifestazioni in corso e lo sciopero generale contro le riforme fiscali ci dimostrano che il popolo colombiano mostra ancora una volta determinazione e gran voglia di cambiamento. Una volontà così forte da costringere il Governo ad utilizzare nuovamente le forze militari...
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Postdemocrazia?

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 Quando parliamo di neoliberismo si fa riferimento ad alcuni cambiamenti che hanno influenzato il pensiero unico del mercato e gli stessi meccanismi di funzionamento della democrazia borghese.Studiare la genesi del liberismo aiuta anche a muoversi dentro gli ambiti sociali e sindacali, per questo proviamo a fare una sintesi, forse fin troppo schematica, per aggiornare costantemente la nostra cassetta degli attrezzipluralismo democratico o lobby? da 40 anni a questa parte, con la nascita del sistema maggioritario e della divina governamentalità per influenzare le scelte degli opposti schieramenti politici. Negli Usa le multinazionali hanno costruito un sistema ramificato di lobby che indistintamente sostengono candidati...
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La crisi del capitale e le prospettive sindacali: intervento di Fabio Scolari della Cub al dibattito organizzato la Lotta Continua Pisa

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Dopo il quadro generale che ci ha offerto Pietro [Basso], il mio tentativo potrebbe essere quello di provare a riassumere una serie di aspetti su cui la CUB ha iniziato a lavorare ed a riflettere da qualche anno a questa parte e che sono stati approfonditi con giornate di studio o cicli seminariali più specifici. Per questo motivo, cercherò di strutturare il mio intervento, anche a fronte della varietà delle questioni da affrontare, in una serie di punti in modo tale da essere, allo stesso tempo, schematico e completo.1) In primo luogo, secondo me occorre partire dal dire che la crisi...
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Draghi presenta il PNRR: io sono io e voi non siete un ca**o.

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#nonèilnostropianoCome avevamo previsto, con l’insediamento del governo Draghi si è consumato definitivamente il passaggio a una forma di governo che potremmo definire tranquillamente “post-democrazia”. Il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, redatto in gran segreto dai super tecnici, è stato presentato all’accozzaglia politica che sostiene il Governo con un’unica scelta: prendere o lasciare.Con buona pace dei soloni della “Costituzione più bella del mondo”, ai prossimi governi è stata lasciata la “libertà” di muoversi dentro dei paletti molto rigidi, che sono quelli imposti dalle leggi della "merce". Come diceva già il sociologo Max Weber (che non era certo marxista), siamo in...
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Il modello di sviluppo consumista

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Il bisogno del denaro è il vero bisogno prodotto dall'economia politica (K. Marx, Manoscritti economico-filosofici del 1844, Einaudi, Torino 1949 p. 127). Viviamo in un mondo di desideri indotti, in un mondo descritto e forse inventato dalla scienza che lo descrive: la scienza che annovera la "creazione del bisogno" fra i capisaldi teorici del marketing. Il surriscaldamento globale, l'avvelenamento delle falde acquifere, l'inquinamento da micro-plastiche dei mari sono tutte conseguenze del sistema di riproduzione capitalistico, della globalizzazione dell'economia che ha fatto astrazione delle differenze culturali specifiche dei popoli della terra e che ha mercificato ogni aspetto della vita. Se l'avere prevale...
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Il pensiero unico del merito e della performance

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Nell'accordo tra Ministro della Pubblica amministrazione e Sindacati si evince il rafforzamento della performance che negli anni è servita alla discrezionale distribuzione del salario accessorio ma assai poco al miglioramento e all'accrescimento delle prestazioni rese da uffici e servizi.Il cosiddetto merito sta alla base di concezioni filosofiche consolidate secondo le quali l'erogazione del salario deve essere diseguale a seconda delle prestazioni rese dai singoli.Che, nel corso del tempo, il merito presunto sia servito per dividere la forza lavoro e metterla in stupida competizione per avere porzioni di salario che spetterebbero di diritto è cosa risaputa, se poi cediamo alla logica della...
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Il Covid e i padroni sanciscono la fine del decreto dignità. I provvedimenti governativi

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All'ordine del giorno dell'agenda governativa le questioni inerenti il lavoro e come già detto andremo verso il rafforzamento della precarietà lavorativa e esistenziale. Che il “decreto Dignità” non fosse la soluzione di tutti i problemi era scontato ma almeno era riuscito a contenere il ricorso ai tempi determinati che rappresentano la voce principale dei nuovi posti di lavoro. Una legge non a caso avversata dalle associazioni datoriali e da numerosi partiti, della attuale e vecchia maggioranza, che facevano loro le critiche padronali. Oggi invece di rimuovere le regole che impediscono assunzioni stabili in deroga ai tetti di spesa si pensa solo a favorire i tempi...
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Colpevoli di lottare! Solidarietà agli operai Si Cobas di Piacenza.

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Cambia il colore dei governi, ma non cambiano le politiche repressive e di controllo sociale contro chi lotta e non si piega.Tutto l’ampio ventaglio delle misure repressive e di intimidazione possibili viene messo in campo per fermare le lotte: cariche ai picchetti, denunce, arresti domiciliari, fogli di via, provvedimenti cautelari, operazioni di polizia con perquisizioni delle abitazioni e sequestro di telefonini e computer, procedimenti di revoca dei permessi di soggiorno. Non manca la repressione economica con multe per complessive migliaia di euro per assembramenti davanti al proprio posto di lavoro: gli assembramenti sul lavoro sono consentiti, fuori dai cancelli sono un...
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Intervista ai delegati della Cub negli aeroporti di Pisa sulla crisi aeroportuale

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a cura della redazione Pisana di Lotta ContinuaAbbiamo intervistato Federico e Darius, sindacalisti della Cub di Pisa in merito alla crisi aeroportualeD. Il 25 febbraio una delegazione della Cub è stata ricevuta dal Prefetto, di cosa si è parlato?Era la giornata di mobilitazione nazionale indetta dalla Cub per rivendicare ammortizzatori sociali nuovi e migliori, destinati a tutti i lavoratori colpiti dalla crisi, a livello locale abbiamo focalizzato l'attenzione sulla situazione aeroportuale senza dimenticare la necessità di estendere a tutto il 2021 il divieto di licenziamenti collettivi visto che il termine di fine Marzo è alle porte e su una eventuale proroga il...
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Il diktat padronale in materia di lavoro

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Al Governo stanno discutendo del nostro futuro e i sindacati firmatari di contratto stanno zitti e buoni.Nell'agenda di Draghi gli argomenti da trattare sono a tutti noti: dal blocco dei licenziamenti al recupero delle vaccinazioni in grave ritardo, dai fondi europei al fisco e alla Pubblica amministrazione.Il punto della situazione non lo fanno i lavoratori ma i padroni, come si legge su “Il Sole 24 ore”, con una intervista al presidente di Confindustria che detta le linee al nuovo Esecutivo.Sul blocco dei licenziamenti la posizione è chiara, andava bene un anno fa ma oggi rappresenterebbe un grave ostacolo per le imprese...
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La Mobilità sociale non esiste

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 La mobilità sociale oggi non esiste e nei 40 anni neoliberisti si è praticamente arrestata se solo il 12 % dei figli di genitori poco istruiti arriva alla laurea.Fino alla fine degli anni Ottanta l'accesso all'istruzione universitaria era sicuramente più accessibile poi sono arrivati i numeri chiusi, le frequenze obbligatorie, l'aumento dei costi di iscrizione e per molte famiglie i coti sono diventati inaccessibili.Contemporaneamente si faceva strada l'idea che l'istruzione non fosse uno strumento di mobilità sociale con la retorica della straordinaria bellezza autoregolativa del mercato.Non a caso il Governo Draghi ha capito che la riduzione del numero dei laureati rappresenti un problema...
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