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Ricordate la promessa di incrementare il Fondo sanitario nazionale (Fsn) di 2 miliardi nel 2020 e 1 miliardo e mezzo in più per il 2021? Non solo una vaga promessa, ma impegno di spesa presente nella legge di Bilancio dopo l'accordo Stato Regioni. Ebbene questi soldi a inizio giugno sono a rischio e si va parlando di ridurre il fabbisogno del Servizio Sanitario Nazionale
Eppure il via libera all'ultima legge di Bilancio scaturiva proprio dall'impegno di accrescere il Fondo sanitario nazionale destinando poi 4 miliardi per l'edilizia sanitaria e le nuove tecnologie. Con la minaccia di apertura della procedura d'infrazione della Ue contro l'Italia potrebbero essere proprio le risorse destinate alla sanità e al sociale le prime ad essere tagliate.
Eppure in Italia esiste una reale emergenza legata alla salute e sicurezza, sicurezza nei luoghi di lavoro e derivante dalla possibilità di accedere alle cure, alla prevenzione. Una esigenza reale, quella del rinnovamento degli organici in sanità visto che decine di migliaia tra medici e personale sanitario andrà in pensione nei prossimi 3 anni. Una esigenza destinata ad essere sacrificata per far quadrare i conti e piegarsi, ancora, ai dettami di Maastricht.
Federico Giusti – Lotta Continua (Pisa)
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