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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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Cari ristoratori, care ristoratrici, fa paura la fame?...lettera di un bartender molto precario

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Cari ristoratori, care ristoratrici,Io vi conosco, so chi siete. Nella fumettistica narrazione dei buoni contro i cattivi, fino a ieri questi ultimi eravate voi: voi che alla nostra richiesta di diritti, garanzie, banalmente un contratto di lavoro ci avete riso in faccia. Magari non proprio voi, non specificatamente voi, non voi personalmente perché certamente ci sono anche gli onesti che non assumono in nero, sebbene una ricerca di Gambero Rosso del 2017 rivela che più della metà dei lavoratori del settore è in nero, ma comunque… Voi, oggettivamente piegati da una tassazione spropositata. Voi, che ci dite da decenni che “Non...
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Per una fenomenologia di Confindustria

Fenomenologia-di-confindustria
In quale stato versa il padronato italiano? Per una fenomenologia di Confindustriadi LORENZO DELFINO e GIACOMO SALVARANIDal negazionismo all’economia di guerra. La crisiIl confindustriale è uomo pratico. Un secolo di addomesticamento nel capitalismo italiano ha reso mediocri le sue ambizioni. Decenni di gestione industriale l’hanno trasformato in un individuo refrattario a ogni avventura. Verrebbe perciò da sé credere che quest’abitudine a porsi solo problemi che può facilmente risolvere abbia portato il confindustriale a essere un capitalista discretamente realista. Non è così. Certo, il confindustriale per sua natura non può che detestare la fantasia, ma allo stesso tempo non si può nemmeno...
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Alcune note sull’assemblea del 12 settembre di lavoratori e lavoratrici comunisti/e

comu
Il giorno 12 settembre si terrà la prima conferenza nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici comunisti\e (https://www.facebook.com/groups/1474419836078048). Parteciperemo non senza scetticismo sulla piattaforma e sulla piattaforma di convocazione, scaturita a nostro avviso da una lettura troppo ideologica della realtà che stride con la sporadica presenza dei comunisti nei luoghi di lavoro.La domanda da porci per noi è molto semplice: se i comunisti vogliono tornare ad essere protagonisti devono avere non solo una lettura aggiornata della realtà e della contraddizione tra capitale e lavoro ma essere riconosciuti in ambito sociale come punti di riferimento per un agire conflittuale concreto.La nostra rivista è...
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Assemblea dei lavoratori comunisti? Prevalgono gli orticelli

comunisti
Abbiamo partecipato ad una assemblea in rete dei lavoratori e delegati comunisti, alcuni di noi sono intervenuti e altri hanno preferito ascoltare e farsi una idea.La nostra impressione non è positiva, persistono atteggiamenti di chiusura e di sottovalutazione della realtà.Senza giri di parole pensiamo che prevarranno le logiche degli orticelli, ciascuna realtà comunista, piccola o grande che sia, e grandi realtà di questi tempi non ci sono, vuole avere le mani libere per scegliere alleanze e percorsi salvo poi rinfacciarsi successi e insuccessi.Non a caso molti hanno preferito non prendere posizione o lo hanno fatto per contestare l'operato altrui.Veniamo quindi ai fatti: l'autunno...
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La partita dell'autunno. Appunti per una assemblea di lavoratori e delegati comunisti

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La redazione di Lotta Continua ha partecipato a una assemblea on line per promuovere un incontro tra delegati e lavoratori comunisti da tenersi alla fine della stagione estiva.Senza perderci in analisi e valutazioni articolate vorremmo far pervenire un nostro contributo alla discussione e lo faremo, volutamente, per punti andando al sodo delle questioni Da anni i comunisti in forma organizzata sono fuori dal mondo del lavoro, chi ha provato a costruire cellule ha fallito non riuscendo a discernere il ruolo del sindacato da quello della politica, limitandosi magari a un ruolo di mera testimonianza.Non esiste da anni una lettura complessiva della contraddizione...
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Debito pubblico e lotta di classe nell'Unione Europea

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Giulio PalermoRicercatore di Economia politicaUniversità di Bresciahttps://giuliopalermo.jimdofree.com/La crisi da coronavirus ha colto di sorpresa l’Unione europea. Quest’ultima era ancora alle prese con la crisi del debito pubblico iniziata nel 2009 e con un sistema bancario molto esposto su questo fronte. Nel campo dell’economia reale, poi, diversi paesi erano in recessione e, nonostante i livelli favorevoli dei tassi d’interesse, gli investimenti rimanevano compressi dalle basse aspettative di crescita e dalle difficili situazioni patrimoniali delle imprese. Sul mercato del lavoro, l’arretramento sul fronte dei salari e dei diritti, in un contesto di precarietà diffusa, non ha affatto stimolato la crescita — come promesso...
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In quale stato versa il padronato italiano? Per una fenomenologia di Confindustria

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Nella logica del confindustriale, la responsabilità nazionale e il suo interesse privato sono la stessa cosa. Lui non si ferma alla superficiale retorica posticcia dell’italiano che si sacrifica ed esalta le sue qualità di fronte alle necessità belliche, ma la articola e la precisa: a immolarsi devono essere i milioni di operai e operaie dell’italica industria manifatturiera, italiani e non, che devono accettare condizioni di lavoro più precarie, dare ulteriore flessibilità alle proprie prestazioni, dilatare la giornata lavorativa organizzata su più turni. [...] Ma alla fine della fiera, questa crisi ha dimostrato in modo evidente che l’unico lavoro essenziale è stato...
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La didattica a distanza come futuro impoverito del mondo della scuola?

Dad
La scuola, come gli altri settori sociali, è stata investita dalla pandemia del Covid-19 mostrando tutta la sua impreparazione strutturale che si è accumulata in anni di tagli agli investimenti pubblici nel settore. La crisi è stata affrontata demandando agli insegnanti, alla loro tradizionale disponibilità a colmare le carenze del sistema, il compito di affrontare l’emergenza. L’esperienza ci insegna che i dispositivi messi a punto nelle crisi emergenziali, negli ‘stati d’eccezione’, ridefiniscono i rapporti di potere, tendono a stabilizzarsi e continuano a essere operativi nel “ritorno alla normalità”.Proviamo a capire come la gestione dell’emergenza può influire sulle prospettive dell’insegnamento futuro nei...
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Filiere corte, filiere lunghe… niente sarà più come prima?

logistica
Il modello della fabbrica post-fordista, distribuita, in rete, e ovviamente delocalizzata sembra, in questo periodo di pandemia, in “leggero” affanno.Confindustria chiede sempre più tempo al Governo, per la chiusura totale delle attività non indispensabili.I lavoratori sono carne da macello… ieri le guerre mondiali, oggi una pandemia.Ovviamente a questo c’è una spiegazione… un’azienda che produce mascherine, con ogni probabilità è solamente un’azienda che assembla mascherine… ha bisogno di chi produce il tessuto TNT, che oltre a quella produzione produce, forse, anche tessuti per l’alta moda, e di chi produce l’elastico, che magari produce anche che so… mutande. Ovviamente la prima azienda produce...
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Con… per… Tecniche di manipolazioni linguistiche ai tempi della pandemia

angelo
«Sappiamo bene che la realtà trasforma il linguaggio. Il linguaggio può trasformare la realtà.»(A/traverso - 1976)Con e per… due semplici preposizioni: ovvero quella parte invariabile di un discorso che crea un legame fra parole e frasi, specificando un rapporto reciproco e una funzione sintattica della parola, locuzione o frase che la segue.«Abbiamo avuto 250 decessi, voglio sempre ricordare che sono persone decedute 'con' coronavirus e non 'per' il coronavirus, l'Iss sta facendo tutta una serie di indagini epidemiologiche e cliniche». Queste sono le parole di Angelo Borrelli commissario straordinario per l'emergenza coronavirus, nella conferenza stampa del 13/03/2020.Nella nostra lingua esistono parole...
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L’ignobile storia dell’ex Ilva fra produzione di morte, licenziamenti, speculazioni di borsa: alla ricerca del massimo profitto

ilva
Anni fa la popolazione tarantina scese in piazza per rivendicare la chiusura dell'Ilva: migliaia di cittadini/e stanchi di subire le conseguenze di un inquinamento devastante che aveva prodotto migliaia di tumori. Bambini/e impossibilitati a giocare all'aria aperta nei giorni di vento, un inquinamento che interessava la terra, i corsi d'acqua, un disastro ambientale che segnava il fallimento anche dell’industria nel Meridione. Il grido di allarme della popolazione tarantina non è stato raccolto. Il Movimento 5 Stelle si è fatto paladino della chiusura degli impianti raccogliendo una valanga di voti, salvo poi perdere gran parte del consenso guadagnato una volta salito al...
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Una riflessione sullo sciopero generale di ottobre indetto dal sindacalismo di base.

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Anche nel 2019, come nel 2018, l'autunno non sarà caldo come un tempo, anche se questo ottobre vedrà lo sciopero generale indetto dal sindacalismo di base, non firmatario dell'accordo sulla rappresentanza.Se quella firma ha rappresentato una scelta certamente sbagliata e controproducente, per il sindacalismo conflittuale restare ancorati a questo punto rappresenta un grave errore. Proviamo a riflettere: quanti sono i lavoratori che ritengono quella firma dirimente? Veramente pochi.Piuttosto i lavoratori e le lavoratrici italiane hanno dimostrato nel tempo di preferire maggiore concretezza rispetto a posizioni coerenti, di nicchia, ma poco comprensibili per i loro bisogni. E diciamo questo non perché pensiamo...
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Se 4 ore vi sembran poche

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Se c’è un filo che unisce la ricchezza delle migliori esperienze del vecchio Movimento operaio, questo è sicuramente, accanto a quello del salario, il conflitto per la riduzione del tempo di lavoro. Dove c’è stato movimento dei lavoratori, questo si è concretizzato nella lotta per decidere per quanto tempo la forza lavoro doveva sottostare al comando di un padrone.Chicago, primo di maggio 1886: il giorno in cui prende forma un pezzo decisivo dell’identità del Movimento operaio. Decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici marciano nella città dei Grandi Laghi per ottenere le 8 ore giornaliere, lasciando un segno permanente nella memoria...
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"Vogliamo tutto" di Nanni Balestrini. Recensione di Giuseppe Muraca

mirafiori

1969: 50 anni dopo /1Nell'ambito della cosiddetta "letteratura politica" post-sessantottina Vogliamo tutto di Nanni Balestrini (Feltrinelli, Milano 1971, poi Garzanti, ivi, 1974. Si citerà sempre da questa edizione) occupa per diversi motivi un posto del tutto particolare. L'autore era stato uno dei rappresentati di punta del gruppo '63 e si era distinto nel corso degli anni Sessanta, oltre che per le sue doti di infaticabile organizzatore culturale, per una serie di prove poetiche arditissime, alcune delle quali addirittura fabbricate con il calcolatore IBM, che avevano suscitato al loro apparire scandalo e disapprovazione nell'ambito dell'establishment culturale italiano.    Come tutti i rappresentati della...
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Raccontare la working class. Intervista a Alberto Prunetti.

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 Sul numero di Lotta Continua in diffusione (scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)Innanzitutto grazie per la disponibilità. Sappiamo che non è semplice trovare degli scampoli di tempo per questo genere di interviste e quindi apprezziamo molto la tua disponibilità.Abbiamo pensato a te per l’intervista perché’ grazie al tuo lavoro la working class, nelle sue sfaccettature contemporanee, torna ad essere protagonista, oggetto e soggetto di un tipo di narrazione ibrida, capace di unire analisi “sociologiche” e esperienze di vissuto personali e collettive. In tal senso la tua opera (pensiamo ad Amianto e 1o8 metri) contribuisce alla ricostruzione di un immaginario “proletario”, capace di tessere insieme la storia di tuo padre,...
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La guerra dei prezzi. Perché dobbiamo sostenere la lotta dei pastori sardi

Latte-Sardegna
Laura Castellani e Marco MontanariPubblichiamo un articolo sulla mobilitazione dei pastori sardi di Laura Castellani e Marco Montanari, già pubblicato sul loro blog "Dalla parte del cavolo". Ci sembra un utile contributo alla discussione sulla considerazione che agricoltori e pastori hanno dentro i rapporti sociali esistenti. Di seguito il comunicato dell'Associazione rurale italiana. Quella di gettare il frutto delle proprie fatiche sull’asfalto non può che essere una scelta sofferta. L’alternativa era venderlo ad un prezzo irrisorio che nemmeno riesce a coprire i costi di produzione.E fa male anche a noi assistere a queste scene; ma quello che in questi giorni scorre...
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Lo “storico” sciopero di 45.000 operai alla frontiera nord del Messico che scuote l’industria automobilistica del Nordamerica

sciopero
Manuel Hernández BorbollaGli impresari del settore manifatturiero riportano perdite per quasi 2 milioni di dollari al giorno, ad una settimana dall’inizio dello sciopero del lavoro.Uno sciopero operaio senza precedenti alla frontiera nord del Messico ha generato perdite milionarie nell’industria automobilistica dell’America del Nord. E gli impresari temono che la ribellione dei lavoratori possa estendersi ad altre regioni del paese dopo l’aumento decretato dal Governo del presidente Andrés Manuel López Obrador.Si tratta di quasi 45.000 lavoratori di 45 imprese maquiladoras (stabilimenti di assemblaggio) -nella loro maggioranza di autoricambi-, situate nella città di frontiera di Matamoros, Tamaulipas. Gli operai sono scoppiati in sciopero chiedendo un...
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Prendersi cura tanto da scioperare: lo sciopero delle insegnanti negli Stati Uniti

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 DI: Tithi Bhattacharya*La scorsa settimana le insegnanti di Los Angeles hanno scioperato. Questo dopo un anno di rivolte delle insegnanti - dall'ondata di sciopero della primavera del 2018 in West Virginia, Arizona e Oklahoma, allo sciopero storico delle insegnanti delle scuole private di Chicago. Tithi Bhattacharya spiega perché le insegnanti hanno scioperato in questo ultimo anno dal punto di vista della riproduzione sociale.Oggi (18 gennaio, ndr) più di 30.000 insegnanti stanno scioperando a Los Angeles. In diverse scuole, ci sarà un'azione di solidarietà da parte di assistenti, bidelle, lavoratrici del servizio di ristorazione, conducenti di autobus e di altri lavoratrici sindacalizzate...
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La rivolta degli operai: da Valdagno all’autunno caldo di Giuseppe Muraca

1969-Corteo-Meccanica
La rivolta degli operai: da Valdagno all’autunno caldo di Giuseppe Muraca Si è visto come nel corso della prima metà degli anni Sessanta, e in particolar modo in occasione dei fatti di Piazza Statuto, alcune avanguardie di giovani operai avevano scavalcato a sinistra le direzioni sindacali e il PCI, manifestando tutta la loro rabbia e mettendo in atto nuove forme di lotta e di protesta che erano sfociate in veri e propri scontri di piazza con le forze dell’ordine. Quello era il segnale più evidente di un malessere profondo e di un disagio della nuova leva operaia che al netto rifiuto...
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Fiat Chrysler: trattativa o ennesima sconfitta annunciata?

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Fiat Chrysler(Fca), ex Fiat, ha delocalizzato gran parte delle sue produzioni, poli industriali come Mirafiori sono destinati alla chiusura, non esiste alcuna certezza che le poche migliaia di lavoratori in cassa integrazione tornino in produzione a Pomigliano o a Torino. tutti gli impegni assunti nel corso degli anni per il ritorno in produzione e il rilancio dei siti produttivi sono stati disattesi, a credere alla Fca sono rimasti solo i sindacati complici, non certo gli operai sempre più rassegnati.In questo contesto di depauperamento produttivo sta andando avanti la contrattazione per il rinnovo del contratto aziendale ma allo stesso tempo, silenziosamente, parte anche la trattativa al ministero del...
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