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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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Confindustria batte cassa. I contratti “rivoluzionari” che vuole Bonomi.

confin
 Il Governo non ha ancora sciolto i nodi dirimenti per il paese, lo dice Confindustria affidando al Presidente Bonomi il compito di lanciare un messaggio all'Esecutivo attraverso una intervista al quotidiano padronale.Giorni fa scrivevamo che i ritardi nel rinnovo dei contratti erano legati a due fattori: da una parte il mancato stanziamento di fondi da parte del Governo per i 3 milioni di dipendenti pubblici, dall'altra le richieste di Confindustria che prima di sottoscrivere accordi e intese avanzano richieste ben precise. Bonomi dice di non essere contrario al rinnovo dei contratti scaduti e riguardanti milioni di lavoratrici e lavoratori ma solo che...
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Il gioco si a duro: allungati i tempi per il rinnovo dei contratti

contratti
Se l'obiettivo dei sindacati maggiormente rappresentati è la firma dei contratti nazionali in tempi rapidi sarà bene che cambino idea rivedendo la assurda idea che la pace sociale e la mancata opposizione alle decisioni Governative abbiano una merce di scambio favorevole per lavoratori e lavoratrici. Non parliamo solo dei 3 milioni di dipendenti pubblici ma dei comparti del settore privato dove alcuni rinnovi arriveranno comunque con tanti anni di ritardo rispetto alla scadenza naturale. Manca il budget per il rinnovo del settore pubblico ma non esiste soprattutto volontà delle associazioni datoriali di sottoscrivere intese prima di avere avuto dal Governo certezze sugli stanziamenti, sugli...
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Sulla situazione in Bielorussia. Intervista a lavoratori impegnati nelle lotte del pubblico e del privato.

bieloperai
D: I sindacati europei hanno preso posizione contro la repressione in Bielorussia. Non credete che sia una sponda alla Ue e alla Nato?La risposta è semplice: dobbiamo stare dalla parte dei lavoratori o di chi li reprime? Io non ho dubbi, poi possiamo anche riconoscere il carattere reazionario di certe primavere che hanno spianato la strada all'avvento di regimi autoritari e filo-occidentali oppure favorito la parcellizzazione di entità nazionali per sottostare ai voleri delle potenze occidentali che si sono spartite le aree di influenze e il controllo\sfruttamento delle risorse energetiche e non solo di quelle. Allo stesso tempo un parallelismo tra...
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Licenziamenti di ieri e di oggi. La scuola di Romiti.

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Cesare Romiti è stato un nemico della classe operaia. E’ stato, dopo Valletta, un esponente di punta che ha permesso alla Fiat di attuare una ristrutturazione che ha trasformato la più grande impresa metalmeccanica italiana in un polo finanziario che ha delocalizzato gran parte della produzione all’estero.Ricordarlo oggi come uno dei protagonisti della stagione politica ed economica degli anni 70 e 80 vuol dire esaltare il punto di vista dei padroni. Protagonista lo fu, ma della lotta antioperaia.Senza dimenticare che il falco Romiti riuscì nell’intento di espellere 61 avanguardie di lotta della Fiat. Con il silenzio-assenso del sindacato che in quegli...
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Nel Paese delle disuguaglianze, una sintesi.

disug
Nel corso dell’emergenza Covid abbiamo appurato che una quantità notevole di fondi sono stati destinati alle imprese che ne hanno fatto il solito uso furbesco.Eppure siamo il Paese con un’economia sommersa fra le più grandi d’Europa, che corrisponde a circa il 12% del Prodotto interno lordo. Sempre ammesso e non concesso che il PIL sia il solo indicatore a cui far riferimento per fotografare l’economia di un paese.Siamo un paese con un’elevata evasione fiscale che supera i 110 miliardi di euro l’anno. Siamo anche delle disuguaglianze: disuguaglianze sociali, disuguaglianze di genere, disuguaglianze fra territori.L’autonomia differenziata rischia di acuire queste disuguaglianze, accrescendo...
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A chi giova la pacificazione auspicata dal segretario della Cgil?

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“I lavoratori mantengano il loro posto di lavoro o sarà scontro sociale”, sono le parole pronunciate dal segretario della Cgil Landini nell’intervista concessa a La Repubblica del 6 agosto. Molte sono le contraddizioni  dei ragionamenti di Landini, vediamole insieme.Innanzitutto esprime un sostegno al recovery fund, per Landini non ci sono alternative. In realtà il segretario nulla dice sulle condizioni che sono alla base dell’intervento europeo che arriverà nel 2021 e che avrà comunque contropartite onerose. Parliamo della riforma del mercato del lavoro, dell’ulteriore intervento sulle pensioni, della riforma del welfare e del fatto che ci saranno precisi indirizzi sulla spesa pubblica.Secondo...
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Percorsi conflittuali per il diritto alla salute

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La esperienza dei comitati di salute pubblica rappresenta in fieri uno strumento importante per ricostruire percorsi conflittuali e aggregativi a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, per rivendicare concretamente il diritto alla salute e alla istruzioneCome abbattere le liste di attesa in sanità?Ci si accorge solo ora delle migliaia di cittadini che attendono da mesi esami e visite mediche, i ritardi sono spesso causa di malattie non curate che possono creare danni permanenti se non portare alla morte dei pazienti.Le lunghe liste di attesa sono la dimostrazione che non basta parlare di ritorno alla sanità pubblica che nel frattempo pubblica,...
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Assemblea dei lavoratori comunisti? Prevalgono gli orticelli

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Abbiamo partecipato ad una assemblea in rete dei lavoratori e delegati comunisti, alcuni di noi sono intervenuti e altri hanno preferito ascoltare e farsi una idea.La nostra impressione non è positiva, persistono atteggiamenti di chiusura e di sottovalutazione della realtà.Senza giri di parole pensiamo che prevarranno le logiche degli orticelli, ciascuna realtà comunista, piccola o grande che sia, e grandi realtà di questi tempi non ci sono, vuole avere le mani libere per scegliere alleanze e percorsi salvo poi rinfacciarsi successi e insuccessi.Non a caso molti hanno preferito non prendere posizione o lo hanno fatto per contestare l'operato altrui.Veniamo quindi ai fatti: l'autunno...
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Brevi note sull’uso di guardi private per reprimere gli scioperi

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Da qualche tempo registriamo il costante ricorso a guardie private davanti ai cancelli della logistica e il loro impiego diretto nello sgombero di presidi e blocchi contro i licenziamenti.Il ricorso a questi strumenti repressivi ci riporta indietro agli albori delle lotte contadine e operaie quando i padroni assoldavano guardie e squadracce per reprimere scioperi e lotte. E l'utilizzo delle squadre antisciopero dimostra che quando il gioco si fa duro sono sempre i padroni a ricorrere a una escalation di violenza, un po' come accaduto quando assoldavano i fascisti per assalire manifestazioni pacifiche di operai e contadini per poi dare fuoco alle sedi sindacali...
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La partita dell'autunno. Appunti per una assemblea di lavoratori e delegati comunisti

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La redazione di Lotta Continua ha partecipato a una assemblea on line per promuovere un incontro tra delegati e lavoratori comunisti da tenersi alla fine della stagione estiva.Senza perderci in analisi e valutazioni articolate vorremmo far pervenire un nostro contributo alla discussione e lo faremo, volutamente, per punti andando al sodo delle questioni Da anni i comunisti in forma organizzata sono fuori dal mondo del lavoro, chi ha provato a costruire cellule ha fallito non riuscendo a discernere il ruolo del sindacato da quello della politica, limitandosi magari a un ruolo di mera testimonianza.Non esiste da anni una lettura complessiva della contraddizione...
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Più le mandi giù meno potere di acquisto avrai. La crisi non la vogliamo pagare noi lavoratori e lavoratrici

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La crisi noi non vogliamo pagarla, abbiamo già perso potere di acquisto e di contrattazione. Ogni volta vengono imposti sacrifici alla forza lavoro per "salvare il paese" o "rilanciare l'economia"Dalla svolta dell'Eur a metà anni Settanta ad oggi abbiamo solo accumulato sconfitte con l'immancabile ruolo concertativo e subalterno dei sindacati cosiddetti rappresentativi, la classe lavoratrice si è adeguata e quanti hanno alzato la testa si sono visti recapitare procedimenti disciplinari, denunce, licenziamenti.Ribellarsi a questo stato di cose è indispensabile soprattutto oggi visto che con la  scusa della pandemia sono iniziate le grandi manovre padronali per abbassare il costo del lavoro, ridurre le...
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Piano Colao? No grazie! Favori alle imprese e attacco ai nostri salari

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Il piano Colao inizia chiedendo esplicitamente di scongiurare ripercussioni civili, penali ed economiche sulle aziende pubbliche e private per i contagi da Covid.Sul Piano Colao saranno necessari ulteriori approfondimenti ma fin da ora è evidente la finalità di questo lavoro, ad esempiola “sburocratizzazione” della pubblica amministrazione (ricorso allo smart working nell'ottica di disinnescare ogni elemento conflittuale e sindacale nel pubblico impiego)la idea di abolire il codice degli appalti per erodere ogni spazio di contrattazione della forza lavoro sfruttata e sottoposta a continue erosioni di salario e dirittila deregolamentazione dei contratti nazionali a favore del secondo livello di contrattazione e delle gabbie salariali.gli...
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Debito pubblico e lotta di classe nell'Unione Europea

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Giulio PalermoRicercatore di Economia politicaUniversità di Bresciahttps://giuliopalermo.jimdofree.com/La crisi da coronavirus ha colto di sorpresa l’Unione europea. Quest’ultima era ancora alle prese con la crisi del debito pubblico iniziata nel 2009 e con un sistema bancario molto esposto su questo fronte. Nel campo dell’economia reale, poi, diversi paesi erano in recessione e, nonostante i livelli favorevoli dei tassi d’interesse, gli investimenti rimanevano compressi dalle basse aspettative di crescita e dalle difficili situazioni patrimoniali delle imprese. Sul mercato del lavoro, l’arretramento sul fronte dei salari e dei diritti, in un contesto di precarietà diffusa, non ha affatto stimolato la crescita — come promesso...
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Per non subire e pagare la crisi. Interviste

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Abbiamo intervistato alcuni delegati sindacali che in queste settimane hanno provato a ricostruire percorsi all'insegna del conflitto nei luoghi di lavoro. Alcune riflessioni utili per ripartire insieme e senza cedimenti alle logiche dell'unità tra padroni e produttori.D. Dopo tre mesi di pandemia cosa sta accadendo nei posti di lavoro?In questi tre mesi abbiamo toccato con mano che poco o nulla è cambiato, i responsabili dei disastri, dei contagi, di oltre 32 mila morti, stanno ottenendo la impunità tra circolari Inail e interventi ministeriali, le regole del pareggio di bilancio negli Enti locali restano al loro posto determinando contrazione della spesa per sanità,...
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In quale stato versa il padronato italiano? Per una fenomenologia di Confindustria

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Nella logica del confindustriale, la responsabilità nazionale e il suo interesse privato sono la stessa cosa. Lui non si ferma alla superficiale retorica posticcia dell’italiano che si sacrifica ed esalta le sue qualità di fronte alle necessità belliche, ma la articola e la precisa: a immolarsi devono essere i milioni di operai e operaie dell’italica industria manifatturiera, italiani e non, che devono accettare condizioni di lavoro più precarie, dare ulteriore flessibilità alle proprie prestazioni, dilatare la giornata lavorativa organizzata su più turni. [...] Ma alla fine della fiera, questa crisi ha dimostrato in modo evidente che l’unico lavoro essenziale è stato...
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Due anni di cassa integrazione anti Covid? Lo chiede Confindustria. La nuova crociata investe salari, produttività e contratti

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Per Confindustria serviranno due anni per riassorbire la forza lavoro nelle imprese, in alternativa sarebbe inevitabile il ricorso ai licenziamenti.Come nel caso dello scudo penale per managers pubblici e datori di lavoro (perché la circolare Inail si accontenta di un protocollo anti contagio sulla genericità del quale i lavoratori avrebbero molto da dire, ad esempio per quanto concerne la tipologia\fornitura di guanti e mascherine nonché sui mancati interventi nella distribuzione delle postazioni di lavoro o perfino sulla completa igienizzazione degli ambienti), la polemica divampa per raggiungere altri obiettivi.Nel primo caso hanno ottenuto una norma a tutela dei datori di lavoro (che...
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Il sovranismo dei padroni

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maggio 27, 2020 L'Italia non ha mai fatto i conti fino in fondo con il suo passato fascista e coloniale, dubitiamo possa farlo con il presente. Scetticismo o realtà?La settimana appena trascorsa si è chiusa con una nuova Circolare Inail che ha liberato il campo da ogni equivoco in materia alle responsabilità datoriali in caso di contagio e morte da coronavirus.Il datore di lavoro sarà ritenuto responsabile solo qualora non abbia adottato i protocolli anti Covid, sarà sufficiente avere adottato e mantenuto le normative previste per essere esonerato da qualche responsabilità civile e penale. Ma i protocolli sono stati sufficienti ad...
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Il pensier debole e la ripartenza post contagio. Come si afferma la nuova cultura del Capitale

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In molti, nel mondo sindacale e politico, si fanno illusioni su un eventuale e futuro ripensamento sistemico, di come verranno ristrutturati i modelli organizzativi e logistici, i tempi e i modi del lavoro. Anzi in giro qualche inguaribile credulone racconta di un fronte unitario tra padroni e lavoratori a tutela dell'occupazione. Essere caduti nella trappola concertativa ha già prodotto incredibili danni, ad esempio tutta la stagione dei contratti a ribasso, le deroghe ai contratti nazionali , i patti locali a favore dell'occupazione, sono figli di una stagione nella quale i sindacati pensavano di far fronte unico con le istituzioni locali e le...
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Pandemia e cambiamenti nel lavoro: intervista a Federico Giusti delegato Rsu di Sgb e degli autoconvocati

smart
Si va parlando da tempo della centralità dello smart working, cosa ne pensi?Nei paesi del Nord Europa è già presente da anni, in Italia esiste una legge del 2017 per lo piu' inapplicata, numerosi Enti locali hanno redatto i loro regolamenti di Ente confondendo lo smart con il telelavoro. Quest'ultimo ha prevede postazione fissa e rigidità orarie al contrario dello smart.Il Decreto anticrisi ha trasformato lo smart nella modalità ordinaria per i dipendenti pubblici ma non per il lavoro privato, almeno per colletti bianchi e impiegati che potrebbero svolgere da casa le prestazioni richieste. Ora il Ministero vuole accelerare sulla flessibilità...
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È arrivato il momento di cancellare il Pareggio di Bilancio in Costituzione. Per un programma minimo di classe e un fronte unitario anticapitalista

classe
Il pareggio di bilancio è stato introdotto con la Legge Costituzionale n. 1 del 20 aprile 2012, la famigerata modifica del Titolo V della Costituzione. Sono stati cambiati alcuni articoli della Carta, ad esempio all' Art. 81 viene introdotto il principio dell’equilibrio tra entrate e spese del bilancio (“pareggio di bilancio”), all' Art. 97 si estende a tutte le amministrazioni pubbliche l’obbligo di rispettare l'equilibrio dei bilancio e la cosiddetta sostenibilità del debito pubblico. all' Art. 119 viene subordinata l’autonomia finanziaria degli Enti Locali al rispetto dei vincoli europei.Dopo la crisi finanziaria ed economica del 2008, i padroni hanno accumulato enormi...
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