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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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È arrivato il momento di cancellare il Pareggio di Bilancio in Costituzione. Per un programma minimo di classe e un fronte unitario anticapitalista

classe

Il pareggio di bilancio è stato introdotto con la Legge Costituzionale n. 1 del 20 aprile 2012, la famigerata modifica del Titolo V della Costituzione. Sono stati cambiati alcuni articoli della Carta, ad esempio all' Art. 81 viene introdotto il principio dell’equilibrio tra entrate e spese del bilancio (“pareggio di bilancio”), all' Art. 97 si estende a tutte le amministrazioni pubbliche l’obbligo di rispettare l'equilibrio dei bilancio e la cosiddetta sostenibilità del debito pubblico. all' Art. 119 viene subordinata l’autonomia finanziaria degli Enti Locali al rispetto dei vincoli europei.

Dopo la crisi finanziaria ed economica del 2008, i padroni hanno accumulato enormi ricchezze distribuendole tra gli azionisti delle società, al contempo la forbice salariale e sociale è andata allargandosi. Solo a fine 2019 tuttavia l'economia è tornata ai livelli antecedenti al 2008 superando, seppur di poco, i risultati di oltre un decennio prima. In questo lasso di tempo nei paesi a capitalismo avanzato si sono registrati alcuni fatti incontrovertibili e trasversali alle varie nazioni ossia

  • il contenimento delle dinamiche salariale
  • l'innalzamento dell'età lavorativa
  • la riduzione del potere di acquisto e di contrattazione
  • le riforme costituzionali miranti ad imporre il pareggio di bilancio come principio guida della finanza nazionale e locale
  • il restringersi degli spazi di democrazia e partecipazione con dinamiche repressive di vario genere
  • gli anni in questione sono stati decisivi per l'affermazione del capitalismo della sorveglianza inteso non solo in termini repressivi come iniziativa predittiva a fini di mercato

Che fare allora?

  1. Invertire la tendenza è un obiettivo comune alle realtà conflittuali, permangono troppe differenze di vedute su quali siano le iniziative da intraprendere a tale scopo
  2. La battaglia per la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario resta un percorso di non facile attuazione ma parte determinante del programma minimo di classe al pari della statalizzazione di tante attività da tempo esternalizzate come l'incremento della spesa per sanità. istruzione e manutenzione del territorio
  3. Il capitale sta provando a superare le contraddizioni a salvaguardia del suo sistema di sfruttamento, lo farà anche utilizzando cavalli di battaglia di sinistra, urge non cadere nelle insidie del sostegno ai Governi locali e nazionali salvaguardando solo gli interessi delle classi popolari
  4. In questi scenari la iniziativa contro il pareggio di bilancio puo' assumere un aspetto decisivo se sapremo costruire alleanze e percorsi adeguati al raggiungimento di questo scopo che potrebbe anche determinare la crisi irreversibile dell'Ue. Da qui la urgenza di un fronte unitario di classe e l'adozione di un programma minimo che rimetta insieme, nei percorsi di lotta, un panorama politico e sociale sempre più frastagliato e litigioso.
  5. Una battaglia importante la giocheremo a livello Locale, Enti locali e Regioni sono obbligati non spendere più di quanto incassino, nel contenimento delle spese includono i fondi destinati alla istruzione, alla sanità, al sociale, alla manutenzione del territorio, anzi i soldi in più sono destinati all'abbattimento del debito degli anni scorsi. Il rischio che corriamo è di vedere Stato e Regioni rimpallarsi i tagli e le misure antipopolari, per questo va frantumata la gabbia del debito. Imponendo a Regioni ed Enti locali non solo il contenimento delle spese ma anche numerosi tagli delle risorse provenienti dallo Stato, i Comuni si sono trovati in una situazione drammatica mentre allo stesso tempo smantellavano le Province facendoci credere che le spese ad esse destinate erano assai più elevate di quelle reali. Ne ha parlato recentemente la trasmissione Report chiamando direttamente in causa la Riforma Del Rio, una Riforma non solo dannosa ma causa dei mancati investimenti nelle politiche di orientamento e formazione in materia di lavoro, di manutenzione del territorio e nel campo dell'edilizia scolastica.
  6. Mentre si imponevano tagli e sacrifici anche le facoltà assunzionali degli Enti locali erano ulteriormente ridotte creando una vera e propria voragine negli organici dei Comuni incentivando così la esternalizzazione di tanti servizi poi dimostratisi più costosi. Da qui urge riprendere la campagna per rompere i patti di stabilità negli Enti locali promuovendo assunzioni ove necessario insieme ad un radicale ripensamento del ruolo e della funzione dei servizi pubblici
  7. A tal riguardo pensiamo sia utile sostenere anche la campagna di ATTAC ITALIA ( attac-italia.org/) per:
  8. a) cancellare i debiti prodotti da decenni di commissariamenti, accollandoli allo Stato, che aveva disposto quei provvedimenti;
  9. b) per attuare la Legge di Bilancio 2020, che, all’art.39, prevedeva l’accollo allo Stato di tutti i mutui accesi con Cassa Depositi e Prestiti per abbattere i tassi di interesse;
  10. c) rivendicare la possibilità per i Comuni -al pari delle imprese- di accedere per tutto il periodo di emergenza a mutui con Cdp a tasso zero;
  11. d) annullare tutti i debiti conseguenti alla firma di contratti derivati;
  12. e) la sospensione del patto di stabilità e del pareggio di bilancio;
  13. f) rivendicare la costituzione di un Fondo nazionale di solidarietà comunale per garantire a tutti i Comuni le risorse necessarie per l’emergenza economica e sociale e la comunità locali.

Urge allora costruire un programma minimo di classe e un fronte unitario con obiettivi comuni in ambito sindacale, sociale e politico. E noi lavoreremo per raggiungere questo obiettivo tutt'altro che facile e scontato

Redazione pisana Lotta Continua

Da: https://delegati-lavoratori-indipendenti-pisa.blogspot.com

 

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