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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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Province: liberarsi dalla demagogia della Del Rio

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La riforma delle province è stata tra le più fallimentari degli ultimi anni, fatta passare come conquista anti-casta nascondeva ben altri motivi dietro a una campagna stampa e politica che ha occultato un dato piccolo ma significativo: le province assorbivano l'1% della spesa totale della Pubblica amministrazione.   La legge 190/2014 ha distrutto i bilanci delle province, impedito per anni le assunzioni, non ha saputo ridistribuire funzioni e competenze, la manutenzione di strade, territorio e scuole ha subito una paralisi che alle casse statali è costata non poco per non parlare poi delle vite umane perdute nelle tante "disgrazie" ambientali di cui...
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Italia: paese della sottoccupazione

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Potremo anche dubitare dei dati Ocse ma da sempre sappiamo che il nostro paese presenta un elevato numero di disoccupati e sottoccupati con grandi sperequazioni tra aree geografiche che poi sono anche disparità economiche crescenti. Possiamo discettare a lungo sulle cause di questi fenomeni, attribuirne la causa alla Globalizzazione ma l'Italia le disuguaglianze crescono ogni giorno, anzi diventano sempre più intricate e complesse, ragion per cui i dati Ocse confermano quanto già sappiamo e di cui in pochi, e malvolentieri, intendono parlare. Oltre al paese dei giovani che non studiano e non lavorano abbiamo tanti posti di lavoro che nell'arco di...
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Zone rosse

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Speravamo di non imbatterci più nelle zone rosse ma quel modello di controllo sulle città ha fatto scuola e torna a manifestarsi, con il Governo Giallo verde, nella sua sinistra essenza repressiva. Bene hanno fatto le Camere Penali di Firenze a denunciare l'utilizzo amministrativo di procedure atte ad allontanare da certi luoghi categorie di cittadini in base alla loro fedina penale. Prendiamo ad esempio i reati legati a cause sociali e politiche e immaginiamoci quali conseguenze potrebbe avere un procedimento amministrativo costruito ad arte per allontanare attivisti e militanti. In un colpo solo il Ministro Salvini ottiene due risultati: mettere il bavaglio alla...
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Pensioni da fame, salari da fame e vita agra

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Le statistiche aiutano ma solo se rapportiamo i numeri ad una analisi oggettiva della realtà. Il nostro paese vive da troppi anni una crisi salariale e occupazionale che ha indebolito il potere di acquisto di salari e pensioni prosciugando anche parte dei risparmi familiari che dal 2008 ad oggi hanno iniziato ad assottigliarsi.Gli assegni previdenziali scontano oggi, e in futuro, le riforme pensionistiche degli ultimi 20 anni che hanno decretato la fine di ogni aggancio automatico al costo della vita, il calcolo secondo il sistema contributivo era finalizzato a ridurre la spesa pubblica ma allo stesso tempo ha avuto ripercussioni negative...
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Che i tagli abbiano inizio

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Governo che va, spending review che ritorna, è ormai costante di ogni esecutivo riesumare questo sinistro concetto della revisione di spesa sovente tramutatasi in tagli alla spesa sociale. La nuova spending potrebbe trovare posto già nel prossimo Documento di economia e finanza (Def), la cui uscita è prevista entro il prossimo 10 aprile. Revisione di spesa, taglia sprechi, tutti giri di parole per occultare un'altra realtà: mancano i soldi per far quadrare il Bilancio e l'unico modo per trovarli è saccheggiare il welfare con la scusa delle inefficienze da rimuovere, delle spese inutili che pur ci sono ma difficilmente vengono individuati....
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Pubblico impiego: il crollo dei dipendenti in meno di 10 anni

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Dieci anni o poco meno all'insegna della riduzione di personale nella Pubblica amministrazione, è quanto emerso dal dossier che analizza, con il conto annuale del pubblico impiego (reperibile on line sul sito della Ragioneria di Stato), la spesa di personale e la distribuzione dei dipendenti tra i vari comparti.A fine 2017 i dipendenti pubblici erano 3.243.435, dei quali circa 240 mila precari, insomma circa 250 mila in meno di pochissimi anni or sono. È evidente che anni di blocco delle assunzioni abbiano pesato non poco in comparti come quello statale o negli enti locali e in sanità, gli effetti sono a tutti palesi...
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Note a margine di un fine settimana antifascista e ambientalista.

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Cinquemila persone in piazza a Prato per opporsi alla commemorazione della nascita del fascismo da parte di Forza Nuova, centomila in marcia Roma per dire no alle grandi opere e alla devastazione dei territori: un fine settimana del genere mancava da lungo tempo!E non dobbiamo dimenticare lo “sciopero del clima” organizzato dagli studenti medi il venerdì precedente, che ha riempito le piazze di tutta Italia di giovanissimi alle prese con le prime manifestazioni.Ad un primo sguardo, l’inizio di questa primavera sembra aver portato una ventata di attivismo e militanza inaspettati, dopo un autunno e un inverno tra i più placidi e...
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Il Blocco Stradale NON può essere un reato. Stralciamo le multe!

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In questi giorni 15 persone nella città di Roma sono state raggiunte da una sanzione amministrativa che le condanna a pagare un’ammenda di 2.600 euro a testa. Il motivo è aver partecipato ad una manifestazione nell’ agosto del 2015, svoltasi lungo le strade di San Lorenzo a seguito dello sgombero di “Degage”, studentato occupato in via Musa. Degage, occupato nel 2013 e abitato da 35 studenti, era uno dei tanti stabili abbandonati da anni e successivamente recuperati per contrastare il caro affitti e promuovere l’allargamento del diritto allo studio, a molti spesso negato per assenza di fondi e strutture. Proprio da...
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Le misure a disposizione dei padroni

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Quanti di noi hanno stabilito una connessione tra quota 100, anticipo pensionistico, esuberi e ricambi generazionali? Pochi, la tendenza diffusa e maggioritaria è quella di guardare solo ai singoli aspetti senza cogliere i nessi che legano i vari provvedimenti in atto. Le letture possono essere molteplici ma quale sarà invece la logica che unisce le varie politiche? Intanto una premessa: aziende private ed enti pubblici sono alle prese con la necessità del ricambio generazionale che poi si traduce anche nel pensionamento di forza lavoro a un costo decisamente maggiore di quella che verrà assunta nei prossimi anni. La staffetta generazionale non...
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Impoverimento generale e intensità dello sfruttamento

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 Questa la notizia di oggi (da Repubblica Online) “I salari hanno perso mille euro di potere d’acquisto negli ultimi sette anni. L’allarme viene da un rapporto della Fondazione Di Vittorio, think tank della Cgil, che mette a confronto le retribuzioni medie dei lavoratori dipendenti italiani con quelle del passato e le paragona a quelle degli altri grandi Paesi europei. Il risultato è sconfortante: in Italia gli stipendi si sono ristretti mentre all’estero, in particolare in Germania e Francia, sono saliti. Il rapporto della Fondazione Di Vittorio elenca i dati delle retribuzioni lorde (vanno tolte tasse e contributi), utilizzando le più recenti...
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Occupati e disoccupati: qualche numero

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I primi mesi del 2019 e gli ultimi del 2018 non aggiungono nulla di nuovo a quanto già sapevamo, ossia che la tanto decantata ripresa occupazionale non c'è e a dirlo sono i dati Istat. Economia in crisi non genera occupazione, ecce perché abbiamo sostanzialmente meno occupati e ci riferiamo a lavori dipendenti e agli autonomi da anni ormai in caduta libera. Stando alle cifre qualche migliaio di posti di lavoro in più va pur registrato, effetto del decreto legge sui tempi determinati che obbliga aziende e cooperative alla stabilizzazione, magari ricorrendo a contratti part time. Se qualche posto di lavoro...
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Assecondare il vento xenofobo per tagliare la spesa del welfare e dividere l'Italia in gironi infernali per sfigati

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Nell'immaginario collettivo il Governo del cambiamento doveva segnare una svolta con benefici per tutti in un paese senza criminalità, normalizzato (da qui la penalizzazione dei reati sociali), con pochi immigrati, zero richiedenti asilo, immigrati silenti e ben disponibili a farsi sfruttare nelle filiere produttive a pochi euro all'ora. Sempre l'immaginario prevedeva un reddito sociale al posto del lavoro, una sovranità monetaria al di fuori delle regole della Bce. Ma i conti vanno fatti con l'oste se non vogliamo ritrovare in cucina alimenti scadenti ed avariati, il brusco risveglio alla realtà è scandito dagli ultimi fatti di cronaca con la Tav, la...
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Daspo e degrado urbano: da Minniti a Salvini la lotta contro gli ultimi continua

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 Ora è la volta dei parcheggiatori e dei venditori abusivi, gli ultimi (al momento) ad essere colpiti dalla deriva securitaria partita da Minniti e oggi incarnata dal Ministro Salvini. Chi sono i parcheggiatori e i venditori abusivi dei nostri giorni? Prevalentemente migranti. Attenzione a non lasciarsi ingannare, correva la primavera 2017 quando nel decreto dell'allora ministro degli Interni Minniti veniva previsto l' allontanamento di 48 ore per queste pericolosissime figure che turbano i sonni dei politici perché, si sa, la nostra sicurezza viene messa in serio pericolo da venditori di accendini e da quanti affollano i parcheggi provando a vendere accendini e fazzoletti...
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Non toccateci le domeniche...negli ipermercati

domenica
Mentre in Parlamento si discute, nel paese le aperture domenicali dei negozi diventano una questione dirimente per l'economia del paese. Che i toni si sarebbero alzati del resto era prevedibile, come era scontato che le grandi catene commerciali avrebbero combattuto ogni limitazione alla apertura no stop, 24 h al giorno, dei negozi. Gli imprenditori del commercio promettono battaglia e già hanno stanziato soldi per una campagna finalizzata bocciare un decreto legge che, se approvato, introdurrebbe  l’obbligo di chiusura di almeno 26 domeniche all'anno  oltre ad altre 12 festività nazionali, alcune delle quali soppresse. Il disegno di legge è attualmente in Commissione...
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Santa alleanza contro la miseria?

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Un milione e 248mila unità i nuclei familiari interessati al reddito, meno di quanti siano stati indicati nella relazione tecnica (74mila nuclei in meno). Quante sono le famiglie composte da stranieri? 154mila, parliamo di chi ha 10 anni di residenza in Italia dei quali gli ultimi due continuativi, sono questi i numeri forniti dal quotidiano Il sole 24 Ore. Dai primi dati si conferma quanto sospettavamo ossia che i soldi non siano sufficienti per tutti e almeno il 15\20 per cento dei possibili beneficiari rischiano di essere esclusi. Il reddito si muove lungo una strada ricca di insidie, del resto si è scelto di erogarlo anche alle...
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Lettera di un Gilet Jaune italiano a tutti i gilets Jaunes di Francia. Il governo italiano sostiene la nostra lotta?

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Cari gilets jaunes, cari compagni di lotta.Sono un lavoratore italiano cha vive in Francia da qualche anno e che ha partecipato al movimento dei gilets jaunes dall’inizio. Vivo in Francia perché, come numerosi altri lavoratori del sud Europa, italiani, spagnoli, greci, portoghesi, sono emigrato a causa delle politiche di austerità. Nel mio Paese, le politiche neoliberali e le restrizioni al bilancio sono arrivate ben prima che in Francia, subito dopo la crisi del 2008. Questi politici, come voi sapete, non hanno prodotto altro che maggior disoccupazione, maggior precarietà e maggiori privatizzazioni dei servizi pubblici: degli ospedali, delle scuole, delle università. Il...
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Come depotenziare i servizi educativi comunali nelle città Governate dalla Lega

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Intervista a Federico Giusti del sindacato generale di baseNelle ultime settimane a Pisa l'amministrazione comunale ha deciso di chiudere una sezione alla scuola Materna Agazzi suscitando proteste di genitori, cittadini, sindacati e partiti. Ne abbiamo parlato con Federico, delegato Rsu e tra i promotori di queste iniziative Cosa succede a livello nazionale?Partiamo da un dato oggettivo ossia che nel corso degli anni gli enti locali hanno iniziato un progressivo disimpegno nella gestione diretta di innumerevoli servizi, educativi inclusi. La motivazione è sempre la stessa: ridurre i costi esternalizzando i servizi dove lavoratrici e lavoratori sono pagati meno, lavorano di piu' perché...
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Robot, macchine e crisi. Lavorare meno lavorare tutti

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Se positivi sono i risultati nel settore delle manifatture, il robot made in Italy è invece in difficoltà, risultato di anni nei quali la tecnologia e la ricerca non hanno avuto adeguato impulso dallo Stato anche se nell'occhio del ciclone entra il sistema dei finanziamenti pubblici e gli stessi centri di ricerca. Ormai 25 anni fa discutevamo della fabbrica robottizzata, le catene governate dai robot non hanno ridotto lo sfruttamento dei lavoratori, l'apporto tecnologico non ha determinato il rinnovamento delle merci prodotte, la tecnologia è stata al servizio del capitale  per espellere forza lavoro dal ciclo produttivo riducendo i costi e...
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Il Pil cala ma Giggino sogna la crescita felice

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A Palazzo Chigi stanno già pensando a come salvarsi, magari con una manovra di correzione, non definita tale, alla Legge di Bilancio varata a dicembre. Le clausole di salvaguardia sono ormai l'ancora a cui si appiglia un Governo che annuncia riforme radicali ma poi si ferma a mezza strada appena la Troika o la BCE invocano il rispetto dei parametri di Maastricht, clausole presenti anche nel decretone su reddito di cittadinanza e pensioni. Vogliamo provare a capire qualcosa ? Le previsioni di spesa non sempre sono azzeccate, si fanno riforme senza certezza sulla loro copertura economica, allora per salvarsi in calcio...
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Quota 100: prima vai in pensione meno guadagni specie se hai un assegno basso

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Uscito il decreto aspettiamo di  leggerne la versione finale, quella che conta è l'ultima stesura  ma fin da ora sono necessarie alcune riflessioni. Partiamo dal fatto che sarà possibile andare in pensione a 62 anni di età con almeno 38 di contributi, praticamente 5 anni prima del trattamento di vecchiaia ma con un costo non indifferente ossia la decurtazione  di circa un quarto dell’assegno previdenziale lordo. Chi allora sperava di avere definitivamente archiviato la Legge Fornero non può cantare vittoria senza dimenticare che la quota 100 varrà solo per i prossimi 3 anni, passati i quali potrà accadere di tutto e...
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