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«Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente»

(K. Marx)

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Restiamo umani, ma torniamo ostili. Lotta continua di ottobre in diffusione.

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Articoli e interventi.

Quale antirazzismo? L’estate 2018 è stata vissuta all’insegna della battaglia “ideale” fra razzismo e antirazzismo. Quale antirazzismo dovrebbe affermarsi? Secondo noi l’antirazzismo per acquistare forza e credibilità deve saper parlare anche dei problemi sociali, deve essere accompagnato da pratiche coerenti, individuare le cause dei flussi migratori. Lotta di classe e antirazzismo si intrecciano si intrecciano e assumono la valenza di una forte opposizione culturale, sociale e politica al modo di produzione capitalistico.

La solidarietà non si arresta. Comunicato di solidarietà e complicità con Mimmo Lucano. La migliore difesa dall’attacco al modello Riace è quello di diffonderlo.

Accordo Ilva: il ricatto del lavoro contro la salute e l’ambiente. Questo accordo presenta numerosi punti deboli, riporta il movimento operaio indietro di 40 anni quando si accettavano produzioni pericolose per la salute, pensando che la tutela della salute fosse secondaria rispetto alla salvaguardia dei posti di lavoro.  C’è chi dice no: intervista ad Antonio Ferrari della Flmu-Cub.

Pony express? Un lavoro ad alto rischio. Lavori mal pagati e pericolosi.

Guerre esterne e guerre interne del Ministro di Polizia. “Circolare sfratti”, decreto sicurezza. Logiche securitarie e repressive sono il cardine delle politiche adottate da Salvini per affrontare i problemi della mancanza di abitazioni, dell’impoverimento, degli effetti della crisi e dei flussi migratori.

Ventimiglia: la frontiera e i diritti violati. Siamo state sulla frontiera dove i migranti tentano in ogni modo di passare la frontiera per raggiungere la Francia. Le immagini che abbiamo visto non bastano per capire, bisogna ascoltare l’odore della povertà e della disperazione di chi vede infrangersi la speranza di un mondo migliore contro le barriere e i muri innalzati dalle politiche dell’Unione Europea.

Difendere il diritto di esistere e Ai Castelli nessuno vuole la lotta fra poveri. Due articoli sulle pratiche solidali contro chi gioca sulla pelle dei più poveri per montare casi mediatici finalizzati a raccogliere consensi elettorali.

Dagli Stati Uniti. Il movimento di resistenza nelle carceri USA. La lotta contro il sistema carcerario è parte del movimento di resistenza. La follia punitiva è del tutto funzionale al mantenimento di un sistema i bisogni più elementari della propria popolazione. Messaggio di solidarietà dei detenuti del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina. Con i saluti rivoluzionari dei compagni incarcerati nelle prigioni israeliane. Usa diminuisce la disoccupazione, ma ristagnano i salari. La situazione Usa ci indica la strada: senza lotta, senza conflittualità non ci sono miglioramenti salariali. Il doping cognitivo nella società della prestazione. La nuova frontiera dell’assunzione di stimolanti non ha a che fare con aghi, siringhe e trasfusioni in camere d’albergo. Si tratta di doping cognitivo o intellettuale da assumere sul posto di lavoro o sui banchi di scuola.

Palestina. A proposito della legge approvata il 19 luglio in Israele. Gli arabi in Israele diventano cittadini di seconda classe, questa è una forma molto chiara di apartheid. Cogliere l’occasione. La Palestina sta vivendo una delle fasi peggiori: alla spietata occupazione si aggiunge la collaborazione di Fatah con Israele, la divisione fra Anp e Hamas, la crisi della sinistra che non riesce a opporre una prospettiva per la Liberazione. L’amministrazione Trump ha tagliato tutti i fondi destinati ai palestinesi attraverso l’ONU.

Dai territori del popolo kurdo. Cronaca, riflessioni ed emozioni sul viaggio in Turchia nella città di Dyarbakir e nei villaggi limitrofi della delegazione italiana come osservatori indipendenti sulle elezioni del 24 giugno, a cura di un compagno della redazione di Lotta Continua.

Nicaragua, le lezioni di una rivolta. In Nicaragua la situazione è estremamente delicata: sussiste il pericolo, a causa dell’assenza di alternative credibili a Ortega-Murillo che il Paese precipiti nella paralisi politica e che alla fine emerga una soluzione apertamente golpista. Elezioni in America Latina: il declino della prima stagione dei governi progressisti latino-americani sfocerà in una nuova fase popolare e di lotta nel sub-continente?

Ce l’hanno rubata la piazza. La piazza ce l’hanno rubata, rispondono all’unisono. Un aspetto innato dei bambini è proprio questa nitidezza, che di lì a poco il mondo dei “grandi” e le sue legittime aspettative sociali ridurranno in cenere.

Recensione. Dopo Chavez. Come nascono le bandiere. Ce lo racconta Geraldina Colotti nel suo ultimo libro sul Venezuela. Sono così oggi le nostre bandiere.

Contributi:

 La sinistra si tradisce sul reddito di cittadinanza.

Per uno sciopero unitario. Costruire il racconto reazionario.

Nuove tecniche per controllare i processi di significazione televisiva.

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10 novembre manifestazione nazionale contro govern...
La povertà e i poveri crescono sempre più

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Commenti 1

Ospite - Marco il Martedì, 10 Ottobre 2023 07:46

Purtroppo il verbo "lottare" è scomparso da tempo dal vocabolario della (ex) sinistra. Come pure "rivendicare" (i diritti, la salute, la sicurezza sul lavoro, un salario dignitoso, una pensione sufficiente per vivere, etc.). Già ai tempi degli ultimi sussulti del vecchio PCI, di "lotta di classe" non si parlava già più. Faceva troppa paura e impediva agli stanchi epigoni di quella che era stata la più forte organizzazione di sinistra d'Europa di accreditarsi come partito di governo. Piano piano è passata l'idea, propagandata dalle destre, che determinate cose sono interesse "di tutti" e che occorre piegarsi alle cosiddette leggi di mercato, contrabbandate come "leggi di natura". Nulla di più falso. Infatti mentre l'universo degli operai, dei piccoli artigiani, dei pensionati, dei lavoratori in genere, si impoveriva vistosamente, il padronato aumentava i suoi profitti. Gli interessi dei lavoratori e dei poveri NON coincidono con quelli della classe padronale, con quelli del grande capitale. E senza "lotta" i pochi diritti rimasti, costati un tempo lacrime e sangue, si squaglieranno come neve al sole. Occorre recuperare, e presto prima che sia troppo tardi, una dimensione di confronto politico, di "ostilità" ideale e programmatica, che da decenni è stata abbandonata. Occorre tornare a fare opposizione seria e concreta alle scelte del governo e delle aggregazioni politiche che lo sostengono.

Purtroppo il verbo "lottare" è scomparso da tempo dal vocabolario della (ex) sinistra. Come pure "rivendicare" (i diritti, la salute, la sicurezza sul lavoro, un salario dignitoso, una pensione sufficiente per vivere, etc.). Già ai tempi degli ultimi sussulti del vecchio PCI, di "lotta di classe" non si parlava già più. Faceva troppa paura e impediva agli stanchi epigoni di quella che era stata la più forte organizzazione di sinistra d'Europa di accreditarsi come partito di governo. Piano piano è passata l'idea, propagandata dalle destre, che determinate cose sono interesse "di tutti" e che occorre piegarsi alle cosiddette leggi di mercato, contrabbandate come "leggi di natura". Nulla di più falso. Infatti mentre l'universo degli operai, dei piccoli artigiani, dei pensionati, dei lavoratori in genere, si impoveriva vistosamente, il padronato aumentava i suoi profitti. Gli interessi dei lavoratori e dei poveri NON coincidono con quelli della classe padronale, con quelli del grande capitale. E senza "lotta" i pochi diritti rimasti, costati un tempo lacrime e sangue, si squaglieranno come neve al sole. Occorre recuperare, e presto prima che sia troppo tardi, una dimensione di confronto politico, di "ostilità" ideale e programmatica, che da decenni è stata abbandonata. Occorre tornare a fare opposizione seria e concreta alle scelte del governo e delle aggregazioni politiche che lo sostengono.
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