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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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Interna, Internazionale

Occupi una casa popolare perché sei senza un tetto? Reato gravissimo!

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Da oggi i bisognosi di casa che occupano in assenza di reali alternative, quanti non possono essere accolti nelle case dei parenti o dormire in macchina e in luoghi di fortuna senza contrarre malattie o perdere la patria potestà sui figli, sanno a cosa vanno incontro, ossia a una sicura condanna in Tribunale. Una recente sentenza non prevede alcuna attenuazione della pena, l'occupazione non è considerata un fatto tenue ma reato grave soprattutto se riguarda una casa popolare. In teoria potremmo anche dire che l'occupazione di una casa popolare impedisce ad altro bisognoso presente in graduatoria di accedere a una abitazione,...
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Province: liberarsi dalla demagogia della Del Rio

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La riforma delle province è stata tra le più fallimentari degli ultimi anni, fatta passare come conquista anti-casta nascondeva ben altri motivi dietro a una campagna stampa e politica che ha occultato un dato piccolo ma significativo: le province assorbivano l'1% della spesa totale della Pubblica amministrazione.   La legge 190/2014 ha distrutto i bilanci delle province, impedito per anni le assunzioni, non ha saputo ridistribuire funzioni e competenze, la manutenzione di strade, territorio e scuole ha subito una paralisi che alle casse statali è costata non poco per non parlare poi delle vite umane perdute nelle tante "disgrazie" ambientali di cui...
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Italia: paese della sottoccupazione

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Potremo anche dubitare dei dati Ocse ma da sempre sappiamo che il nostro paese presenta un elevato numero di disoccupati e sottoccupati con grandi sperequazioni tra aree geografiche che poi sono anche disparità economiche crescenti. Possiamo discettare a lungo sulle cause di questi fenomeni, attribuirne la causa alla Globalizzazione ma l'Italia le disuguaglianze crescono ogni giorno, anzi diventano sempre più intricate e complesse, ragion per cui i dati Ocse confermano quanto già sappiamo e di cui in pochi, e malvolentieri, intendono parlare. Oltre al paese dei giovani che non studiano e non lavorano abbiamo tanti posti di lavoro che nell'arco di...
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Zone rosse

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Speravamo di non imbatterci più nelle zone rosse ma quel modello di controllo sulle città ha fatto scuola e torna a manifestarsi, con il Governo Giallo verde, nella sua sinistra essenza repressiva. Bene hanno fatto le Camere Penali di Firenze a denunciare l'utilizzo amministrativo di procedure atte ad allontanare da certi luoghi categorie di cittadini in base alla loro fedina penale. Prendiamo ad esempio i reati legati a cause sociali e politiche e immaginiamoci quali conseguenze potrebbe avere un procedimento amministrativo costruito ad arte per allontanare attivisti e militanti. In un colpo solo il Ministro Salvini ottiene due risultati: mettere il bavaglio alla...
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Oddio si sono ristrette le madamine

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Sabato 6 aprile la Torino che fu ha vissuto uno dei suoi punti più bassi. Quel corteo striminzito, gonfiato dai grandangoli dei fotografi e stirato dall’allungamento degli spazi tra un gruppetto e l’altro di manifestanti mostrava il volto di una città esaurita. Povera di idee, di proposte, di senso di sé. Teste grigie e passi stanchi. Con gli striscioni che scandivano il corteo a volte banali (“Sì TAV subito”, “Sì allo sviluppo del territorio”) altre incomprensibili (“Sì il treno rispetta il Piemonte”). È lontana la piazza del 10 novembre, e nemmeno le madamine sono più quelle di allora (sono rimaste in...
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Pensioni da fame, salari da fame e vita agra

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Le statistiche aiutano ma solo se rapportiamo i numeri ad una analisi oggettiva della realtà. Il nostro paese vive da troppi anni una crisi salariale e occupazionale che ha indebolito il potere di acquisto di salari e pensioni prosciugando anche parte dei risparmi familiari che dal 2008 ad oggi hanno iniziato ad assottigliarsi.Gli assegni previdenziali scontano oggi, e in futuro, le riforme pensionistiche degli ultimi 20 anni che hanno decretato la fine di ogni aggancio automatico al costo della vita, il calcolo secondo il sistema contributivo era finalizzato a ridurre la spesa pubblica ma allo stesso tempo ha avuto ripercussioni negative...
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Che i tagli abbiano inizio

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Governo che va, spending review che ritorna, è ormai costante di ogni esecutivo riesumare questo sinistro concetto della revisione di spesa sovente tramutatasi in tagli alla spesa sociale. La nuova spending potrebbe trovare posto già nel prossimo Documento di economia e finanza (Def), la cui uscita è prevista entro il prossimo 10 aprile. Revisione di spesa, taglia sprechi, tutti giri di parole per occultare un'altra realtà: mancano i soldi per far quadrare il Bilancio e l'unico modo per trovarli è saccheggiare il welfare con la scusa delle inefficienze da rimuovere, delle spese inutili che pur ci sono ma difficilmente vengono individuati....
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Pubblico impiego: il crollo dei dipendenti in meno di 10 anni

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Dieci anni o poco meno all'insegna della riduzione di personale nella Pubblica amministrazione, è quanto emerso dal dossier che analizza, con il conto annuale del pubblico impiego (reperibile on line sul sito della Ragioneria di Stato), la spesa di personale e la distribuzione dei dipendenti tra i vari comparti.A fine 2017 i dipendenti pubblici erano 3.243.435, dei quali circa 240 mila precari, insomma circa 250 mila in meno di pochissimi anni or sono. È evidente che anni di blocco delle assunzioni abbiano pesato non poco in comparti come quello statale o negli enti locali e in sanità, gli effetti sono a tutti palesi...
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Le misure a disposizione dei padroni

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Quanti di noi hanno stabilito una connessione tra quota 100, anticipo pensionistico, esuberi e ricambi generazionali? Pochi, la tendenza diffusa e maggioritaria è quella di guardare solo ai singoli aspetti senza cogliere i nessi che legano i vari provvedimenti in atto. Le letture possono essere molteplici ma quale sarà invece la logica che unisce le varie politiche? Intanto una premessa: aziende private ed enti pubblici sono alle prese con la necessità del ricambio generazionale che poi si traduce anche nel pensionamento di forza lavoro a un costo decisamente maggiore di quella che verrà assunta nei prossimi anni. La staffetta generazionale non...
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Impoverimento generale e intensità dello sfruttamento

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 Questa la notizia di oggi (da Repubblica Online) “I salari hanno perso mille euro di potere d’acquisto negli ultimi sette anni. L’allarme viene da un rapporto della Fondazione Di Vittorio, think tank della Cgil, che mette a confronto le retribuzioni medie dei lavoratori dipendenti italiani con quelle del passato e le paragona a quelle degli altri grandi Paesi europei. Il risultato è sconfortante: in Italia gli stipendi si sono ristretti mentre all’estero, in particolare in Germania e Francia, sono saliti. Il rapporto della Fondazione Di Vittorio elenca i dati delle retribuzioni lorde (vanno tolte tasse e contributi), utilizzando le più recenti...
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Occupati e disoccupati: qualche numero

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I primi mesi del 2019 e gli ultimi del 2018 non aggiungono nulla di nuovo a quanto già sapevamo, ossia che la tanto decantata ripresa occupazionale non c'è e a dirlo sono i dati Istat. Economia in crisi non genera occupazione, ecce perché abbiamo sostanzialmente meno occupati e ci riferiamo a lavori dipendenti e agli autonomi da anni ormai in caduta libera. Stando alle cifre qualche migliaio di posti di lavoro in più va pur registrato, effetto del decreto legge sui tempi determinati che obbliga aziende e cooperative alla stabilizzazione, magari ricorrendo a contratti part time. Se qualche posto di lavoro...
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Pisa: quello che la Giunta Conti non dice sui servizi educativi.

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Domande e risposte dopo lo sciopero del 19 FebbraioLa statalizzazione delle tre materne è una scelta giusta  e praticabile? Lo Stato e la Regione che ruolo avranno? Esistevano soluzioni alternative? L’assessore Cardia nega ancora che le scarse risorse messe a bilancio e il piano di fabbisogno di personale sbilanciato sui vigili siano le cause della mancata assunzione di educatrici. Al contrario parla di favorire un quartiere senza servizi come Gagno. Quali sono i numeri degli iscritti alle scuole dei quartieri, nidi, materne ed elementari?Riguardo al numero di iscritti è eloquente. Per esempio nell'Istituto comprensivo Fibonacci (relativamente alle materne esiste parità tra posti...
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Assecondare il vento xenofobo per tagliare la spesa del welfare e dividere l'Italia in gironi infernali per sfigati

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Nell'immaginario collettivo il Governo del cambiamento doveva segnare una svolta con benefici per tutti in un paese senza criminalità, normalizzato (da qui la penalizzazione dei reati sociali), con pochi immigrati, zero richiedenti asilo, immigrati silenti e ben disponibili a farsi sfruttare nelle filiere produttive a pochi euro all'ora. Sempre l'immaginario prevedeva un reddito sociale al posto del lavoro, una sovranità monetaria al di fuori delle regole della Bce. Ma i conti vanno fatti con l'oste se non vogliamo ritrovare in cucina alimenti scadenti ed avariati, il brusco risveglio alla realtà è scandito dagli ultimi fatti di cronaca con la Tav, la...
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Non possiamo che odiarli

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In queste fredde settimane invernali, costellate da un susseguirsi di perturbazioni artiche e delle continue giravolte del coniglio padano in felpa verde, la classe imprenditoriale italiana ci ha ricordato ancora una volta perché non possiamo non odiarla.Nelle scorse settimane il Sole 24 ore ha proposto a tutta pagina un’intervista a Alberto Bombassei, padrone della Brembo, già deputato nella scorsa legislazione eletto tra le fila di Scelta Civica, candidato in passato alla presidenza di Confindustria e membro nel corso degli anni di una mezza dozzina di Consigli di Amministrazione di imprese come Pirelli, Atlantia etc. Mentre per i comuni mortali trovare un...
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Il rilancio dell'Europa di Maastricht funzionale all’economia tedesca

europa-bandiere
Anche il paese che maggiormente ha tratto beneficio dalla Ue, la Germania, inizia ad accusare e i dati confermano andamenti economici inferiori alle aspettative. Rallenta la locomotiva tedesca e per questo motivo in alcuni paesi, Italia inclusa, le lobby europee stanno scaldando i motori anche in vista delle elezioni europee di maggio.  Se le previsioni parlano di un Pil tedesco per quest’anno all’1,1% rispetto alla previsione dell’1,8% del novembre scorso vuol dire che la tenuta del modello di Maastricht inizia a farsi problematica. L'anno passato ha visto in Germania una “recessione industriale” con la produzione in calo per gran parte dell'anno soprattutto a...
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Non toccateci le domeniche...negli ipermercati

domenica
Mentre in Parlamento si discute, nel paese le aperture domenicali dei negozi diventano una questione dirimente per l'economia del paese. Che i toni si sarebbero alzati del resto era prevedibile, come era scontato che le grandi catene commerciali avrebbero combattuto ogni limitazione alla apertura no stop, 24 h al giorno, dei negozi. Gli imprenditori del commercio promettono battaglia e già hanno stanziato soldi per una campagna finalizzata bocciare un decreto legge che, se approvato, introdurrebbe  l’obbligo di chiusura di almeno 26 domeniche all'anno  oltre ad altre 12 festività nazionali, alcune delle quali soppresse. Il disegno di legge è attualmente in Commissione...
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#indivisibili- Appello per l'assemblea nazionale di domenica 10 febbraio a Macerata

indivisibili
In Italia esiste un’opposizione al governo Lega-5Stelle. Questo è il principale fatto politico che ci restituiscono le/i centomila indivisibili che hanno attraversato Roma lo scorso 10 novembre. Una mobilitazione che ha prodotto uno squarcio nel velo di quella “pace terrificante”, di quel “razzismo istituzionalizzato” e di quel “sordo e frustrato rancore” verso chi abita gli scantinati di questa società, che sembra regnare dall’insediamento dei giallo-verdi al potere. Un’alterità che, nonostante la propaganda dominante e sempre più di regime, esiste nella società ed ha avuto la forza di mostrarsi il 10 novembre, incarnata direttamente da tutti quei corpi che sono oggetto di...
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Santa alleanza contro la miseria?

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Un milione e 248mila unità i nuclei familiari interessati al reddito, meno di quanti siano stati indicati nella relazione tecnica (74mila nuclei in meno). Quante sono le famiglie composte da stranieri? 154mila, parliamo di chi ha 10 anni di residenza in Italia dei quali gli ultimi due continuativi, sono questi i numeri forniti dal quotidiano Il sole 24 Ore. Dai primi dati si conferma quanto sospettavamo ossia che i soldi non siano sufficienti per tutti e almeno il 15\20 per cento dei possibili beneficiari rischiano di essere esclusi. Il reddito si muove lungo una strada ricca di insidie, del resto si è scelto di erogarlo anche alle...
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L'estrema destra: un fenomeno globale

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diMichael Lowy*Negli anni recenti, l'estrema destra reazionaria, autoritaria e/o fascista è cresciuta in tutto il mondo: già ne governa metà dei paesi. Tra gli esempi più noti troviamo: Trump (Stati Uniti), Modi (India), Orbán (Ungheria), Erdogan (Turchia), Daesh (Stato Islamico), Salvini (Italia), Duterte (Filippine), e ora Bolsonaro (Brasile). E in diversi altri paesi ci sono governi vicini a questa tendenza, anche se non vengono identificati alla stessa maniera: Russia (Putin), Israele (Netanyahu), Giappone (Shinzō Abe), Austria, Polonia, Burma, Colombia e così via. Di fatto, la distinzione tra questi due gruppi è assolutamente relativa.“Post-fascismo”, non “populismo”In ogni paese, quest'estrema destra ha le...
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Lettera di un Gilet Jaune italiano a tutti i gilets Jaunes di Francia. Il governo italiano sostiene la nostra lotta?

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Cari gilets jaunes, cari compagni di lotta.Sono un lavoratore italiano cha vive in Francia da qualche anno e che ha partecipato al movimento dei gilets jaunes dall’inizio. Vivo in Francia perché, come numerosi altri lavoratori del sud Europa, italiani, spagnoli, greci, portoghesi, sono emigrato a causa delle politiche di austerità. Nel mio Paese, le politiche neoliberali e le restrizioni al bilancio sono arrivate ben prima che in Francia, subito dopo la crisi del 2008. Questi politici, come voi sapete, non hanno prodotto altro che maggior disoccupazione, maggior precarietà e maggiori privatizzazioni dei servizi pubblici: degli ospedali, delle scuole, delle università. Il...
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